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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

L'Incredibile Hulk

2008 - Azione/Avventura - 1h 52m

Regia: Louis Leterrier

Cast: Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, Tim Blake Nelson, Ty Burrell, Christina Cabot


TRAMA:

Lo scienziato Bruce Banner decide di esporsi personalmente a un esperimento con i raggi gamma, ma l'esperimanto finisce male e l'uomo subisce una mutazione genetica che lo trasforma ogni volta che si arrabbia in un essere mostruoso: Hulk. Dopo essere scampato per cinque anni ai militari che vogliono fare di lui un arma, viene rintracciato e per lui inizierà una battaglia per soppravvivere e cercare una cura alla sua mostruosità.


LA RECENSIONE:

Secondo film dell'MCU, mi ha colpito per la sua storia e le bellissime scene d'azione che rendono il gigante verde uno dei migliori personaggi dell'universo Marvel. Partendo dal fatto che si è voluto portare la versione alternativa del fumetto dove lo stesso Banner si sottoppone all'esperimento dei raggi gamma, è la storia che volevo vedere sul grande schermo. Mi ero un po' rotto di vedere la stessa trama sul mostro verde dove il nostro protagonista diventa Hulk accidentalmente, oltretutto la versione precedente del film diretto da Ang Lee era stato un leggero fiasco e fare peggio non si poteva e questo probabilmente ha influito sul farsi dell'opera nel cercare di creare una storia che ricreasse le avventure del gigante verde in maniera avvicente. Partendo dal fatto che forse l'errore è stato raccontare come Banner sia diventato Hulk attraverso dei flashback che per chi non ha letto i fumetti ed era abituato alla trama alternativa dei film e delle serie tv è rimasto perplesso nel vedere come il nostro protagonista sia diventato così, io stesso non conoscevo questa versione dei fatti. Ma devo anche essere sincero questo ha reso la trama più appassionante nel capire come Banner sia diventato l'eroe verde più amato dell'universo dei supereroi Marvel.

Un Hulk diverso dai soliti visti in tv e al cinema, non il solito gigante verde cattivo e violento ma molto più dolce diciamo per dire e solo arrabbiato con gli esseri umani che lo vogliono morto. Questa volta ho l'impressione che abbiano voluto concetrarsi di più sul significato che anche un mostro del genere abbia un cuore e alla fine non così cattivo come è raccontato nelle altre versioni, molto più ragionevole. Il modo in cui lo abbiano creato, molto meno muscoloso e molto più simile a un dio come a confermare la sua potenza ma anche la sua umanità. Non vuole uccidere nessuno ma solo allontanare chi vuole servirsi di lui e del suo potere. La bella cosa di voler creare un supereroe che sembra cattivo ma in realtà è lui la preda, è qualcosa di ragionevole come a dire non è tutto come sembra e bisogna sempre guardare fino in fondo.

Se è vero che da l'interprete di un supereroe mi aspettavo qualcuno di diverso devo dire che uno come Edward Norton, capace di poter intepretare personaggi distruttivi ma anche capaci di cambiare il suo mondo, nella parte dello scenziato/eroe ci abbiano azzeccato anche perchè la faccia c'è l'ha di chi non vorrebbe ma è obbligato a scappare dalla sua realtà da cui non sembre avere fine. Mi chiedo ancora come nei successivi capitoli non si abbia voluto confermare l'attore che da quello che ricordo non l'ha presa molto bene, con tutto rispetto per Mark Ruffalo che ha dato modo per poterlo sostituire alla grande ma quello è un altro discorso. Non credo che Norton possa essere contento di avere dovuto rinunciare alla parte senza dire niente; la prova di dover essere una persona per bene ma col presente di vivere sul filo del rasoio non è da tutti.

Liv Tyler o Jennifer Connelly, questo è il dilemma? Non avrei dubbi come tante persone, con tutto rispetto per la Connelly grande attrice ma se tornassi indietro e fossi nei panni di Ang Lee non la sceglierei per la parte di Elizabeth Ross, forse anche per questo che è stata scelta la dolce Liv Tyler. L'ex principessa della Terra di Mezzo, ha voluto spogliarsi delle vesti dell'elfo per creare la bella che si innamora della "bestia". Il voler essere innocente ma di grande carattere pronta a difendere il suo partner ha incantato il pubblico, certo non è stata tra le sue migliori intepretazioni ma per un film supereroistico ci può anche stare. Riesce con la sua energia positiva a fare da scudo per Banner che con lei si sente più al sicuro, per non parlare che è l'unica a riuscire a calmarlo quando è Hulk, come se la sua anima genuina è la porta di uscita per la bestia che c'è nel nostro protagonista. Il voler essere così dolce secondo me era l'unico modo per attirare l'attenzione su di lei, mi chiedo il perchè ancora non sia tornata nell'universo Marvel e che fine abbia fatto.

Non mi sarei mai aspettato che un regista come il francese Louis Leterrier potesse dirigere un film della Marvel e che ancora non abbia avuto la notorietà che merita, certo parliamo di un regista che aveva sperimentato le sue qualità con i film d'azione dopo The Transporter anche se era un genere diverso, ma ancora deve avere la sua fortuna. Possiamo parlare della possibilità di dirigere un film come questo e non è da tutti, ma mi chiedo ancora il perchè lo si tenga di poco conto, oltretutto la sua bravura nel ricreare una storia sul famoso mostro verde, che neanche un regista come Ang Lee era riuscito a farne un successo meriterebbe più possibilità, certo non è più un ragazzino ma sono certo che per lui ne vedremo delle belle. Certe lacune nel film possono anche passare, raccontare gli eventi di come Banner sia diventato Hulk con solo dei flashback secondo me poteva essere strutturato meglio, ma forse è meglio così sarebbe diventato troppo lungo.


Liv Tyler e Edward Norton alla premiere del film


Non poteva non mancare chi come sempre deve mettere i bastoni tra le ruote al protagonista e certo uno come Tim Roth lo devi vedere prima di lanciare accuse. L'attore mingherlino ma di grande caratura è un classico dei film d'azione dove il drammatico si mischia all'entusiasmo. Non credo che nessun altro avrebbe potuto avere la parte, e non lo dico solo perchè la sua carriera è costellata di successi ma anche perchè ha una classe da non sottovalutare, diciamo un attore che non invecchia mai. Un personaggio come Emil Blonsky non era proprio facile da interpretare pensando poi al cinismo dell'uomo che vuole diventare un dio dopo avere combattuto Hulk, e avremmo i primi indizi del supersoldato che poi verrà portato avanti nei capitoli successivi. Voler diventare così forte come Hulk non potendo controllare la sua forza è una cosa che i membri del cast hanno controllato bene. Anche se ho visto nell'uomo una sorta di voglia non solo di superare se stesso dopo gli anni di onorata carriera nell'arma ma anche una sorta di invidia nel mostro verde, come se volesse cercare di tenerli testa.


Abominio (Tim Roth)


Possiamo anche parlare di guerra tra mostri se vogliamo citare che alla fine non ci poteva esserne solo uno. Un nemico come Abominio, nel vero senso della parola, ci sta eccome. Oltre a essere la brutta copia di Hulk e anche la prova di come esagerando con la voglia di esagerare si diventi qualcun altro, e il caro Tim Roth ne sa qualcosa. Diciamo che l'hanno creato abbastanza bene, sembra certo una sorta di dinosauro umano con quella spina dorsale ma almeno la somiglianza con Hulk ci si avvicina per dire. Ma detto del grande uso della CGI nel crearlo devo dire che la recitazione è quella giusta, Roth è riuscito pur con qualche difficoltà a fare del suo antagonista una discreta nemesi, come dire ci sono anche io ma l'originale rimane un altro. Sappiamo che la Marvel ne rimase delusa in gran parte da non nominarlo neanche più nei capitoli successivi, sappiamo perchè.

Mettere uno come Tim Blake Nelson in un film del genere non ha senso, lo vedrei più in un comico che in un genere d'azione, certo la bella amicizia con Norton l'ha portato lì ma è stato un flop per la produzione, è l'esempio del gran cervellone di poco conto che vuole accappararsi la scena, se non fosse che cerca la cura per Banner per poi capire che vorrebbe solo creare dal suo sangue qualcosa di anomalo allora sarebbe già fuori. Anche l'amore tra padre e figlia è un elemento del film e quello che c'è tra il generale Thunderbolt Ross e sua figlia non è amore anzi arriviamo anche a l'odio, lui non si toglie dalla voglia di fare il generale e non il padre, lei lo disprezza per il suo odio verso Banner e il mostro che c'è in lui. Non fosse per la sua tenacia nel catturare Hulk anche al cospetto di creare una guerra allora sarebbe meglio, e diciamo che le scene d'azione le crea lui, contanto che a interpretarlo sia il premio Oscar William Hurt, dall'anima tenacie e non solo sul film ma anche impaurito nel sapere che dovrà arrendersi davanti a Hulk, certo la sua parte è discreta ma non così tanto da tornare solamente lui nei capitoli successivi al mostro verde.


La scena finale


Una cosa da citare è sicuramente il volere fare vedere i giorni che passano senza che Banner si trasformi, mostrarci a fase alterne i giorni senza trasformazioni arrivando poi a farci capire che c'è l'ha fatta a controllare il mostro che c'è in lui. Una cosa che Leterrier e co. hanno portato alla grande e posso dire che su questo Norton abbia co-scritto la sceneggiatura in maniera discreta. Un film che poteva essere migliore colmando alcune lacune che portroppo hanno portato a non farne ancora un sequel e mi dispiace veramente, sarebbe ottimo da vedere.


Anche per oggi la recensione finisce qui, ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 3,60 di 5

9 Gennaio 2022













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