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Space Jam: New Legends

  • Immagine del redattore:  Giacomo Fantini
    Giacomo Fantini
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 5 min

2021 - Animazione/Sportivo - 1h 55m

Regia: Malcom D. Lee

Cast: LeBron James, Don Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe, Eric Bauza, Jeff Bergman, Zendaya

TRAMA:

Il King del basket LeBron James è una leggenda dell'NBA e vive una vita meravigliosa con la sua famiglia, ma se suo figlio Darius vuole continuare lo sport del padre, suo figlio Dom vuole inventare videogame e questo non è accettato dal padre. Quando dopo che LeBron rifiuta un offerta dalla Warner Bros., l'algoritmo che controlla l'azienda risucchia lui e suo figlio nel Server-Verso sfidando proprio il cestista a una partita di pallacanestro per riavere suo figlio.


RECENSIONE:

Sono passati 24 anni dall'ultima volta che i Looney Tunes hanno giocato una partita di pallacanestro per salvarsi dai quei mostri alieni che volevano schiavizzarli. A distanza di tanti anni voci su un seguito di quel famoso film c'è ne erano stati ma non se ne era fatto mai niente anche perché dopo sua altezza aerea Michael Jordan in pochi avrebbero potuto emularlo, e sappiamo bene tutti che solo due cestisti per caratteristiche tecniche potevano avvicinarsi a lui ovvero Kobe Bryant e LeBron James, e se quel tragico incidente del 2020 non avrebbe portato via l'ex stella dei Lakers al posto di LeBron secondo me ci sarebbe stato lui.

I Looney Tunes sono tornati per questa nuova avventura
I Looney Tunes sono tornati per questa nuova avventura

Sicuramente gli anni passati hanno portato molti cambiamenti al cinema e se nel 1996 unire dei cartoni animati ad attori in carne e ossa era una cosa strabiliante anche se non era una novità, beh adesso è una tecnica molto usata che ormai non stupisce neanche più, ciò nonostante il film è stato molto criticato non solo per questo ma anche perché mettere LeBron James come protagonista non ha prodotto grandi risultati come lo era stato per MJ. Due campioni molto diversi ma anche in due epoche diverse dell'NBA, entrambi hanno vinto tanti trofei ma quello che Jordan portò al basket non lo ha portato poi nessuno.

LeBron James e Bugs Bunny
LeBron James e Bugs Bunny

Potremmo stare ore e ore a parlare della differenza tra le doti di MJ e il carisma e la classe del King LeBron James, ma l'attuale campione dei Lakers ha comunque dimostrato di poter coesistere con i Looney Tunes, trovandosi a diventare lui stesso un cartone animato e se nel capitolo precedente erano Bugs Bunny e co. a dover chiedere aiuto questa volta e lui stesso a dover chiedere aiuto ai Looney per salvare suo figlio fatto prigioniero da un algoritmo dalle grandi potenzialità: Al-G Rhythmo.

LeBron James e suo figlio Dom
LeBron James e suo figlio Dom

Come era successo per Jordan troviamo una versione immaginaria di James, che oltre al ruolo di cestista deve fare quello del padre ed è normale che una stella del suo calibro voglia che il figlio segua le sue tracce, ma non sarà proprio così anche perché Dom (Cedric Joe) è un amante dei videogiochi, diciamo un genio dei videogame capace di costruire un videogioco da solo proprio sul basket con personaggi dalle grandi abilità tecniche, e questo per il padre non è molto ben visto forse anche perché lui stesso dovette rinunciare ai videogiochi per diventare un cestista di successo. Credo che il rapporto padre e figlio sia il migliore tema della pellicola su cui si basa tutto il film, e che il ragazzino voglia solo che suo padre lo accetti per quello che vuole fare anche se non è di suo gradimento, ma si troveranno ad dover proprio affrontarsi l'uno contro l'altro per ricomporre il legame.

Troveremo un Looney Mondo molto diverso da quello che avevamo lasciato nel 96, soprattutto deserto tutto per colpa di Al-G Rhythmo che convinse tutti i Looney a cercare fortuna ad altrove, con Bugs Bunny l'unico a rimanere alla base come a dimostrare che il coniglio è l'animo di questo mondo. La particolarità che mi è piaciuta è dover vedere Bugs e James viaggiare per i vari mondi della Warner a cercare i vari Daffy Duck e compagnia bella e reclutarli per la partita di pallacanestro del secolo, passando tra pellicole come Metropolis, Matrix, Mad Max e tanti altri. I personaggi sono sempre i soliti lunatici che conosciamo bene e questo è il loro grande talento saper divertire con i loro buffi movimenti e gag esilaranti, è come successe nel primo capitolo sarà proprio questo quello che permetterà alla nostra Toon Squad di vincere la partita lasciando perdere il termine basket come lo conosciamo.

Questa volta il nemico è un algoritmo: Al-G Rhythmo (Don Cheadle)
Questa volta il nemico è un algoritmo: Al-G Rhythmo (Don Cheadle)

Noi lo conosciamo soprattutto per il ruolo di War Machine ne l'universo Marvel ma per questa volta Don Cheadle dovrà avere a che fare con i Looney Tunes per vendicarsi di James sfruttando suo figlio e le sue potenzialità con i videogiochi ma in realtà vuole solo il controllo sul Server-Verse e tutto il mondo della Warner Bros. . Un personaggio eccentrico ma allo stesso tempo crudele e arrivista, che ha solo la fortuna di sfruttare la debolezza di Dom che non si sente accettato dal padre e buttarcelo contro in una vera partita padre e figlio ma sarà anche il modo per far capire a LeBron delle capacità di suo figlio anche se non centrano con la pallacanestro, finalmente un villain che alla fine riesce anche a riconciliare una famiglia a suo modo senza accorgesene.

La Goon Squad
La Goon Squad

Due registi molto diversi anche se Joe Pytka si era ritrovato da dirigere spot pubblicitari a un lungometraggio per poi continuare con quello che aveva iniziato a differenza di Malcom D. Lee che invece qualche pellicola l'aveva diretta ma sicuramente il primo ha lasciato il segno meglio del suo collega. La critica è con questa pellicola si è un po' persa la vera essenza del basket, è se vero che il regista ha dovuto adeguarsi a mischiare videogame con la pallacanestro ma mi è sembrato di vedere il videogame per cellulare Head Game ma con il pallone da basket. Non c'è stata più il gioco di buttare il pallone nel cesto ma vedere giocare un 5vs5 con potenziamenti vari. C'è un grande divario tra i Monstars che avevano rubato il talento ai migliori giocatori dell'NBA per diventare degli assi del basket, a creare la Goon Squad, dei personaggi antropomorfi con le sembianze di veri giocatori dell'NBA e dell'WNBA come Anthony Davis, Klay Thompson, Diana Turasi ed altri trasformati in personaggi da cinecomics come un cobra, un avvoltoio, un ragno e un misto tra la Torcia Umana e Aquaman (che poi questo personaggio in italiano veniva doppiato dal rapper Fedez, meglio che resti a far musica, che lasci il doppiaggio a chi se intende). Sicuramente il personaggio migliore è stato Chronos con le sembianze del cestista Damian Lilliard, capace di modificare il tempo a suo piacimento anche se poi non servirà tanto. Da notare che trasformare i Looney Tunes in CGI per la grande partita, è stata un cosa assurda, che veramente ci sta assolutamente e ha reso la pellicola più appassionante se non parliamo del pubblico con personaggi di ogni universo Warner tra cartoni animati e film, e inoltre fan dello stesso LeBron che si sono ritrovati nel Looney Mondo per vedere la partita, questa è una vera genialata posso confermarlo.

Cast e regista alla premiere del film
Cast e regista alla premiere del film

Se nel 1996 R. Kelly aveva vinto il Grammy Award per I Believe I can fly che ne gli divenne un cult, non si direbbe per la colonna sonora di questo capitolo dove si il regista ha voluto Hans Zimmer come compositore della colonna sonora con singoli di rap attuali ma certamente non ha fatto lo stesso successo visto con il primo capitolo, una bocciatura visto da come si era partiti.

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 3,35 di 5

5 Giugno 2025

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