Shrek Terzo
- Giacomo Fantini
- 4 lug
- Tempo di lettura: 5 min
2007 - Animazione/Avventura - 1h 33m
Regia: Chris Miller
Cast: Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, Antonio Banderas, Julie Andrews, John Cleese, Rupert Everett, Eric Idle, Justin Timberlake

TRAMA:
Shrek e Fiona e i loro amici vivono tranquilli nel regno di Molto, Molto Lontano, i due orchi svolgono il ruolo di regnanti mentre il re è molto ammalato ma non va come previsto già che gli orchi non si trovano molto a loro agio in questo ruolo. Quando re Harold muore, non avendo nessun figlio maschio la corona passerebbe a Shrek ma lui si rifiuta e il re lo indirizza verso un lontano cugino paterno di Fiona, così l'orco parte alla sua ricerca proprio mentre sua moglie gli dice di essere incinta, ma il pericolo è dietro l'angolo e cerca vendetta.
RECENSIONE:
Terzo film sulle avventure dell'orco più amato di sempre, nonostante la storia scritta bene e le scene ben strutturate, ha perso qualcosa del suo fascino cinematografico che avevo visto nei due precedenti capitoli molto probabilmente per il cambio di regia passando da Andrew Adamson che come già detto nella recensione precedente ha deciso un anno dopo il secondo capitolo di dirigere un film con attori in carne ed ossa (pur rimanendo come produttore), sicuramente per fare il salto di qualità e venendo sostituito da Chris Miller che di mestiere fino a prima aveva sempre fatto il doppiatore (avendo già doppiato vari personaggi nell'universo di Shrek), e qui alla sua prima esperienza come regista ha lasciato qualche lacuna, non vuol dire che il suo lavoro sia solo da buttare ovviamente, e il film venne candidato ai BAFTA come miglior film d'animazione.

Detto che i due orchi per la prima volta si troveranno a dover fare i regnanti con i loro obblighi per l'assenza momentanea di re Harold molto malato, e vedremo bene che non si sentiranno a loro agio soprattutto Shrek che vive questo suo nuovo ruolo come una cosa di cui si vergogna molto forse anche perché vive ancora con quell'aspetto che un orco è visto come abominio nonostante sia ben voluto nel regno, diciamo che all'orco manca la sua palude e la sua privacy matrimoniale, forse anche per questo che accetta di andare alla ricerca di questo possibile erede al trono.

Proprio di questo nuovo personaggio vorrei parlare, vista la morte diciamo aspettata di re Harold che senza un vero erede maschio ha dovuto puntare su questo cugino paterno di Fiona: Arthur "Artie" Pendragon. Ebbene si quel Pendragon, il personaggio è stato preso dal personaggio di re Artù, ma alcuni personaggi che girano intorno a lui sono un chiaro riferimento ai Cavalieri della tavola rotonda. Artie è il tipico ragazzo additato come il perdente del suo liceo, dimenticato da tutti e che neanche si immaginava che potesse diventare re; un personaggio che serviva alla storia per dare un motivo per cui l'orco potesse tornare a vivere con la sua famiglia nella sua amata palude. Tra il ragazzo e l'orco si instaurerà nonostante i primi attriti una bella amicizia e la prova di riuscire a credere di più in se stesso, la sua goffaggine fa parte di se stesso ma che riuscirà a scalfire durante il viaggio.

Il chiaro riferimento ai libri arturiani lo troviamo anche grazie al personaggio di Merlino, non aspettatevi il grande mago che accompagnava Artù a diventare re, ma un vecchio pazzoide che dopo aver insegnato magia nel liceo di Arthur ha dovuto esiliarsi in un isola lontana dopo l'esaurimento nervoso, i suoi incantesimi portano più sfiga che bene già che inverte i corpi di Ciuchino e Gatto mentre cerca di trasportarli di nuovo nel regno di Molto, Molto Lontano, un personaggio tutto matto che vuole far ridere ma in realtà è una risata contenuta già che sembra un vecchio demente che si rifugiato a vivere da eremita in pensione.

In ogni sequel che si rispetti il nemico cerca vendetta verso colui che gli ha portato via tutto, quella di Azzurro è la vendetta che serviva alla storia per avere un soggetto da affrontare. Dopo la morte della madre cade in miseria e decide ne l'unico momento in cui riesce ad avere un po' di coraggio a creare una rivolta contro il regno di Molto, Molto Lontano accompagnato dai vari cattivi delle favole. Una vero e proprio saccheggio per poi creare il suo spettacolo dove l'obbiettivo è riconquistare il suo regno, questa volta Azzurro si toglie di dosso la sua debolezza e la parte dell'uomo inetto, e cerca di fare quello che la madre aveva iniziato ma credetemi ha paura della sua ombra e del ritorno di Shrek, e lo sa in se stesso che il suo piano andrà in frantumo.

Fiona è incinta e questo porterà Shrek a fare incubi su come fare il padre, un po' come tutti noi uomini che alla notizia del nascituro ci caghiamo sotto ma solo perché abbiamo la paura di non essere in grado di crescere un bambino, ma credetemi che nessuno nasce padre lo si diventa strada facendo. Nonostante sia gravida riesce a creare la squadra delle principesse e sfidare Azzurro e compagnia. Ne vedremo delle belle con le principesse più amate come Biancaneve, Cenerentola, Aurora e la regina Lilian che dopo la morte del marito dovrà riprendersi e fare la nonna. Certo ognuno di loro ha il carattere non della principessa che siamo stati abituati a vedere anzi; Aurora dorme sempre, Cenerentola ha la sindrome di pulire e pulire, e beh Biancaneve si crede la più bella del reame ma insieme fanno squadra meglio degli uomini. Ah dimenticavo Raperonzolo che farà la doppia faccia perché gelosa di Fiona, ma scopriremo anche che la sua famosa treccia in realtà non è poi così vera.

Dimenticavo di dirvi che il luogo dove Shrek e compagnia troveranno Artie è un liceo che sembra un castello del medioevo e che sembra il tipico college inglese, non il posto migliore per studiare già che gli studenti sono i tipici figli di papà snob che non vorrei mai avere come compagni di corso, l'esempio è Lancillotto, chiaro riferimento alla figura arturiana e bulletto del liceo, ma subito mandato ko da Shrek, tanto bulletto alla fine non è.

Come già detto il cambio di regia ha inciso molto, anche perché se nei primi capitoli c'era una vera e propria sceneggiatura scritta bene, questa volta il regista ha dovuto puntare su qualcosa di nuovo e mancava solo il far diventare padre un orco buzzurro come Shrek che ha fatto capire alle favole che anche gli orchi possono avere una famiglia. Due nuovi volti nel cast di doppiaggio come Eric Idle, ex membro dei Monty Phyton voluto fortemente da l'ex collega John Cleese, a dare la voce a Merlino grazie alla sua forte vivacità e non dimentichiamoci di una star come Justin Timberlake; il cantante e ballerino non è solo bravo a cantare ma nella parte di Artie ha dato quello slancio giusto a un personaggio debole che poi diventa grande. Buone note musicali, dove troviamo tra i quali il brano Immigrant Song dei Led Zeppelin (nella scena in cui Biancaneve aizza gli animali contro le guardie diventata iconica) e il brano Live and Let Die (durante il funerale di re Harold), brano famoso dei Wings (la band che aveva creato Paul McCartney dopo lo scioglimento dei Beatles).

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.
di Giacomo Fantini Voto: 3,65 di 5
4 Luglio 2025
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