Snowpiercer
- Giacomo Fantini
- 27 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 gen 2021
2013 - Fantascienza/Mistero 2h 6m
Regia: Bong Joon-ho
Cast: Chris Evans, Tilda Swinton, Song Kang-ho, Jamie Bell, Octavia Spencer, Ewen Bremner, Ko Asung, John Hurt, Ed Harris

Il mondo come noi lo conosciamo non esiste più, chi lo salverà? Con queste prime parole, si potrebbe pensare al tipico film dove i soliti eroi salvano il mondo da una catastrofe senza fine. Tutto è completamente diverso da quello che mi aspettavo. Anno 2030, una nuova era glaciale ha devastato il mondo distruggendo la vita umana, gli unici soppravvisuti vivono in un treno chiamato "Snowpiercer" che viaggia intorno alla Terra verso una destinazione non precisa, che mistero si cela dietro?
La nuova recensione di cui vi parlerò oggi è frutto del lavoro del regista Bong Joon-ho, primo film in lingua inglese del regista sudcoreano, che decise di realizzare questa pellicola dopo aver letto il fumetto francese Le Transperceneige di Jean-Marc Rochette e Benjamin Legrand, rimanendo fortemente colpito dalla trama e decise che quello sarebbe diventato il suo prossimo lavoro. Un film diverso da quelli che siamo abituati a vedere del regista. Una sceneggiatura che B. Joon-ho ha in parte rivisitato, aggiungendo molte cose di testa sua aiutandosi molto col fumetto francese citato prima.
Ho molto apprezzato l'interpretazione di Chris Evans, che prendendo spunto del suo personaggio di Captain America, ha cercato di ricreare la parte di leader ed eroe senza macchia e senza paura ma con i propri punti deboli e non ha stentato, fornendo un'ottima performance. Ma se di C. Evans si sa già molto, l'interpretazione della giovane Go Ah-sung che nella parte della ragazzina innocente ma geniale e astuta, fa ben sperare per il cinema sudcoreano e oltre oceano negli anni a venire. Il resto del cast composto da attori di fama mondiale con l'attore John Hurt a fare da chioccia, hanno reso il film a mio parere un ottimo banco di prova per il regista sudcoreano, che con questo film è andato oltre il suo modo di lavorare.
L'atmosfera è da film fantastico con contorni thriller, fatto di scene che ti tengono col fiato sospeso fino alla fine tra ottime scene d'azione e parti drammatiche che ti fanno scappare anche qualche lacrimuccia.
Le musiche dell'italo americano Marco Beltrami hanno fatto da contorno al già gran suspense del film, che grazie a lui ha ancora aumentato e a me ha fatto venire la pelle d'oca.
Negli anni è diventato un cult del regista sudcoreano, e sull'onda del successo del film, dopo anni di voci quest'anno Netflix ha distribuito la serie ufficiale. Un film che non passa mai di moda, rendendo ancora più fantastico questo mondo che è il cinema.

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