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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Il Campione

Aggiornamento: 6 gen 2021

2019 - Drammatico/Sportivo - 1h 45m

Regia: Leonardo D'Agostini

Cast: Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Ludovica Martino, Mario Sgueglia, Camilla Semino Favro, Yuliia Sobol, Sergio Romano, Gabriel Montesi, Giorgio Ridarelli, Mariano Coletti, Anita Caprioli, Massimo Popolizio

Christian Ferro è un giocatore della Roma, un idolo per i tifosi e un grande bomber. L'unico problema è il suo carattere troppo egoista e arrogante, che lo portano a essere sui giornali di più per le sue bravate che per le sue giocate in campo. Dopo l'ennesima bravata fuori dal terreno di gioco, il presidente della squadra decide di darli un ultimatum: mettere la testa a posto e così manda i suoi sottoposti a cercare un insegnante privatista che lo faccia studiare e prendere così la maturità. Dopo vari candidati il lavoro cade su Valerio Fioretti. Dopo i primi attriti tra i due inizierà uno strano legame che gli porterà a cambiare le loro vite.


Esordio alla regia di Leonardo D'Agostini, che prima di allora era stato assistente alla regia del film televisivo del 2000 Piovuto dal cielo, e poi sempre in questo ruolo in varie serie televisive tra cui Il Commissario Rocca con protagonista il compianto Gigi Proietti. Come primo lavoro ha cercato di portare una sorta di film incentrato sullo sport ma con sfumature drammatiche. Alla prima regia è riuscito ad avere vari consensi positivi, volendo raccontare la parte diciamo "brutta" di certe celebrità che presi molto dal successo non si rendono conto di quello che gli succede intorno e quindi si comportano in maniera non professionale. Il regista ha portato una società calcistica come la Roma ma in maniera fittizia, con i componenti della squadra e lo stesso allenatore inventati. Lo stesso protagonista viene creato anche nei videogiochi calcistici come FIFA, e tutto questo è anche la parte bella del film perchè è come creare una squadra tutta nuova, in questo modo chi non segue il calcio può appassionarsi. Oltretutto la storia d'amicizia tra i due è qualcosa di molto bello, due persone all'apparenza molto diverse ma in seguito molto simili, ed è quello che gli accumuna e li fa avvicinare.


Il modo di recitare di Stefano Accorsi ormai non fa più notizia, e il suo personaggio è stato convincente: l'ex professore di liceo che ha perso la cattedra e che vuole rimettersi in gioco, il suo carattere serio è la conseguenza di un passato burrascoso che solo grazie a questo nuovo lavoro lo rimetterà a dare una seconda possibilità alla sua vita, per il ruolo è stato candidato ai David di Donatello perdendo in favore dell'amico Pierfrancesco Favino. Andrea Carpenzano si è rivelato tra i giovani attori italiani di talento che stanno facendo bene, e dopo il ruolo da co-protagonista in Tutto quello che vuoi, con questa altra prova ha maturato molto. Il personaggio del campione amato dai fan, con la bella vita e le macchine di lusso ma si sente incompleto e la paura di rimanere da solo lo porta ad avere un carattere ribelle, che si scontra con la sua brilliante carriera calcistica. Come detto quello che lo accumuna a Valerio è il passato burrascoso, inoltre all'inizio è molto ignorante ma col passare del film riesce a tirare fuori un lato che lui stesso non pensava di avere, in morale abbiamo un'altro giovane attore di buone prospettive per il cinema italiano (per questo film verrà candidato ai Nastri d'Argento). Molti personaggi compongono la pellicola tra cui troviamo la bellissima Ludovica Martino (tra le protagoniste della web serie Skam Italia), qui al primo ruolo importante sul grande schermo dopo vari ruoli in televisione, interpreta Alessia una ragazza della periferia romana che studia medicina e lavora nel centro sportivo della Roma a Trigoria come rifornitrice dei distributori automatici, umile e il suo carattere gentile faranno innamorare il campione iniziando una storia romantica con lei. Nico (Mario Sgueglia) è il procuratore del protagonista, uno di quelli che non vorresti mai come procuratore: lo trovato stupido, ma la cosa bella è che tiene al suo assistito. Piccole parti anche per Anita Caprioli come la moglie del professore, i due non sono in ottimi rapporti ma con l'andare del film cercheranno di accettarsi, purtroppo fa così poche scene nel film che è impossibile darli un voto; e infine c'è il presidente della Roma Tito (Massimo Popolizio), un personaggio dall'incazzatura facile e questa caratteristica gli va a favore perchè grazie a lui il ragazzo accetta le lezioni per la maturità. Troviamo poi in piccoli camei celebrità del mondo calcistico nel ruolo di se stessi come Pierluigi Pardo, Fabio Caressa, Ivan Zazzaroni, Riccardo Trevisani e Lele Adani che non possono non mancare.


Non mancano le scene drammatiche con belle emozioni, mandando il messaggio che chiunque può cambiare e che puoi essere una persona di grande successo ma l'umiltà è la base di tutto per continuare nella propria carriera. La pellicola in se è molto simile alle storie dove il protagonista all'inizio è una persona ribelle ma che con l'aiuto di qualcuno più grande di lui si trasforma completamente, inoltre il professore per il campione è una sorta di figura paterna, quella che il vero padre del ragazzo non fa rivelandosi un truffatore che con i soldi del figlio se ne approfitta per altri scopi e che è poco presente per lui, portando nel ragazzo questo carattere ribelle che lo porta a essere espulso più volte durante le partite e a fare scorribande nella vita privata.


Anche la colonna sonora ha uno stampo tutto suo, è composta dal duo Ratchev & Carratello (Stefano Ratchev e Mattia Carratello), due compositori semi sconosciuti ma già attivi da diversi anni nel cinema per le musiche di diversi film. Hanno portato un tema che in effetti non è molto presente nel senso che di musiche originali ne ho trovate poche, e solo stando attenti si sentono diverse melodie che richiamano il carattere dei due protagonisti: triste e incompleto all'inizio ma felice e entusiasmante alla fine. La pellicola è stata tra i protagonisti ai David di Donatello tra cui la candidatore come già detto al miglior attore a S. Accorsi e miglior regista esordiente senza vincere, riuscendo però a trionfare ai Nastri d'Argento con 4 nominations vincendo per miglior regista esordiente e miglior produttore. A mio parere tra i migliori film italiani del 2019 che rilascia il senso dell'amicizia e del lato umano che serve a tutti noi.

Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano in una scena


di Giacomo Fantini Voto: 3,0 di 5

26 novembre 2020

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