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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Non Mi Uccidere

2021 - Horror/Sentimentale - 1h 50m

Regia: Andrea De Sica

Cast: Alice Pagani, Rocco Fasano, Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli, Giacomo Ferrara, Anita Caprioli


La vita di Mirta cambia quando conosce e si innamora di Robin, un ragazzo dedito alle droghe e al rischio. Il ragazzo le promette amore eterno con la frase "torneremo e ci ameremo per sempre", i due moriranno per overdose ed è così che la ragazza torna in vita ma niente è più lo stesso. Dovrà avere a che fare con una versione mostruosa di se ovvero una creatura che si ciba di carne umana per soppravvivere, mentre si metterà alla ricerca del suo amato e verrà minacciata da una setta segreta che cercherà di ucciderla.


La pellicola è tratta dal romanzo omonimo del 2005 scritto da Chiara Palazzolo che vuole strizzare l'occhio al mondo dei film sui vampiri, anche se nel film di vampiri non si parla proprio. C'è stato anche chi ha avuto il coraggio di paragonare il film a una versione di Twilight all'italiana, a mio parere un paragone che non ci si avvicina neanche per sogno, questo perchè la storia d'amore tra Mirta e Robin è completamente diversa dalla storia tra Edward e Bella che è appurata su tutti i fronti, posso passarci sopra per le ambientazioni gothic/dark che possono assomigliarci ma niente di più, ma soprattutto il senso che questo film vuole portare è un altro, ovvero (è questa è una mia opinione), la pellicola vuole parlare di come due persone che si amano veramente si ritroveranno sempre anche se sottoforma di morti.



I due protagonisti: Mirta e Robin


Il personaggio di Mirta è paragonabile a uno zombie ma con una ragione e dei sentimenti e non solo la voglia di cibarsi di carne umana e basta, anche se nelle prime scene la ragazza è sembrata più una tossica che un morto vivente, e non basta colorare la scera (la parte bianca dell'occhio) e l'iride completamente di nero come le stesse mani quando la ragazza ha bisogno di cibo per farla diventare uno zombie; non un ruolo perfetto per Alice Pagani che dopo aver ricevuto la notorietà con la serie tv Baby, ha voluto esaltarsi troppo. Sono rimasto deluso della prestazione sia dell'attrice marchigiana: la ragazza cammina per il paese alla ricerca di cibo mentre ha dei flashback sulla sua storia d'amore tra alti e bassi, è anche se in certi momenti il suspense si è sentito soprattutto nelle scene cruenti (si far per dire) posso salvare poco della ragazza modello che si lascia trasportare dalla parte oscura che ha intorno.


Il suo amato che dire, che della prestazione di Rocco Fasano che se voleva prendere spunto da Edward Cullen per interpretare Robin, ha sbagliato molto, poi certo si potrebbe parlare della similitudine col vampiro più famoso del cinema degli ultimi anni: un ragazzo solo al mondo di cui non conosciamo quasi niente e che è dedito alle droghe e al rischio, che assomiglia in molte parti al ragazzo bello e dannato che fa impazzire le ragazzine col suo strano carattere ribelle, anche l'attore diventato famoso per la sua partecipazione alla serie Skam Italia, si è fatto prendere dalla voglia di essere per la prima volta protagonista assoluto di una pellicola, stentando in gran parte; anche perchè per quasi tutto il film non esiste apparendo in qualche flashback della ragazza e alla fine portando un alone di mistero sul suo ruolo di fidanzato/nemico.


Il resto cast cerca di stare dietro alle ambientazioni dark, ma non ho sentito quel patos che doveva portare la pellicola, sia il padre che la madre di Mirta (Anita Caprioli e Sergio Albelli) rimangono travolti dalla morte della figlia, e se la madre non rimane sconvolta nel vedere la figlia davanti a se sottoforma di zombie, il padre se la spassa con l'amante cercando di vendere le cose della figlia. Perfino il migliore amico di Robin, Ago, che molti conoscono per la parte di Spadino in Suburra - La serie, non riesco a decifrarlo: anche lui dedito alle droghe, vive nel suo mondo fatto di fantasmi e davanti a Mirta zombie, ne è compiaciuto e tuttora rimane un personaggio che non riesco a capire. La ragazza non è la sola a essere una come viene nominata sopramorta cioè che è morta in modo cruento e poi è tornata in vita, è spaventata dalla sua stessa ombra ed è capibile, incontrerà Sara (Silvia Calderoni) un'altra come lei che le farà da mentore anche se mi pare che sia lei ad avere bisogno di aiuto, e anche lei è un personaggio misterioso e confuso, mentre ammazza la setta che vuole uccidere quelli come lei e Mirta; e già perchè i nemici sono una setta che vive dai tempi del medioevo chiamati benandanti.



Andrea De Sica, Alice Pagani e Rocco Fasano durante un'intervista


Come detto questa setta è incaricata di catturare e uccidere i sopramorti, hanno una base nascosta e non è la sola, e il loro capo Luca Bertozzi è ancora più inquietante, anche se come tutto il cast sono talmente poche le sue parti che non riesco a capirlo, quello che è vero è che un capo del genere ne vedi di pochi, bravo solo a portare suspence con la sua mimica fredda e quella camminata da uomo dannato. Credo che il regista Andrea De Sica, nipote della leggenda del cinema Vittorio De Sica, aveva avuto altre aspettative da un film fantasy con sfumature gothic/dark, di cui sono le poche cose che si salvano, portando una Roma oscura e penetrante. Dopo il successo della serie tv Baby di cui ha diretto alcuni episodi, si è trovato di fronte la prova di dirigere un film distante dalle sue realtà cinematografiche, facendosi aiutare per la sceneggiatura dal gruppo Grams e dall'attrice Alice Pagani (entrambi membri della serie tv citata) e ripetere il successo precedente, cosa che ha stentato, e questo probabilmente per il modo di portare un film che doveva essere sui vampiri alla maniera italiana e con la voglia di travolgere i fan che lo avrebbero guardato, credo nelle sue qualità che lo porteranno avanti.


E se le ambientazioni sono accettabili, e sembrano adatte al film portando un'Italia dark e dannata, si può dire meno delle scene dette cruente, tra morti viventi e la voglia di cibarsi di esseri umani ancora vivi, quello che è certo è che se c'era la voglia di spaventare gli spettatori non è arrivata questa sensazione; la suspence è arrivata eccome arrichendo molte parti mancanti e nulle del film ma a mio parere di horror non c'è ne traccia, e credo che se avrebbero descritto meglio i personaggi qualche possibilità di spaventare qualche spettatore ci sarebbe stata eccome. Che dire della colonna sonora composta dallo stesso regista e Andrea Farri (compositore della serie Squadra Antimafia e altro ancora), portano entrambi un misto tra melodie oscure che cercano di trascinare lo spettatore nel mondo brutale e dark del film, ma anche quella sensazione di trasgressione che i due protagonisti hanno nelle loro parti; della colonna sonora fa parte la canzone portante del film ovvero Non mi uccidere cantata da Chadia Rodriguez e la stessa Alice Pagani che ha voluto parteciparvi con delle parti parlate, lo stesso regista ha diretto il videoclip.



Chadia Rodriguez e Alice Pagani cantano Non mi uccidere


La canzone è una delle poche cose che si salvano grazie all'esplosività e femminilità che siamo abituati a vedere nella cantante italomarocchina ormai notissima al pubblico e una delle rivelazioni del rapper italiano che continua a fare successo. In poche parole un film che è stato troppo pubblicizzato come uno dei film rivelazione del 2021 e che manca di quel qualcosa in più per poter fare veramente successo, ma soprattutto è mancata la sostanza di una trama vera e propria.


di Giacomo Fantini Voto: 2,35 di 5

2 Maggio 2021

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