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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

La Vita Straordinaria Di David Copperfield

Aggiornamento: 6 gen 2021

2019 - Commedia/Drammatico - 2h

Regia: Armando Iannucci

Cast: Dev Patel, Aneurin Barnard, Peter Capaldi, Morfydd Clark, Daisy May Cooper, Rosalind Eleazar, Hugh Laurie, Tilda Swinton, Ben Whishaw, Pete Whitehouse

Una storia fatta di alti e bassi, nata dalle stelle e arrivata alle stalle e viceversa, raccontata da un personaggio che nella vita ne ha avuti di cambiamenti senza mai arrendersi. É la storia di David Copperfield, personaggio creato dalla penna dello scrittore brittanico Charles Dickens, famoso per i romanzi come Canto di Natale e Oliver Twist fra i tanti, e che tra il 1849 e il 1850 pubblicò mensilmente su una rivista creata da lui stesso come era solito fare, un romanzo nominato David Copperfield, che riscosse un enorme successo. Il film è l'ennesima versione della storia dopo altre varie trasposizioni sia al cinema che in televisione, questa volta però in certi casi molto differenti.


La storia viene narrata direttamente dal protagonista stesso, che la descrive da quando è nato fino all'età adulta. Figlio di Clara Copperfield, una signora di un'alta società e di un uomo sconosciuto ma sembrerebbe indiano visto il colore della pelle del bambino. Cresce e viene istruito dalla madre durante l'infanzia e con la domestica Peggotty, una signora dolce e dal carattere molto materno, e che durante l'estate gli fa anche conoscere la sua famiglia che vive in una casa a forma di barca rovesciata. Ma le cose cominciano ad andare male quando scopre che la madre si è sposata con un crudele e arrivista imprenditore di nome Edward Murdstone, che insieme alla sorella cambia completamente le abitudini della casa. Oltrettutto tratta il ragazzo con cattiveria e severità, mandandolo poi a lavorare in un'azienda gestita da lui stesso, sarà l'inizio di un viaggio che lo porterà a viaggiare per il Regno Unito incontrando personaggi strani e cambiamenti di vita.


La pellicola diretta dal regista italoamericano Armando Iannucci, diventato famoso per la serie radiofonica On The Hour e per la serie tv The Thick Of It, questo è il secondo lungometraggio dopo l'esordio nel 2017 con Morto un Stalin, se ne fa un altro. Il regista ha voluto descrivere la pellicola attraverso vari capitoli per rispecchiare al meglio il romanzo di Dickens, e facendola descrivere direttamente al protagonista che all'inizio sta raccontando al pubblico il suo romanzo appena finito che è appunto la storia della sua vita fino a lì. Il regista ha co-scritto la sceneggiatura con molti accorgimenti direttamenti da lui, come quella di descrivere il protagonista come un ragazzino di origine indiana. I protagonisti alquanto strani e buffi ma anche divertenti al tempo stesso, sono persone che segnano la vita del protagonista sia nel bene che nel male. Partendo dal protagonista stesso interpretato dall'attore inglese di origine indiana Dev Patel, diventato famoso per il film di Danny Boyle: The Millionaire, e che negli anni si è costruito la carriera grazie alla sua intraprendenza, si è molto calato nel personaggio durante il suo periodo adulto, dando forma di una persona studiata, energica e pronta ad aiutare tutti e che anche davanti al pericolo, cerca di uscirne vincitore scontrandosi anche contro i prepotenti, con tutte le sue debolezze; ma se la sua prova è sufficiente la deve anche alla sua versione da bambino intepretata dall'attore indiano Jairaj Varsani che nei panni del bambino che si trova in un mondo troppo grande per lui, si è addentrato bene. La domestica Peggotty (Daisy May Cooper) è una figura materna per D. Copperfield, buffa e solare. Il sig. Micawber (Peter Capaldi), un uomo d'affari travolto dai debiti che sarà la figura paterna del ragazzo insegnandoli a vivere. La zia Betsey Trotwood che Tilda Swinton interpreta discretamente dando prova di una comicità buffa e che solo lei poteva creare, un'attrice a cui siamo abituati a vedere in vari personaggi alquanto strani; così come Mr. Dick, il conquilino della zia Betsey, un signore molto pazzerello e che a prima vista sembra vivere in un mondo tutto suo, e la figura di un attore come Hugh Laurie (conosciuto dai fan come il Dott. Gregory House, nella serie omonima), è l'unico tra i personaggi a donare una rappresentazione divertente. Potrei elencarne altri come l'appiccicoso e strano Uriah Hepp (Ben Whishaw), che si rivela essere una persona cattiva e manipolatrice, e che si identifica in molte persone pronte a tutto per far carriera.


L'atmosfera dell'800, ti catapulta direttamente nella Londra di quel tempo, tra carrozze, case strane, la povertà e tutte le sue conseguenze, un mondo completamente a parte. Scene troppo confusionarie che ti portano a non capire la vita del ragazzo fino in fondo, e molte volte una comicità stentata che ti porta a ridere ma ti porta malinconia subito dopo, bello come riprodurre gli eventi passati del protagonista, non sotto forma di flashback ma come se lui ci fosse direttamente dentro ma purtroppo si passa anche da certi momenti ad altri della sua vita con troppa velocità, che ti fanno perdere il filo del discorso. Ottimo mostrare come lui da bambino passi dei bruttissimi momenti nel rimanere da solo, e si trova a confrontarsi con persone non acculturate come lui che lo prendono in giro per come si comporta; si ritrova ad essere povero dal nulla ed è per questo che da adulto nasconde a molti la vita vissuta, per poi tornare ricco e viceversa. Una cosa strana è il nome che gli altri li danno, da Daisy, Fiore, Doady e Trot (nome dato dalla zia Betsey e diminutivo di Betsey Trotwood Copperfield, nome che lei gli voleva dare se fosse nato femmina).


La colonna sonora è stata affidata all'inglese Christopher Willis, che oltre ad aver composto per la Disney le musiche della serie La Casa di Topolino e The Lion Guard, aveva già lavorato in precedenza con Armando Iannucci componendo le musiche della serie tv Veep e per il film Morto un Stalin, se ne fa un altro. Questa volta ha portato un tema malinconico che richiama molto il soggetto dell'abbandono e di come una persona cerchi di costruirsi una vita riportato nel film, a volte ci sono melodie divertenti a seconda delle scene e soprattutto il richiamo all'epoca vittoriana in cui è ambientata la storia. Una pellicola che ti mostra le difficoltà della vita e di come può cambiare sia nel bene che nel male e che solo noi possiamo costruircela al meglio, anche con qualche piccolo aiuto.

di Giacomo Fantini Voto: 2,8 di 5

18 ottobre 2020


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