Il Re Leone

2019 - Avventura/Drammatico - 1h 58m

Regia: Jon Favreau

Cast: Donald Glover, Seth Rogen, Chiwetel Ejiofor, Alfre Woodard, Billy Eichner, John Kani, John Oliver, Beyoncé Knowles-Carter, James Earl Jones

Tutti gli animali delle Terre del Branco sono emozionati per la nascita di Simba, il primogenito dei leoni sovrani Mufasa e Sarabi. Simba è un cucciolo che crescendo diventa molto curioso di scoprire le terre che lo circondano e tutti sono molto appresi dal principino. Tutti tranne Scar, fratello del re e zio del cucciolo, che trama contro il fratello per prendersi il trono e governare su tutta la savana, è l'inizio di una straordinaria storia che ha incantato tutto il mondo. Versione live-action del film d'animazione del 1994 che riscosse un grandissimo successo in tutto il mondo risultando uno dei migliori film del Rinascimento Disney, si è voluto creare una versione simile all'originale ma con qualche differenza nella storia.

Dopo la versione live-action de Il Libro della Giungla del 2016, la Disney ha voluto riprovare realizzando con lo stesso metodo uno dei più grandi classici disneyani. La regia venne affidata a Jon Favreau, colui che nel 2008 aveva dato inizio alla saga Marvel dirigendo Iron Man, e reduce dal successo dell'appunto Libro della Giungla curandone la regia. La pellicola è stato un misto tra alti e bassi, e nonostante il film d'animazione rimane qualcosa di straordinario e irripetibile, questa versione anche non distaccandosi molto dal precedente è comunque differente, e la differenza si è sentita soprattutto per tutto quello che ricordavamo. La pellicola in certi momenti è sembrata più stile documentario rappresentando molto l'Africa e i suoi animali, che un film vero e proprio. La tecnologia virtuale è stata usata in modo massiccio piuttosto che in altre versioni live-action dei film Disney, questo per realizzare nel miglior modo possibile tutte le razze animali e tutta la savana, fu così che la troupe viaggiò per 2 settimane da nord a sud per tutta l'Africa fotografando e filmando gli animali e i luoghi che hanno ispirato le Terre del Branco, in particolare la Rupe dei Re, la gola degli gnu e il cimitero degli elefanti. Il tutto è stato anche fatto per far scoprire al mondo i fantasiosi paesaggi del territorio africano che non tutti sanno fino in fondo, anche se alcune volte non mi hanno molto incantato questo perchè sono ancora molto abituato al film d'animazione, e vedere i vari luoghi in versione reale o parzialmente ricostruiti al computer mi aspettavo molto di più, cosa che invece mi ha colpito con gli animali protagonisti.

Ogni personaggio è stato creato per non far rimpiangere la versione animata e ci sono riusciti a metà. A partire dal maggiordomo del re ovvero Zazu, un animale simile a un tucano ma in realtà è un bucero: un uccello dell'Africa meridionale, nella versione d'animazione mi era piaciuto per il suo lungo becco, le piume blu e la parlantina facile, nella versione filmica non ha più quello stampo che eravamo abituati e nonostante abbia questa volta un ruolo più centrale ed è stato realizzato come il vero animale non è stato sufficiente. Scar invece me lo aspettavo completamente diverso, non è più il leone dalla criniera nera e dal fisico maestoso che era, qui invece è rappresentato più scheletrico con molta meno criniera, ma molto più crudele e in certi momenti fa paura, ma tutto sommato lo ho apprezzato. Varie considerazioni sul facocero Pumbaa e le iene: il primo non è convicente, del facocero che aveva incantato tutti non è rimasto niente e anche se è stato creato come il vero animale non mi ha convinto. Sulle iene c'è un discorso a parte, tutti ricordiamo le figure di Shenzi, Banzai e Ed, e nonostante la prima in questa versione sia più autoritaria, le altre due mi hanno deluso sia perchè sono stati cambiati i nomi con Kamari e Azizi, e cosa ancora peggiore ma stata fatta per dare una svecchiata al film, ovvero che la iena Ed (Azizi) non è più la stupida del gruppo ma è identica a tutte le altre normali, in poche parole delle tre iene che hanno fatto ridere non c'è traccia.

Ottime prestazioni del doppiaggio originale e italiano con noti divi del panorama cinematografico e musicale, solo per fare alcuni nomi troviamo nella versione originale l'attore comico Seth Rogen (Pumbaa), Chiwetel Ejiofor (Scar), la star della musica mondiale Beyoncé qui come voce di Nala e James Earl Jones che torna a doppiare Mufasa dopo averlo doppiato anche nel film d'animazione. Non è da meno le voci italiane con Marco Mengoni (Simba) e Elisa (Nala) nelle vesti straodinarie di doppiatori ; Massimo Popolizio (Scar), Edoardo Leo (Timon) e Stefano Fresi (Pumbaa) e la voce inconfodibile di Luca Ward nelle vesti di Mufasa che ha cercato di non far rimpiangere la voce precedente di Vittorio Gassman con grande qualità.

La colonna sonora è composta dal tedesco Hans Zimmer che l'aveva già composta nel film d'animazione aggiudicandosi l'Oscar e rendendo le musiche indimenticabili; per le canzoni è stato riconfermato Elton John, che proprio nel film d'animazione aveva partecipato alla colonna sonora scrivendo insieme al paroliere Tim Rice varie canzoni come Circle Of Life, Hakuna Matata e Can You Feel The Love Tonight vincendo l'Oscar per quest'ultima canzone. Nella versione italiana le varie canzoni sono state cantate da Marco Mengoni e Elisa con discreti risultati, è stata realizzata anche una nuova versione de Il Cerchio della Vita cantata dalla statunitese Cheryl Porter, che nella versione precedente era cantata da Ivana Spagna. Nonostante le buoni canzoni, non c'è stato lo stesso impatto che ricordiamo e a detta dello stesso Elton John, la colonna sonora ha perso tanto del suo entusiasmo.

Una pellicola fatta di alti e bassi, ma soddisfacente e che ti fa sorridere, portandoti emozioni diverse tra amore per la famiglia, amicizia, vero amore e un pizzico di risate ricordando a tutti il grande cerchio della vita.

Mufasa e Simba cucciolo in una scena

di Giacomo Fantini Voto: 3,0 di 5

11 novembre 2020