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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Non Sono Un Assassino

2019 - Thriller/Drammatico - 1h 50m

Regia: Andrea Zaccariello

Cast: Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce, Claudia Gerini, Sarah Felberbaum, Barbara Ronchi, Caterina Shulha, Vincenzo De Michele, Elisa Vicari, Flavia Gatti, Silvia D'Amico



Il vice-questore Francesco Prencipe, incontra dopo quasi due anni il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo, che dopo averlo ricevuto nella sua villa, gli racconta una storia che si concluderà con una domanda e dopo i due si lasciano. Ma la mattina dopo il giudice viene trovato morto e Francesco viene accusato della sua morte. Il vice-questore si dichiara innocente e deciderà di farsi aiutare nel processo da Giorgio, un ex-avvocato non più praticante. Comincia così una storia tra il passato e il presente di Francesco, per sapere tutta la verità sull'accaduto.






Il giudice-scrittore Francesco Caringella


La pellicola è ispirata all'omonimo romanzo di Francesco Caringella del 2014 e che riscosse un dicreto successo, ma solamente cinque anni dopo vennero create le basi per trasporlo al cinema. Lo scrittore pugliese oltre a essere uno scrittore è stato Consigliere di Stato nel 1998, Magistrato, Commissario di Polizia ed Esperto giuridico tra i vari ruoli ricoperti nella sua vita, inoltre è anche autore di varie pubblicazioni di riviste giuridiche. Il film venne presentato al Bif&st - Bari International Film Festival, dove riscosse critiche contrastanti. La produzione è riuscita a creare una storia fatta di mistero e suspense, ma che fa del thriller il centro di tutto; oltretutto troviamo vari flashback che ci portano così a vedere gli eventi passati di Francesco e la grande amicizia che si era creata con Giovanni, ma la cosa fondamentale è il perchè i due dopo 2 anni dove non si sono più incontrati hanno parlato solamente per pochi minuti per poi dividersi di nuovo, nonostante il protagonista continui a confermare che il suo amico avesse bisogno di aiuto perchè perseguitato dalla criminalità.



Andrea Zaccariello alla premiere del film


La storia diretta dal regista Andrea Zaccariello, che prima di diventare regista ha diretto molti spot pubblicitari dal 1990 tra cui Lavazza, Crodino, Parmacotto e Unicredit ha poi comiciato a dirigere vari cortometraggi come Gioco da vecchi del 1996 e vincitore del Nastro d'Argento per il miglior cortometraggio, e nel 2011 venne nominato ai David di Donatello per il cortometraggio Caffè Capo. Il regista modenese dopo vari lungometraggi ha voluto così creare un film diverso dal suo solito e dopo aver letto il romanzo di Caringella decise che era arrivato il momento di creare qualcosa di nuovo nel suo registro, non la solita commedia divertente oppure sarcastica già vista ma una storia misteriosa che spazia tra presente e passato, creando una sorta di puzzle che solamente alla fine del film vengono riuniti tutti i pezzi e trovata la soluzione. Devo dire la verità che ci sono stati troppi stacchi tra una scena e l'altra tanto da perdere a volte la concetrazione sulla storia, così come i flashback stessi che invece di mostrarci la storia del protagonista mi hanno incasinato ancora di più, questo secondo me è un punto a sfavore del film perchè si è creata una sorta di enigmi su molte parti del film e arrivati in fondo alla storia ci ritroviamo comunque con varie domande su chi sia veramente l'assassino.



Riccardo Scamarcio


Il regista ha deciso di affidarsi a un cast importante come Riccardo Scamarcio che ho trovato adatto alla figura di Francesco, cerca di vivere una vita agiata ma in fondo non è contento di quello che ha. Divorziato dalla moglie Vittoria (Barbara Ronchi) per via delle sue varie amanti tra cui una minorenne di nome Beatrice (Flavia Gatti) innamorata di lui e causa del divorzio di quest'ultimo. Poi sembrerebbe averne un'altra di amante sempre chiamata Beatrice interpretata dall'attrice anglo-italiana Sarah Felberbaum che si è cercata di calarsi infondo alla parte della donna seria che non sorride mai, che vorrebbe sposare il protagonista ma che in realtà non lo sopporta. Il suo personaggio è talmente incasinato che all'inizio del film sembra la moglie che l'amante di Francesco. Il nostro vice-questore ha anche una figlia, Marta (Elisa Vicari), a cui vuole un gran bene ma che per colpa dei suoi continui tradimenti alla madre non riesce a instaurare un ottimo rapporto padre-figlia. Cerca di dichiararsi innocente dell'omicidio ma nonostante tutto le sue azioni lo portano ad essere misterioso.



Alessio Boni (primo a sinistra) e Edoardo Pesce (ultimo a destra)


Il personaggio di Giovanni mi risulta il tipico giudice serio che cerca di portare l'ordine nel gruppo; amico di lunga data di Francesco che lo considera un fratello. Alessio Boni lo intepreta al meglio delle sue qualità, creando un personaggio amorfo, amante delle donne e del potere, facendo della sua figura il cervello del gruppo; l'attore originario di Sornico, con il suo modo di parlare lentamente ed enigmatico si incarna al giusto nel ruolo. Se da una parte troviamo il giudice giusto dall'altra parte troviamo l'avvocato che non ti aspetti: Giorgio qui interpretato da Edoardo Pesce, fa la parte dell'uomo di giustizia che non pratica più, diventato alcolista nel frattempo e sempre alla caccia dell'amore della sua vita ovvero Alice (Silvia D'Amico), sua vicina di casa e che la stolcherizza in una maniera spaventosa, ma la ragazza non ne vuole sapere. Le sue doti di giudice però non si discutono e sarà un grande alleato di Francesco di cui poi è un grande amico di lunga data ed è sempre stato il terzo incomodo del gruppo. Sarà lui a dare una misteriosa chiave a Francesco e Giovanni da scambiarsi nel tempo e che apre un cassetto misterioso; l'attore romano verrà poi candidato ai Nastri d'Argento.



Claudia Gerini


Tutto il misterioso processo verrà portato avanti dal pubblico ministero Paola Maralfa (Claudia Gerini), una donna dalla voce roca che all'inizio è spiegata dal raffreddore ma che poi continua lo stesso, ma è proprio questa caratteristica a renderla unica. L'attrice romana tra le migliori nel suo ruolo ha dato forma di un personaggio che le si adatta al meglio, ne troppo misteriosa ma neanche troppo enigmatica, diciamo il giusto.



Una scena dal film


La pellicola è riuscita anche a rendere le varie location misteriose al tempo giusto, dove la produzione ha voluto girare tra i territori di Bari e di Foggia, in particolare per 5 settimane la troupe si è spostata tra Bari, Monopoli e Accadia, ma anche Lecce dove è stata girata la scena nella villa di Giovanni a Santa Caterina di Nardò, usando più di 80 unità lavorative pugliesi.

Se parliamo della colonna sonora non c'è un vero e proprio compositore, ma troviamo un misto tra musiche forti e d'impatto per ogni scena svolta nel suo mistero, dove il tema principale è Quadri di Esposizione - Ricordo di Viktor Hartmann ovvero una suite (insieme di brani) per pianoforte a soggetto composta dal compositore russo Modest Petrovic Musorgskij nel 1874, che negli anni è diventato oggetto di molte strumentazioni di vari artisti. Una pellicola che nonostante le sue complessità sembra di vedere True Detective all'italiana, dove lo spettatore stesso fa di tutto per trovare la soluzione, ma lasciandoti sempre quel pizzico di suspense anche dopo averla trovata.


di Giacomo Fantini Voto: 2,08 di 5

5 Febbraio 2021

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