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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Love The Hard Way

2001 - Drammatico/Romantico - 1h 39m

Regia: Peter Sehr

Cast: Adrien Brody, Charlotte Ayanna, Jon Seda, August Diehl, Pam Grier, Liza Jessie Peterson, Elizabeth Regen, Katherine Moennig, Joey Kean, Jonathan Hadary

TRAMA:

Jack è uno discreto scrittore che nel tempo libero si diverte tra furti e imbrogli insieme al suo collega Charlie, un giorno incontra la bellissima Claire, una giovane studentessa di biologia. La ragazza si innamora dell'uomo ma mentre cerca di trasformarlo in una persona migliore si fa avvolgere nel suo turbolento mondo senza precedenti.


RECENSIONE:

La pellicola presentata al Sundance Film Festival e basata sul libro Yi Ban Shi Huo Yan, Yi Ban Shi Hai Shui di Wang Shuo, è una storia a mio parere male strutturata ma no perché la storia non sia significativa oppure senza senso ma che la sceneggiatura è stata scritta male e molte delle scene sono state messe a caso per colmare alcune lacune che hanno dato al film critiche contrastanti. Certo ti aspetti qualcosa di più quando vedi tra il cast un attore come Adrien Brody pur non ancora noto come lo sarà qualche anno più tardi, ma che anche lui ha stentato come tutto il resto del cast.

Adrien Brody e Pam Grier


Non si può dire che ogni parte del cast non ci abbia provato a non sfigurare e a parte qualche buona scena sono tutti sotto le aspettative. Se pensiamo che Brody solo due anni più tardi vincerà l'Oscar per Il Pianista capiamo bene che l'attore era alle prime armi e si vede dal fatto che pur calandonsi nel personaggio si è perso sotto molti punti di vista. La faccia del ragazzo buono nel mondo sbagliato lo sa fare bene e sarà una sua caratteristica per gli anni futuri, ma la parte dello scrittore o almeno aspirante scrittore che nel tempo libero si diverte a fare i furti regge fino a un certo punto avrei pensato tutto ma meno che facesse il ladro gentiluomo che poi non gli è riuscito. Mi è più parso una specie di fighetto che si crede chi sa chi ma che sa benissimo che non potrà fare quella vita fino in fondo.

Jack e Claire


La bellezza è dalla sua parte questo lo ammetto, quegli occhi farebbero incantare chiunque, ma la recitazione diciamo da ripassare. L'allora neanche ventenne Charlotte Ayanna aveva le grandi speranze della carriera in discesa da giovane attrice promettente e con questa pellicola se l'è bruciata in parte, cosa che la portata ad apparire in pochissime pellicole da allora. La parte della bella studentessa che entra a far parte del mondo del "crimine", per poi non saperne come uscire lo abbiamo visto mille volte, ma quello che l'attrice vuole mettere al centro è che anche la donna che sembra un agnello può trasformarsi in un leone, con l'unico problema che la ragazza si è fatta prendere troppo dalla parte della cattiva ragazza per poi sembrare la parte di una prostituta, già che pensava che usare il suo corpo per aiutare il suo partner stava solo che peggiorare le cose.

Scene a volte messe lì solo per tappare i buchi, inanzitutto i due protagonisti si conoscono per caso e scatta la scintilla ma da subito sembrano già coppia da anni anche se lui non ne vuole sapere di lei per gran parte del film , ho capito che Claire si sia innamorata di Jack ma i due sembrano conoscersi da sempre, esistono i colpi di fulmine ma qua mi sembra troppo e mettere la ragazza a fare da stalker al giovane scrittore è solo un modo per dare più animo alla storia. Che dire invece del migliore amico del protagonista, Charlie, se Jon Seda non ha fatto molti film di successo si è capito. La parte del compare che ti copre quando capita ma maldestro è un interpretazione che non gli si addice, lo vedrei di più nella parte del cattivo invece che fare battute senza senso, poi certo la bella cosa almeno è che è un personaggio sincero fino alla fine e leale; non metto voce su Pam Grier che dopo la bella presenza con quel capolavoro di Jackie Brown si è fatta troppo prendere dalla parte della donna detective con le palle ma non sa neanche lei dove incominciare e non è del tutto colpa sua, già che il regista le mette poche parti all'attivo e l'attrice non riesce a dare il meglio.

Cosa che avrei evitato sono le scene della pseudo depressione di Jack, il ragazzo va in crisi per via di quello che è diventata Claire, ma più che depresso sembra appena uscito da una serata a base di droga, ho capito che non se lo aspettava ma addirittura fare la parte del fattone non mi sembre il caso. Dovremmo chiedere al regista, Peter Sehr poco conosciuto a livello cinematografico ma molto di meno anche in ambito tv, diciamo un regista più famoso in patria che ha voluto dipingere una specie di film crime con sfumature drammatiche ma senza una sceneggiatura. Il regista tedesco si è fatto troppo prendere dal fare una pellicola su un amore criminale con l'errore di mettere sul piatto scene che non hanno un percorso ed ecco il perchè mettere scene a caso per tappare le lacune, e dire che Sehr veniva dall'acclamato successo di Kaspar Hauser e ritrovarsi con un insuccesso non deve averlo reso felice.

Dahoud Darien


Che dire di una colonna sonora orecchiabile ma altalenante, se pensiamo che il tedesco Dahoud Darien abbia voluto usare quel tema dei vecchi videogiochi gangster che mi ricordano GTA, ha voluto dare un tocco di musica elettronica che stona molto almeno secondo me, e ripeto mi sembrava di essere in un film gangster che crime. Che dire di Darien che almeno io non lo conscevo ma che in patria credo non conoscono tanto ma che ha creduto di fare successo in un film dove ci sono talmente tanti parti fuori posto che il suo sound non ha potuto brillare.



E anche per questa recesndione è tutto, ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il Cinema è Arte.


di Giacomo Fantini Voto: 1,95 di 5

8 Marzo 2023

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