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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Un Topolino Sotto Sfratto

Aggiornamento: 7 gen 2021

1997 - Commedia/Per le famiglie - 1h 39m

Regia: Gore Verbinski

Cast: Nathan Lane, Lee Evans, Christopher Walken, William Hickey

Ci sono due fratelli, un topo, e... . No, non è una barzelletta ma è la nuova recensione di cui vi parlerò. Una commedia che ho molto amato e che continuo ad ammirare nonostante gli anni passati. Unisce un misto di comicità a eventi surreali che solo il regista Gore Verbinski poteva fare. E' la storia di due fratelli: Ernie e Lars, che dopo la morte del padre ricevono in eredità la sua fabbrica di spago, mandata avanti dal padre nonostante le avversità. Oltre alla fabbrica ricevono anche una vecchia e dimenticata casa che il padre aveva comprato anni prima e che ormai non è altro che un rudere, i due decidono così di venderla non sapendo che il più grande ostacolo si cela proprio insieme a loro. Esordio alla regia per il futuro premio Oscar Gore Verbinski, che qualche anno dopo dirigerà una delle saghe migliori del nuovo millennio (Pirati dei Caraibi), ha voluto far capire che non tutto è quello che sembra, e che anche un piccolo particolare può diventare una grande minaccia. A interpretare uno dei due protagonisti c'è Nathan Lane che stupisce ancora tutti, ha portato al film una sorta di humor e nostalgia dei grandi comici di un tempo e non è un compito facile, interpretando quel personaggio che crede di risolvere le cose ma che finisce col fare peggio. Dall'altra parte c'è Lee Evans, che con la sua sbadataggine e sfortuna dimostra come c'è ne sia un pò in tutti noi. La possiamo nominare la "strana coppia", hanno cercato con molte difficoltà di ricreare varie coppie comiche del passato, due persone molto diverse ma che insieme sono puro divertimento, e che portano varie caratteristiche di uno nel altro. Non riesco a contemplare però il personaggio interpretrato da Christopher Walken, a mio parere dopo le sue brillanti intrepretazioni è andato a interpretare un personaggio a mio parere non suo, ma che comunque alla fine ha fatto la sua porca figura. Con questa sceneggiatura si è voluto dare un significato che rispecca molto la realtà di certe famiglie, ovvero che quando due fratelli sono molto distanti, ci vuole sempre qualcosa di inaspettato a riattivare quel senso di famiglia che serve a ognuno di noi. Quello che c'è stato dietro la produzione è qualcosa di bello e curioso, il topolino protagonista delle digrazie della coppia, è l'unione di circa 60 animali vivi ammaestrati, un pupazzo meccanico creato dal l'effettista premio Oscar Stan Winston (colui che partecipò agli effetti speciali di Aliens Scontro Finale e Jurassic Park, quindi non uno qualunque), e immagini digitali a opera della Rhythm and Hues. Oltretutto con questo film riusciamo a capire che non servono grosse scenografie per fare un film ma anche una vecchia casa e poco altro. Il tema musicale è a opera del maestro Alan Silvestri, un tema che ascoltandolo bene ho dato il significato di qualcosa che in questo caso viene a mancare ai due protagonisti, qualcosa internamente, e che solo col passare del film riescono a ritrovare. Un film adatto a tutti, topi compresi.



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1 Comment


lapiciarta
Jul 20, 2020

Visto piu volte e lo rivedrei nuovamente....

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