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Pinocchio

  • Immagine del redattore:  Giacomo Fantini
    Giacomo Fantini
  • 14 ott
  • Tempo di lettura: 6 min

2022 - Fantasy/Avventura - 1h 45m


Regia: Robert Zemeckis


Cast: Tom Hanks, Benjamin Evan Ainsworth, Joseph Gordon-Levitt, Keegan-Michael Key, Lorraine Bracco, Cynthia Erivo, Luke Evans, Giuseppe Battiston

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TRAMA:

Tanto tempo fa un grillo chiamato il Grillo Parlante giunge in un piccolo borgo italiano, e per scaldarsi si rifugia in un negozio dove vive e lavora un falegname di nome Geppetto, che ha appena finito di costruire il suo burattino che sembra vero e lo chiama Pinocchio. Quella notte il falegname esprime un desiderio ed appare la Fata Turchina che anima il burattino dando inizio alla sua storia.


RECENSIONE:

Remake in live action del classico Disney del 1940, ma con molte modifiche anche troppe che poi hanno portato a qualche lacuna della pellicola diciamo che salvo sicuramente la regia di Zemeckis che non smentisce mai il suo grande lavoro e l'uso smisurato della CGI, che però ha tolto quella fantasia che portava la storia di cui nonostante si distoglie molto dal romanzo originale di Carlo Collodi che abbiamo visto fino a ora, le due versioni della Disney hanno eviscerato molte delle tematiche della storia concentrandosi sul filone disneyano per attrarre i bambini e anche gli adulti.

Il grande Tom Hanks interpreta Geppetto
Il grande Tom Hanks interpreta Geppetto

Diciamo che se il film ha avuto il suo scalpore mediatico è anche grazie alla presenza di Tom Hanks, che gli mancava interpretare mastro Geppetto per coronare una già coronata carriera di cui non servono spiegazioni. Del suo personaggio finalmente scopriremo anche se solo per citamento che aveva una moglie di nome Costanza e un bambino che probabilmente devono essere morti entrambi già che l'anziano falegname è solo da anni, se non fosse per il gatto Figaro e la pesciolina Cleo a fargli compagnia, ed è per questo che costruisce Pinocchio per sostituire la perdita del figlio. La grande classe dell'attore non viene messa in discussione ma certamente cerca di salvare il salvabile della sua storia già che il rapporto padre e figlio è stato sempre l'obbiettivo del film con Hanks molto umano ma anche sensibile al suo burattino "quasi vero". La CGI serve per trasformare un attore in un personaggio animato come il resto della scena ma il personaggio di Pinocchio questa volta non credo che sia tra le versioni migliori del burattino originale, di cui si è molto avvicinato il regista Matteo Garrone che Zemeckis che probabilmente da regista statunitense non ha mai letto Collodi oppure non è legato allo scrittore toscano come noi italiani, ma è rimasto fedele alla versione di Walt Disney, beh non è solo colpa sua. La prova del giovane Benjamin Evan Ainsworth qui nella parte del burattino senza fili lo porta come poteva vista la poca esperienza sul set ma non è questo l'importante visto che Federico Ielapi era ancora più piccolo dell'attore inglese, che si ha discretamente fatto la sua parte ma non è riuscito a portare l'umanità del personaggio, qui molto più titubante nel portare quello di un bambino che vuole scoprire il mondo invece qui lui vuole solo fare contento il suo babbo.

La cantante e attrice Cynthia Erivo è la Fata Turchina
La cantante e attrice Cynthia Erivo è la Fata Turchina

Anche se Zemeckis ci ha messo del suo gli stessi iinterpreti hanno dovuto fare di tutto per assomigliare a un classico per bambini e qui entra in scena il personaggio della Fata Turchina che per la prima volta non avrà i capelli ma la testa rasata e nella versione qui di Cynthia Erivo ha cercato di non svergognare le altre versioni del personaggio ma purtroppo nonostante la sua bravura nel cantare si distacca troppo da quello che la fata era veramente, e non parlo che sia un personaggio di colore anzi quello passa in secondo piano perchè l'attrice non è riuscita a portare l'effetto della fata dai capelli turchini che anche l'uso forte degli effetti speciali non è riuscito a salvare la performance.

Il friulano Giuseppe Battiston è Stromboli  "Mangiafuoco"
Il friulano Giuseppe Battiston è Stromboli "Mangiafuoco"

Quando ho scoperto che ci sarebbe stato anche una parte del nostro bel paese nel classico Disney sono stato molto soddisfatto soprattutto che l'interprete di Mangiafuoco viene dal mio Friuli-Venezia Giulia, stiamo parlando di Giuseppe Battiston. L'attore friulano ormai è sempre più noto anche al cinema oltreoceano e qui nella parte del burattinaio cattivo che se mentre le altre versioni era l'omone dal cuore gentile che si emozionava della vita di Pinocchio questo rispecchia il cattivo visto nel classico del 1940, e non l'ho ancora capito questa particolarità perché non renderlo buono anche nella Disney, beh comunque il suo teatro dei burattini è molto diverso dalla versione che mi ricordavo nonostante l'aggiunta di due nuovi personaggi apposta per questo remake con la burattinaia Fabiana. La giovane ragazza sogna di fare la ballerina ma ha un problema al piede e maschera questa sua debolezza con il burattino Sabina, anche lei una ballerina francese. Nonostante i due personaggi abbiano capito la bontà di Pinocchio e lo aiutino nel suo viaggio non sono bastate per la storia già che Zemeckis non so neanche perché le abbia aggiunte già che alla storia non servono a niente e che alla fine il burattino viene salvato dal Grillo Parlante.

I due compari Volpe "L'onesto" e il Gatto
I due compari Volpe "L'onesto" e il Gatto

Se questi due nuovi personaggi alla fine non sono serviti lo stesso non si può dire di quei due famigerati del Gatto e la Volpe, che la CGI ha mascherato molto bene ma che i loro intenti sono molto diversi, la solita Volpe sovrasta la figura del Gatto che rimane muto e stupido, insieme fregano Pinocchio vendendolo a Mangiafuoco ma sta anche difatti che il burattino riesce comunque nel tragitto ad arrivare a scuola ma viene cacciato dal maestro che non lo accetta perché di legno allora perché farlo arrivare a scuola se poi istruirlo non è servito, il regista qui ha floppato già che la storia non dava importanza che lui sia un burattino ma che sia un bambino che abbia voglia di imparare. Almeno in questa pellicola il Grillo Parlante è stato costruito bene e non come nelle versioni dei registi italiani dove il personaggio della coscienza del burattino viene quasi vista dal protagonista come un ostacolo logorroico, finalmente siamo tornati a un personaggio di rilievo come deve esserlo.

L'inglese Luke Evans interpreta il cattivo Omino di Burro
L'inglese Luke Evans interpreta il cattivo Omino di Burro

Se eravamo abituati alle due versioni del Paese dei Balocchi che erano state costruite male finalmente siamo tornati al luna park visto nel film del 1940 che mi era tanto piaciuto dove i bambini si divertono senza regole per poi diventare degli asini, ma questa volta Pinocchio che eravamo abituati a vederlo contento di non rispettare le regole qua sembra quasi impaurito di questo posto e che ha paura di tradire il padre disobeddiendo e rompendo tutto, volendo distaccarsi fin da subito dalla presenza di Lucignolo che sembra uno spazzacamino che un povero bambino, uguale per Omino di Burro (interpretato da Luke Evans che dopo aver interpretato Gaston è tornato in un classico Disney) che me lo ricordavo diverso sembra un perverito che un cocchiere. Il regista ha proprio sbagliato la scena dove il burattino arriva al Paese dei Balocchi già che se sono il Gatto e la Volpe a vederlo al brutale postiglione e il suo luna park, qua invece ci arriva per caso già che mentre sta tornando di corsa a casa del babbo viene preso in pieno dal carro e sbalzato sopra, almeno ripeto il Paese rimane tra le scelte più azzeccate.

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Qua non è la prova di Robert Zemeckis abbia cambiato volto alla pellicola, purtroppo ha disgregato la storia e scusatemi se non esagero ma troppi errori, già che dopo che Pinocchio e il padre scappano dalla balena che già tutti conoscono come il "Monstro" come se fosse già famoso, prima cosa il burattino usa le sue gambe per fare da motoscafo e fuggire a riva; secondo è il burattino a salvare Geppetto per poi diventare un bambino vero e non viceversa perdendo la bellezza del classico d'animazione che ci aveva fatto emozionare tutti. Diciamo che il regista nonostante l'aggiunta di nuovi personaggi che non c'entrano e non danno linfa in più al film (e non ho citato la gabbianella Sofia) ha voluto si rifare il classico del 1940 a suo modo, lo salva la prestazione del suo amico e collaboratore Tom Hanks e la colonna sonora dove la canzone When You Whish Upon a Star che la Erivo canta molto bene e non muore mai non ha comunque salvato la pellicola da un mezzo flop, che ripeto comunque mi è piaciuta ma mi aspettavo altro soprattutto dal regista stesso.

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Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 2,9 di 5

14 Ottobre 2025

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