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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Fantasia 2000

1999 - Musical/Animazione - 1h 14m

Regia: James Algar, Gaetän & Paul Brizzi, Hendel Butoy, Francis Glebal, Eric Goldberg, Don Hahn e Pixote Hunt

Cast: Steve Martin, Itzhak Perlman, Quincy Jones, Bette Midler, James Earl Jones, Penn & Teller, James Levine, Angela Lansbury, Wayne Allwine, Tony Anselmo, Russi Taylor

TRAMA:

A distanza di 60 anni dall'ultimo Fantasia e per festeggiare l'inizio del nuovo millennio la Disney decide di riprorre un nuovo progetto che incontra l'animazione e la musica classica.


RECENSIONE:

Come dicevo sono passati 60 anni da quando Walt Disney decise di distribuire un lungometraggio composto da piccoli episodi animati accompagnati dalla musica sinfonica, classica, ballate, etc. e che il grande direttore d'orchestra Leopold Stokowski diresse la Philadelphia Orchestra nel suonare ogni singola musica che accompagnavano gli episodi, la pellicola rimase tra le più famose opere della Disney nonostante il flop al botteghino. Passati ormai anni e che il modo di fare cinema è ovviamente cambiato, si è cercato di fare una cosa simile con diversi interpreti musicali e nuovi episodi da orchestrare.

La Chicago Symphony Orchestra diretta dal maestro James Levine

A differenza del primo capitolo, anche l'orchestra è cambiata, questa volta messe nelle mani della Chicago Symphony Orchestra e diretta da James Levine che allora era tra i migliori direttori d'orchestra del momento, e che aveva deciso di dirigere per la prima volta un orchestra così famosa oltre che essere uno dei registi dei vari episodi. La cosa che sicuramente ha attirato molto l'attenzione è il mettere vari attori come il comico Steve Martin, il produttore discografico Quincy Jones o La signora in giallo Angela Lansbury tra gli altri a presentare i vari episodi d'animazione, un particolare che nel primo Fantasia non era stato preso in considerazione probabilmente per l'epoca del tempo, dopotutto eravamo nel 1940 e il cinema era diciamo agli inizi per modo di dire e se pensiamo che il primo lungometraggio Disney era del 1937 si stava ancora sperimentando.

Il comico Steve Martin

Proprio parlando dei vari presentatori ognuno di loro sono i veri intrattenitori insieme all'orchestra a fare da sfondo al film, non serve che vi presenti Steve Martin, il famoso attore comico di varie commedie e tornato alla ribalta negli ultimi anni con la serie tv Only murder in the building, passando per Angela Lansbury che tutti conosciamo come La signora in giallo, arrivando anche a Quincy Jones uno dei più grandi produttori discografici statunitensi e colui che produsse la canzone simbolo di Michael Jackson ovvero Thriller fino ad arrivare a James Earl Jones, attore versatile e voce di Mufasa ne Il re leone e Dart Fener in Star Wars. Ma anche gli altri meno conosciuti sono altrettanto più o meno famosi e che hanno contribuito a costruire un discreto film, i presentatori duetteranno con niente poco di meno che con Topolino che farà una piccola gag, che contribuisce alla comica della pellicola.

Topolino conversa con il direttore d'orchestra James Levine
Topolino conversa con il direttore d'orchestra James Levine

Ma parliamo dei vari segmenti musicali proposti e sicuramente molto conosciuti da chi se ne intende di musica classica ma che sicuramente qualcuno avrà ascoltato. Essendo più o meno opere famose cercherò di parlarne tra quelli che mi hanno colpito di più; il primo è I pini di Roma, sinfonia di Ottorino Respighi del 1924 che il maestro Levine e la sua orchestra hanno cercato di portare sullo schermo in maniera onorevole e la Disney ha voluto raccontare con la storia di una balena che insieme ai genitori impara a "volare" ma rimane intrappolato in un ghiacciaio per poi con l'aiuto dei genitori cerca di uscirne vivo, una storia commovente e fittizia che può in un senso far capire il significato di uscire dai propri pericoli da solo o con l'aiuto di qualcuno.

I pini di Roma

Il secondo è quello che anche da bambino mi piacque molto, Rapsodia in blu, è l'opera musicale che porta in senso il jazz e che compose George Gershwin nel 1924 tra le sue più famose; la Disney ha creato un episodio animato solo con un tratto di penna dove vari personaggi come un operaio di colore che sogna di fare il batterista ad arrivare a una bambina che sogna dei genitori che le vogliano bene tutto ambientato durante la crisi del 1929, ognuno dei personaggi sogna di avverare il proprio sogno come a significare che ognuno può farcela con la voglia di fare anche contro ogni difficoltà.

Rapsodia in blu

Il terzo segmento è stato riproposto anche in questa versione di Fantasia dopo il successo avuto con la prima pellicola e si tratta del probabilmente più famoso tra gli episodi della pellicola ovvero L'apprendista stregone, poema sinfonico composto dal francese Paul Dukas nel 1897; la Disney ha creato un vero e proprio capolavoro musicale animato dove Topolino si trova a essere appunto l'apprendista stregone del mago Yen Sid (che non sapevo chi fosse fino ad aver giocato al videogioco Kingdom Hearts), e approfittando del pisolino dello stregone prende il suo cappello magico e inizia a creare disastri con la magia. Un episodio comico e istruttivo nel capire come usare i propri mezzi con molta cautela, da bambino mi fece molto ridere e ammaliare dalla comicità di Topolino.

L'apprendista stregone

L'ultimo episodio di cui voglio parlare e condito dalle marce composte da Edward Elgar nel 1901 e conosciute come Pomp and Circumstance, un misto di marcie epiche; nell'episodio troviamo Paperino aiutante di Noè mentre cerca di fare entrare le varie coppie di animali nell'Arca, mentre cerca disperatamente la sua metà Paperina. Un episodio comico e a parte molto interessante nel mostrare che ognuno di noi ha bisogno della propria metà e bisogna fare di tutto per cercarla se è quella giusta.

Pomp and Circumstance

Ne dovrei raccontare altri come Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Fa maggiore - Allegro di Dmitrij Šostakovič composta nel 1957, che musica la fiaba di Hans Christian Andersen Il soldatino di stagno, dove comunica che l'amore trionfa sempre; oppure il balletto L'uccello di fuoco composto da Igor' Fëdorovič Stravinskij composto nel 1910 e che musica lo Spirito della Primavera che deve affrontare un vulcano attivo che la ostacola nel suo obbiettivo di germogliare il mondo. Non andando oltre, non un capolavoro della Disney ma una semplice e divertente pellicola che dimostra quanto sia grandiosa e variopinta l'animazione.

L'uccello di fuoco

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il cinema è arte


di Giacomo Fantini Voto: 3,26 di 5

14 Agosto 2024


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