top of page
  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Il Ladro E Il Ciabattino

1993 - Animazione/Avventura - 1h 40m

Regia: Richard Williams

Cast: Vincent Price, Anthony Quayle, Hilary Pritchard, Felix Aylmer, Joan Sims, Windsor Davies, Paul Matthews, Clinton Sundberg, Donald Pleasence, Kenneth Williams, Stanley Baxter, George Melly, Eddie Byrne, Thick Wilson, Fredercick Shaw, Miriam Margolyes, Sean Connery

In una grandissima e stupenda città dorata, vige un regno che vive in armonia e splendezza. Al centro della città in cima al minareto (la torre più alta) vi sono tre grandi palle d'oro, che secondo la leggenda finchè staranno sul minareto la città continuerà a esistere, in caso contrario sarebbe caduta nel baratro più basso e in disgrazia. Tutto cambia quando un misterioso ladro decide di rubarle.


Un film diventato famoso come il più grande film d'animazione "mai" finito, questo perchè la pellicola venne resa famosa non dal film stesso che ha avuto una distribuzione limitata, basti pensare che in Italia è arrivato solamente nel 2020, ma divenne famoso per la sua travagliata produzione che durò ben trentuno anni, dal 1964 al 1995 anche se l'uscita è accreditata nel 1993, anno in cui uscì la prima versione dell'opera. Proprio per questo il film entrò nel Guinnes dei Primati per la produzione più lunga del cinema, anche se secondo le fonti sarebbe secondo, dietro all'ultima opera di Orson Welles: L'altra faccia del vento (2018) con ben 48 anni ma questa è un'altra storia.


La scena inziale del film


Una pellicola che sa di mistero ma anche di successo grafico, unendo vari tipi di design come l'UPA (dal nome della sua casa di produzione, che creò serie animate come Mr. Magoo e Dick Tracy per intenderci) che usava un disegno con sagome spigolose e allungate, e gli sfondi non realistici, che nel film è unito al design della Disney e alla miniatura persiana. Diciamo che non mi ha incantato per il suo stile grafico che a volte mi sembrava disegnato da un bambino che da degli animatori professionisti, forse perchè sono fan dell'animazione disneyana e il tipo d'animazione usata per il film non è di mio apprezzamento, devo anche dire che animare dei fotogrammi così non fu neanche facile.

Proprio per colpa della produzione travagliata, si è dovuto sempre cambiare la versione del film che ogni volta che entrava in lavorazione, ne veniva fuori un idea diversa, da scene ritoccate a scene rimosse e poi reimpostate, cambi di personaggi e altro ancora. Credo che il povero regista, Richard Williams (morto nel 2019), si stia rivoltando nella tomba per le varie vicisituddini che dovette affrontare per distribuire l'opera, tra finanziamenti che non arrivavano mai e accordi con le varie case di produzioni che vedeva annullarsi a lavora iniziato, case come la Warner Bros. che delusero il regista canadese che dovette fare affidamento su un produttore indipendente come Fred Calvert per finire il film.


Il regista Richard Williams ai tempi quando vinse gli Oscar per Chi ha incastrato Roger Rabbit?


Stiamo comunque parlando di un regista che di lavoro faceva l'animatore e ha nella sua bacheca 3 Oscar di cui 2 per la grande animazione del capolavoro Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Williams ha comunque creato un film che sa di speciale per tutti quei film d'animazione che chiunque dovrebbe prendere esempio, riuscendo a creare una storia fatta di avventura ma anche divertimento e emozioni. Diciamo che il film è un vero e proprio progetto che aspirava a molto di più e che se non fosse per le disavventure avrebbe avuto molto più successo, perchè animare la storia con un design grafico non figurativo come ci si aspetta da un classico d'animazione è eccellente, soprattutto se pensiamo che non lo ha distribuito la Disney o altri distributori famosi.


Le animazioni di Aladdin ricordano molto il film


Anche se molti professionisti lo descrivono come un film da cui un classico come Aladdin ha preso molta ispirazione, dagli stessi personaggi come il visir Zigzag, crudele ed enigmatico che ricorda molto Jafar oppure il Sultano e la principessa Jasmine che sono simili al re Nod e alla principessa Yum-Yum, sono stati creati discretamente. Anche se secondo me il film è la versione alternativa e venuta male di Aladdin, neanche da paragonare anche se la storia in se stessa sa di un film molto convincente e avventuroso. Gran parte dei personaggi sono da elogiare, lo stesso ladro di cui non sappiamo il nome e che non parla è ridicolo nel senso che fa ridere per come compie le varie azioni che gli ritornano indietro, assomiglia molto alle disavventure di Willy il Coyote. Ma se il visir Zigzag è un personaggio veramente fatto bene (grande applauso ai vari animatori), lo stesso protagonista ovvero Tacco il ciabattino, un semplice calzolaio che finisce per colpa del ladro in questa stupenda avventura, nonostante non spiccichi una parola per tutto il film o quasi (dice una battuta nell'ultima scena), la sua gestualità è iconica come lo stesso ladro; il suo modo di interfacciarsi, con sempre in bocca due chiodi che saranno importanti nell'opera stessa, risulta un personaggio veramente costruito seguendo la mimica.


Il ladro e Tacco il ciabattino


Parlando proprio delle disavventure che Tacco e i protagonisti dovranno affrontare devo dire che sembrano un insieme di eventi che ricordano molto il gioco del domino, ovvero che toccando un pezzo cadono tutti gli altri come gli eventi del film nella battaglia finale che è tutto da ridere. Detto questo il cast di doppiaggio è un susseguirsi di cambiamenti come tutta la produzione con il solo Vincent Price (uno degli esemplari attori del genere horror anni 50/60) che doppiò il malvagio visir Zigzag in tutte le versioni del film. Cambiamenti di cast da Anthony Quayle a Felix Aymer e tanti altri; perfino Matthew Broderick partecipò doppiando Tacco il ciabattino nella versione della Miramax del 1994 che fu un insuccesso, secondo le fonti anche il grnade Sean Connery dovette partecipare ma non doppiò neanche una scena rimanendo comunque accreditato.


Lo youtuber 151eg (Enrico Gamba) che ha diretto il doppiaggio italiano


Cosa diversa per la versione italiana che grazie al famoso youtuber 151eg alias Enrico Gamba che in accordo con il regista Garrett Gilchrist che restaurò il film tre volte, decise dirigere il doppiaggio finalmente in italiano e l'opera uscì nel 2020 con il titolo Il ladro e il ciabattino - The Recobbled Cut - Mark 4 ( quella che sto recensendo, sicuramente la migliore delle versioni), che racchiude un discreto cast di doppiaggio italiano con doppiatori soprattutto famosi sul web come Marco Merrino, This Is Luna, Riccardo Ricobello, Ruby Rust e Alberto Pagnotta, che grazie al suo stupendo tibro di voce e la sua grande classe era tra i papabili sostituti come doppiatore di Homer Simpson dopo la morte di Tonino Acolla. Per quando riguarda la colonna sonora c'è poco da dire, composta da Robert Folk per le versioni di Calvert e della Miramax, racchiudono un insieme di melodie che ricordano molto le avventure esotiche e fantastiche di Aladdin, e che nelle situazioni divertenti mettono allegria, con divertenti melodie. In poche parole un film che meritava di più se non fosse per la sua produzione, che purtroppo ha danneggiato un'opera che comunque ha convinto in parte e divertito quello che basta, nonostante si porti dietro in alcuni parti la noia di vedere i disegni fatti male.


di Giacomo Fantini Voto: 3,15

15 Giugno 2021

9 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page