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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Schindler's List - La Lista Di Schindler

1993 - Guerra/Drammatico - 3h 17m

Regia: Steven Spielberg

Cast: Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodall, Jonathan Sagall, Embeth Davidtz


Cracovia, 1939. Poco dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, a seguito dell'invasione delle truppe tedesche in Polonia, gli ebrei polacchi che risiedono nei dintorni della città, sono obbligati a presentarsi dinnanzi ai militari tedeschi per essere schedati e registrati. Il grande afflusso di persone induce nell'imprenditore tedesco Oskar Schindler di costruire una fabbrica che produce pentole e tegami in malto smaltato per l'esercito tedesco. Il tutto è stato creato con l'obbiettivo di porre riparo e una posizione agiata ai vari ebrei che dopo le varie leggi razziali stanno perdendo tutto. Sarà l'inizio degli eventi che porteranno Schindler a essere ricordato nella storia del tema sulla Shoah.





Una scena dal film


La pellicola è ispirata al romanzo La lista di Schindler del 1982 scritto dal drammaturgo Thomas Keneally e basata sulla vera storia dell'imprenditore tedesco Oskar Schindler che durante la seconda guerra mondiale riuscì a salvare 1000 ebrei polacchi (anche se le fonti dicono circa 1200/1300), dalle varie persecuzioni razziali che afflissero i molti ebrei in Polonia, assumendoli come personale necessario allo sforzo bellico per la sua fabbrica D. E. F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), nel distretto industriale di Zabłocie a Cracovia. A mio parere un capolavoro del cinema e sicuramente uno dei migliori film degli anni '90. Il notevole successo della pellicola l'ha fatta diventare tra i migliori film sul tema dello Shoah, aggiundicandosi meritatamente 7 premi Oscar su 12 nomination di cui miglior film e miglior regista.



Steven Spielberg con i tre protagonisti


Il capolavoro per eccellenza del regista Steven Spielberg che con questo film raggiunse la definitiva consacrazione tra i migliori registi della storia se ce ne fosse mai stato bisogno, a mio parere Spielberg già alla fine degli anni '70 era un grande regista e con questo film ha ottenuto la vera consacrazione definitiva. Inizialmente Spielberg non era sicuro di girare il film anche perchè girare questo tipo di storia per lui voleva dire ricordare la sua infanzia e i vari eventi di antisematismo (insulti verso la razza ebrea) essendo lui stesso di origine ebrea; fu così che inizialmente si fece il nome di registi come Martin Scorsese, Billy Wilder ma soprattutto Roman Polanski molto legato ai luoghi degli eventi essendo polacco ma decise di rifiutare per dirigere un film con un tema più semplice; Spielberg doveva essere solo il produttore ma dopo aver letto il romanzo di Keneally ne rimase molto affascinato non conoscendo la storia di Schindler e fu così che si decise a girare il film, e con parte degli incassi ricevuti decise di creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, un'associazione non a scopo di lucro con l'obbiettivo di ricordare i fatti della Shoah.



Una delle scene più iconiche del film


Secondo varie fonti uno degli ebrei polacchi salvati da Schindler, Poldek Pfefferberg, voleva già produrre un documentario nel 1963 sui fatti veramenti accaduti ma il lavoro fallì, fino alla scrittura del romanzo. Il film è completamente girato in bianco e nero con sole alcune scene a colori, e questo è stato tra le cose che hanno portato al successo il film, oltrettutto il regista decise di girarlo a tipo film-documentario decidendo di usare per il 40% delle riprese la telecamera a spalla. Il significato di realizzare un film in bianco e nero era perchè per Spielberg voleva dire raccontare la vera essenza dell'Olocausto, che era una vita senza luce; tra le scene a colori una è stata davvero importante ovvero durante la rastrellazione del ghetto degli ebrei polacchi in cui morirono molti ebrei, una bambina si diversifica tra gli altri per via del cappotto che è rosso. Quel colore diverso da tutto il film documentandomi ho letto che è andato a significare l'innoccenza delle persone come potevano essere i bambini per quegli eventi, andando anche a significare come si comportò l'esercito americano in quel momento che sapendo cosa stava succendo agli ebrei europei non intervennero subito. Il portare un evento di quel tipo rappresentando per dettaglio la distruzione del ghetto polacco e la paura di ogni persona che si trovava a dover abbandonare tutto e scappare andando incontro alla morte, e i vari cadaveri per strada, i pianti di tutti loro e la paura di dover morire sicuramente ho avuto l'ulteriore conferma che un evento del genere non deve mai essere dimenticato per nessun motivo.



Liam Neeson


Il regista ha deciso di usufruire di comparse polacche professioniste e non per risultare al meglio la realtà dei fatti; si è voluto affidare a protagonisti di grande carattere come lo è Liam Neeson, l'attore nordirlandese fu scelto per le sembianze molto vicine al vero Oskar Schindler e la sua astuzia nel creare un modo per salvare i vari ebrei è notevole. Spielberg lo nominò il "tedesco buono tra i cattivi", per via che il vero Schindler era iscritto al partito nazista ma a favore del salvataggio degli ebrei. Il modo di fare dell'attore che venne candidato poi all'Oscar per la grande interpretazione lo ha reso importante per gli anni a venire, lo sguardo fulminante e il suo modo di comportarsi sul set ha confermato la scelta del regista che inizialmente aveva pensato a Harrison Ford e Mel Gibson tra i tanti.



Ben Kingsley


Ottima interpretazione di Ben Kingsley, l'attore inglese ma per metà indiano, ha trovato la sua enfasi nell'interpretare il ruolo del contabile di Schindler, Itzhak Stern, che divenne una persona importante nella vita nell'imprenditore tedesco. L'attore che veniva dal successo del ruolo di Gandhi che gli aveva fatto vincere l'Oscar, fu convinto da subito ad accettare il ruolo non solo per lavorare con Spielberg ma anche perchè lo aveva colpito la figura di Stern, che essendo ebreo era destinato anche lui allo sterminio ma venne salvato grazie al suo modo di lavorare stringendo una vera amicizia con Schindler. Kingsley è riuscito a dare la giusta enfasi al ruolo classificandosi nel giusto posto e a mio parere avrebbe meritato la nomination agli Oscar per il ruolo.



Ralph Fiennes


Nomination che è andata all'attore inglese Ralph Fiennes, attore poco conosciuto allora e scelto dal regista per via della sua somiglianza con l'Haupsturmfuhrer (capitano dell'esercito) Amon Göth. Fiennes si disse di essere dispiaciuto per l'ex capitano delle SS che era una persona che aveva un carattere doppio, sembrava buono dentro ma il male faceva parte di lui comportandosi in maniera brutale verso gli ebrei, soprattutto quando decise di sterminare il ghetto ebreo per costruire la sua villa privata con campo di lavoro adiacente. L'attore è stato applaudito per il modo in cui si è calato nel personaggio, ingrassando 2/3 libbre per la parte, il suo sguardo maligno nel suo fare ha creato una specie di alterego per Schindler. Göth a mio parere era molto geloso di Schindler ma nello stesso tempo lo ammirava per il suo modo di parlare con le persone. Göth che tra le persone che non riuscì mai a controllare ci fu la sua cameriera Helene Hirsch interpretata da Embeth Davidtz, una donna che nonostante fosse debole di carattere il suo modo di comportarsi fece in modo di creare nel capitano tedesco una sorte di pena non riuscendo così ad avere la meglio su di lei.



Foto dal set a Cracovia


Come detto la produzione assunse molte comparse di ebrei polacchi e israeliani per dare più risalto al film, come l'attore canadese ma di origine israeliano Jonathan Sagall che ottenne la parte di Poldek Pfefferberg, una sorta di commerciante del mercato nero che aiutò Schindler e che fornì d'ispirazione per il romanzo di Keneally. Per le riprese la produzione decise di girare interamente a Cracovia e dintorni; si volle girare anche al campo di concentramento di Auschwitz, tuttavia si dice che entrati nel campo una delle telecamere si ruppe e Spielberg lo vide come un segno, così decise di girare le scene ambiente al campo da un'altra parte. Oltrettutto lui stesso raccontò di non aver pianto entrando al campo ma di essere stato sdegnato e affranto da tanto dolore attorno. Si decise di girare al campo di concentramento di Kraków-Plaszów, ricostruito su un finto set cinematografico, per un totale di 72 giorni di riprese. La grande scenografia e gli ambienti leggendari venne premiata con l'Oscar.



John Williams dopo la vittoria dell'Oscar: la sua quinta statuetta


La colonna sonora composta da John Williams, è una di quelle colonne sonore che rimangono nella storia, portando un tema molto forte e malinconico come è poi sono i fatti del film per non dimenticare quello che è stato e che solo il compositore statunitense poteva fare, e avendo già collaborato più volte con Spielberg gli è venuto più facile; realizzando così tra le migliori colonne sonore della sua carriera vincendo poi l'Oscar meritatamente (il quinto per lui), consacrandolo a livello mondiale e parliamo di uno dei compositori più bravi al mondo e già compositore delle colonne sonore di Guerre Stellari, E.T., Lo squalo tra le altre. Un film che nessuno deve dimenticare per quello che racconta e per quello che è stato, ricordando sempre che il tema dell'Olocausto è tra gli eventi più importanti della storia mondiale e non verrà mai dimenticato, ma soprattutto ricordare che tra tutta quella crudeltà c'è stato un uomo che ha salvato una generazione di persone.


di Giacomo Fantini Voto: 4,0 di 5

7 Febbraio 2021

16 visualizzazioni1 commento

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1 comentario


lapiciarta
07 feb 2021

Film ben fatto. L'ho visto più volte e ogni volta é un dolore al cuore. Si spera sempre che queste cose non accadano piu ma non è sempre cosi purtroppo...

É piacevole che un ragazzo giovane come te racconti con forte sentimenti questo tipo di film. Bravo complimenti. 😍👍

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