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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Top Gun: Maverick

2022 - Azione/Avventura - 2h 10m

Regia: Joseph Kosinski

Cast: Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Ed Harris, Val Kilmer, Lewis Pullman, Charles Parnell, Bashir Salahuddin, Greg "Tarzan" Davis, Monica Barbaro, Jay Ellis, Danny Ramirez

TRAMA:

Sono passati trent'anni da quando Pete "Maverick" Mitchell ha ottenuto il brevetto alla scuola Top Gun ma nonostante la sua bravura nel volo non è mai diventato ammiraglio, e l'uomo è ora un pilota collaudatore. Quando però il suo amico ed ex rivale Iceman, ora ammiraglio, lo fa richiamare alla Top Gun per istruire le nuove leve la vita dell'uomo cambia e molte cose del suo passato torneranno alla luce.


RECENSIONE:

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes e fresco di 4 candidature ai prossimi Oscar, è uno dei sequel più attesi di fine anno insieme ad Avatar: La Via dell'Acqua, neanche pensavo che sarebbero riusciti a farlo sia per via degli anni passati sia per via dei personaggi che come si dice gli anni passano per tutti o almeno per qualcuno ma vedremo dopo. Partiamo dal fatto che è cambiato poco rispetto all'ambientazione del primo capitolo almeno per quanto riguarda la scuola Top Gun, solo forse un po' più rinnovata e sarebbe giusto ma l'entusiasmo che si respira dentro è sempre lo stesso.

Anche se l'ho visto come un modo per dimostrare che il caro Tom Cruise non invecchia mai e che anche a 60 anni può ancora dare ottime risposte. Non un film qualunque, e sapendo che il primo capitolo era diventato un cult allora il suo seguito dovrebbe farne un buon rilievo.

E' proprio il nostro Maverick che fa ricordare a tutti che l'età è un numero e basta, e che anche a una certa età si può dare ancora tanto. Diciamo che Cruise rientra tra quella schiera di attori che potrebbero lavorare fino a età avanzata e non risentirlo. Non è più un giovincello ma che sia rimasto il solito pilota spericolato lo vediamo tutti, volendo dimostrare che anche l'impossibile diventa possibile. La grande preparazione che Cruise abbia fatto fare ai membri del cast è da ammirare anche se lui è un mago nel rendere la produzione dei suoi film una vera e propria follia. Il suo essere coraggioso ma anche solitario rende il suo personaggio una specie di cavaliere solitario, in cerca sempre della perfezione su tanti aspetti, curando molto se stesso e quello che gli sta attorno, ma lo conosciamo tutti ormai e non fa più notizia.

Ho cercato di capire più volte il perchè sostituire un personaggio sia una scelta giusta o sbagliata, ma la mancanza di Charlie, la donna che si innamora di Maverick nel primo film sia sparita nel nulla senza poi nemmeno nominarla come se non l'avesse mai conosciuta o non fosse mai esistita è un domanda opportuna, e le dichiarazioni di Kelly McGillis sul fatto che si vede grassa e vecchia per il film tutt'oggi non ci stanno, anche perchè era una parte importante nel film ed elliminarla dalla sceneggiatura è stato folle. Diciamo che sostituirla col personaggio di Penny Benjamin citata gia nel primo film (non mi ricordo) è stato una scelta discretamente obbligata, serviva una donna di grande carattere e il personaggio della madre single con la figlia adolescente e inoltre proprietaria del bar dove Maverick andava 30 anni fa ha giustamente compiaciuto quasi tutti. Ovvio che la scelta di Jennifer Connelly mi sembra stato un modo per dare un distacco tra l'amore nel primo film e oggi, oltretutto una star come la Connelly che non ha bisogno di presentazioni ha dovuto assomigliare su certe cose alla McGillis ma alla fine sono due donne molto diverse, anche perchè nel primo film Charlie era molto più grande del protagonista ed il loro amore era platonico, in questo capitolo Maverick si innamora di una donna quasi della sua età giustamente.

Provando a sostituire personaggi hanno anche cercato di contrapporre la figura del comandante "Viper" con quella del viceammiraglio "Cyclone", due figure diverse e il ruolo dell'allora Tom Skerrit era più una sorta di guida per Maverick cosa diversa per Jon Hamm che ormai a pieno regime cinematografico dopo i successi con la serie Mad Men, ha creato una sorta di nemicoamico di Mav e co., severo con lui ma che sa che l'uomo è la loro unica speranza per addestrare le nuove leve. E proprio per le nuove leve è giusto citare il nome di Bradley "Rooster" Bradshaw ovvero il figlio di "Goose", il migliore amico di Mav morto nel primo capitolo. Il ruolo del giovane Miles Teller è stato quello di dare omaggio al padre defunto con una sorta di vendetta verso quello che ne era il braccio destro del padre, ma giustamente si è voluto creare una sorta di nuovo incarico per Mav come balia per il ragazzo e pian piano tra i due inizierà una bella amicizia. Tra le nuove leve segnalerei la rivalità tra Rooster e Hangman; l'arroganza dell'ultimo assomiglia molto alla rivalità tra Mav e Iceman al tempo con i due a darsi battaglia ma che poi si avvicinano sempre di più pronti ad aiutarsi, ottima questa assonanza.


La presentazione del film al Festival di Cannes


In questa foto che risale alla presentazione del film al Festival di Cannes manca probabilmente l'altro elemento portante della pellicola ovvero Val Kilmer che con il personaggio di Iceman ha fatto appassionare i fan al primo capitolo. L'attore sta ricercando quella carriera e notorietà ormai al basso da anni anche per colpa del tumore alla gola con cui vive da qualche anno, la scelta di metterlo nel film era scontata ma aggiungere al personaggio la malattia di cui veramente l'attore è afflitto è stato una caratteristica giusta e corretta come un passaggio di testimone tra Mav e Iceman, che nel primo capitolo aveva tra virgolette vinto ma che ha sempre apprezzato le qualità di Maverick.


Joseph Kosinski durante le riprese


Quando Tony Scott esordì alla regia con Top Gun ci furono molte aspettative poi fondate sulle qualità del neo regista fino ad allora all'ombra del fratello più famoso, cosa diversa per il nuovo regista che lo ha sostituito nel suo seguito, perchè Joseph Kosinski che aveva già lavorato con Cruise in Oblivion ha cercato di non elliminare l'entusiasmo che aveva creato il compianto Scott morto suicida nel 2012, volendo fortemente continuare quello che era stato iniziato 30 anni prima. Kosinski abituato a dirigere film di fantascienza tranne in alcuni casi, ha dato un giusto timbro alla pellicola cercando di puntare molto sulla rinascita di Mav e sulle nuove leve che andranno a rinforzare la Top Gun, ovviamente dal 1986 molto è cambiato ma non il modo di vedere questo cult a cui sono stati aggiunti molti effetti speciali e rinnovi di qualità ma con la solita suspence e brio dei vecchi tempi.


Lady Gaga nel videoclip


Se il primo film si era portato via la miglior statuetta come miglior canzone, anche questa volta ci andremo vicino. Si sa che i grandi film devono avere anche un ottimo tema musicale e ne sa bene Hans Zimmer che di colonne sonore ne ha scritte tante, questa volta però il compositore tedesco ha deciso di farsi aiutare dalla regina del pop ovvero Lady Gaga con cui ha composto una colonna sonora potente per il cult cinematografico. La cantante e attrice star a tutto tondo ha voluto comporre uno dei temi del film, Hold My Hand, ottenendo un ulteriore candidatura agli Oscar e che sia per lei il bis dopo la vittoria nel 2019. La canzone, una vera ballata pop ha unito entusiasmo e vivacità come lo stesso film facendo cantare tutti e dando una grossa scossa al già successo della pellicola.



Anche per oggi la recensione finisce qui, ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 3,90 di 5

28 Gennaio 2023



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