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Il Pianeta Del Tesoro

  • Immagine del redattore:  Giacomo Fantini
    Giacomo Fantini
  • 5 dic
  • Tempo di lettura: 4 min

2002 - Animazione/Avventura - 1h 35m


Regia: Ron Clements & John Musker


Cast: Joseph Gordon-Levitt, Brian Murray, Emma Thompson, David Hyde Pierce, Martin Short, Roscoe Lee Browne, Laurie Metcalf, Michael Wincott, Patrick McGoohan

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TRAMA:

In un mondo fantascientifico vive Jim Hawkins, un ragazzo ribelle che si mette sempre nei guai facendo sempre preoccupare la madre. Un giorno dopo essere scampati a un attacco da parte dei pirata che hanno anche distrutto il ristorante della madre, il ragazzo recupera una sfera datogli da un altro pirata morente scoprendo che è la mappa per il leggendario tesoro sul Pianeta del Tesoro.


RECENSIONE:

Pellicola della cosiddetta era della "Sperimentazione Disney" è ispirata in parte al romanzo L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson del 1883 ma in chiave fantascientifico e steampunk, per tanti critici è stato un flop per la Disney ma devo essere sincero oltre essere diventato un cult per intere generazioni, almeno per me è uno dei migliori film della nuova era dell'animazione disneyana, soprattutto ho apprezzato la storia basata molto sulla redenzione dei protagonisti e la colonna sonora che rimane bellissima.

Jim Hawkins e John Silver
Jim Hawkins e John Silver

Come dicevo i due protagonisti principali sono sicuramente un emozione pura visto che da una parte abbiamo Jim Hawkins che l'esempio di un adolescente ribelle che sa che sta buttando via il suo futuro e non vuole deludere sua madre che dopo l'abbandono del padre non è più riuscita a seguire il figlio avendo più delusioni che premi ma il ragazzo gli farà cambiare idea, seguendo questo viaggio verso un tesoro rimasto misterioso. Dall'altra parte abbiamo una sorta di personaggio che si può considerare un antagonista ma anche un anti-eroe visto che il cyborg John Silver è l'esempio di un uomo che dentro di se vuole essere il cattivo e portare la sua banda di pirati verso il leggendario tesoro ma dopo l'incontro con Jim capirà di volerli bene, inizierà ad ammorbidirsi capendo che il ragazzo vale di più di quello che si vede da fuori, diventando per lui come una specie di padre costruendo un rapporto padre e figlio, e quando si troverà a decidere tra il tesoro e il ragazzo avrà molte difficoltà.

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Quando a Jim gli verrà donato la sfera gli si aprirà il nuovo modo per redimersi e la ciurma con cui partirà verso il Pianeta del Tesoro è l'esempio della ciurma di guerriglieri pronti a tutto per scoprire il mistero di questo tesoro rimasto nascosto per decenni. Ogni componente è stato a mio parere costruito anche bene dal capitano Amelia simile a un gatto che sa il fatto suo, da severa si ammorbiderà anche lei soprattutto dopo l'incontro con quel sbadato del dottor Dobbler che ci sarebbe da dire molto anche su di lui, basta sapere che è un vecchio amico di famiglia di Jim e sembra un incrocio tra una lumaca e un cane, divertente e imbranato ma coraggioso. E che dire del signor Arrow un omone fatto di pietra che mi ha ricordato molto Korg nella saga di Thor, un uomo solenne ma che creerà un grosso vuoto dopo la sua scomparsa, ogni personaggio è stato costruito in maniera buona e non come è stato a volte criticato in rispetto ad altri personaggi Disney.

Lo Spazioporto
Lo Spazioporto

Avendo voluto la Disney ambientare la storia in un mondo futuristico nello spazio tra barche volanti e pianeti lontani e non come raccontato nel romanzo di R.L. Stevenson, un particolare apprezzato tra i fan che vedono i protagonisti navigare tra i cieli celesti nel mezzo del nulla. Troviamo il pianeta di Montressor, pianeta natale di Jim e la madre visto come un pianeta dove vige una desolazione sembra un borgo abbandonato passando per lo Spazioporto, il porto dove parte il viaggio del nostro protagonista situato niente poco di meno che sulla luna, e la scena che lo presenta è molto caratterizzata, non capisco ancora perché sia risultato un flop e non voglio neanche pensare perché la risposta è che la scenografia non sia rimasta fedele al romanzo.

Jim incontra il robot B.E.N sul Pianeta del Tesoro
Jim incontra il robot B.E.N sul Pianeta del Tesoro

Questo misterioso tesoro appartenuto al leggendario capitano pirata Flint che lo nascose sul Pianeta del Tesoro, diciamo che mi sarei aspettato qualche difficoltà in più per cercarlo, ma sicuramente il pianeta che sembra una sorta di palude desolata l'avrei costruita meglio. Almeno troveremo il personaggio di B.E.N., un robot bizzarro e logorroico che farà amicizia con Jim e lo aiuterà a trovare il tesoro essendo stato in passato nella ciurma del famoso pirata Flint, certamente la battaglia tra il ragazzo e il suo mentore (John Silver) è un esempio di come i due sanno che non potranno farsi del male ma che il tesoro potrebbe far cambiare la vita ad entrambi.

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Le scene sono state messe per creare suspence come la fuga dalla supernova ad la scena finale sul Pianeta del Tesoro che sancisce come John Silver scelga di salvare il ragazzo piuttosto che prendere il tesoro. Non dimentichiamoci che se il cyborg sarà l'antagonista principale il ragazzo dovrà vedersela con Scroope, un granchio gigante con le sembianze di un ragno alleato del cyborg ma un grandissimo codardo e s*****o. Avrei voluto sapere di più sul passato di John Silver, il come sia diventato un cyborg, il come abbia salvato quel tenero blop mutaforma di Morph, e perché voglia quel dannato tesoro anche perché l'uomo è uno di quei personaggi che vale la pena saperne di più.

Qui nella foto Max Pezzali canta il tema italiano: Ci sono anch'io, in una delle ultime uscite con gli 883 prima di sciogliere il gruppo nel 2003
Qui nella foto Max Pezzali canta il tema italiano: Ci sono anch'io, in una delle ultime uscite con gli 883 prima di sciogliere il gruppo nel 2003

Il quasi successo della pellicola rimangono la colonna sonora dove il leader dei Goo Goo Dolls, John Rzeznik, ha cantato I'm still here ma che è diventata famosa con la versione italiana Ci sono anch'io cantata dagli 883 qui in una delle ultime uscite prima di sciogliersi nel 2003, una canzone che sa della mancanza di un padre e di una speranza per il proprio futuro, poter dire anche la propria e far saper che ognuno di noi ha il suo posto nel mondo.

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Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto:

5 Dicembre 2025

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