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Black Widow

  • Immagine del redattore:  Giacomo Fantini
    Giacomo Fantini
  • 20 set 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

2021 - Azione/Avventura- 2h 13m

Regia: Cate Shortland

Cast: Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour, O. T. Fagbenle, Olga Kurylenko, William Hurt, Ray Winstone, Rachel Weisz

TRAMA:

Dopo gli eventi di Civil War, Natasha Romanoff, deve scappare e rifugiarsi dopo i mancati accordi di Sokovia. Decide così di nascondersi in Norvegia, ma un killer misterioso la raggiunge e l'attacca facendoli esplodere la sua macchina. La Vedova Nera trova nelle macerie dell'auto delle fiale misteriose, scopre così che il suo passato la sta cercando e decide di indagare.


RECENSIONE:

Primo film della Fase quattro dell'MCU, anche se non riprende gli eventi successivi a Endgame, ma è una sorta di continuazione degli eventi di Civil War e di cosa fece Natasha Romanoff quando fu costretta a scappare come altri Avengers per non aver firmato gli accordi di Sokovia. Una pellicola che doveva uscire già nel 2020 ma come sappiamo l'evento del Covid-19 ha fermato tutti facendolo slittare di un anno per poi uscire su Disney+ e poi al cinema con un modesto successo, e che purtroppo alcuni hanno criticato ancora non capisco per cosa. Il discreto successo sicuramente lo dobbiamo a quella grande attrice che è Scarlett Johansson, qui alla sua ultima apparizione nel personaggio che gli ha dato molta notorietà e che si è sacrificata come sappiamo in Endgame. Da notare anche l'ultima apparizione di William Hurt come il Generale "Thunderbolt" Ross, che morirà un anno dopo per un tumore.

Scarlett Johansson alla sua ultima apparizione nel personaggio

Una pellicola molto attesa anche per sapere le origini della Vedova Nera che ancora nessuno sapeva veramente, un passato misterioso che la resa il killer che è diventato dalle grandi qualità di combattimento. Diciamo che la sua infanzia non è stata tra le migliori anche perché già da adolescente ha dovuto crescere senza la sua vera famiglia e far parte di un nucleo familiare che in realtà non erano altro che delle spie russe del KGB che per tre anni hanno dovuto far finta di essere una bella famiglia, e che sicuramente la ragazza comunque si era affezionata. Diciamo che le sue qualità non sono altro che frutto di una specie di scuola segreta, chiamata la Stanza Rossa dove venivano prese delle ragazze a caso nel mondo chiamate appunto Vedove e obbligate anche grazie a un controllo mentale dovuto a prodotti chimici, (lei fu l'unica che la tenevano sotto controllo solo psicologicamente) addestrate a essere killer, stessa cosa capitò anche alla sua "finta" sorellina.

Natasha e sua sorella Yelena Belova

Se Natasha è una killer spietata anche la sua finta sorellina non è da meno, perché Yelena Belova è molto più giovane e avventata della sorella ma che ne ha di stoffa da vendere. L'ho vista come una ragazza che dopo essere guarita dal controllo mentale, è solo in cerca di quella famiglia che in realtà era solo una finta immagine, anche se inizialmente non può sopportare la sorella, alla fine l'amore trionfa perché in cuor suo le vuole bene. Un ruolo simile alla Johansson che nonostante non sia al livello della collega cerca di imitarla e forse anche superarla, una discreta prova che la giovane ma neanche tanto Florence Pugh, che ormai non è più neanche sconosciuta ha cercato di far vedere le sue doti recitative.

David Harbour è Aleksei/Red Guardian

Anche se una famiglia non erano ed era tutto una missione sotto copertura almeno per tre anni hanno preso le sembianze di una vera famiglia. Beh il padre assomiglia molto a un supereroe in pensione che non dimentica le sue gesti da super soldato e che viene tradito dal suo capo dopo la fine della missione. Un personaggio comico e a volte anche egoista ma dall'animo buono e gentile che voleva bene a quelle due bimbe ora adulte e che poi per difendere il mondo si sono ricordate di lui. Molti lo ricordano per la serie tv Stranger Things e per la brutta copia di Hellboy ma quello che David Harbour ha voluto portare è quello di un padre amoroso anche se in realtà non era il vero padre.

Anche se non erano una vera famiglia almeno hanno cercato di rappresentarla in tre anni nel modo migliore, diciamo che il ruolo di Melina nel rappresentare la madre buona e adorabile pronta sempre a rialzarti da ogni caduta hanno cercato il personaggio giusto. Avevo la certezza che un attrice pluripremiata come Rachel Weisz potesse dare quella mano giusta al personaggio che non era facile da rappresentare. La donna che decide di tradire il suo capo per vendicarsi dell'aver perso quelle due bambine che voleva come sue figlie e che le sono state portate vie, il suo ruolo nell'addestrare le Vedove forse era solo un modo per nascondere quella sua mancanza di aver perso le sue ragazze che non ha potuto più rivedere fino a questo momento.

La regista Cate Shortland durante le riprese

La regista ha dovuto mettersi alle spalle le precedenti pellicole indipendenti e di discreto successo per concentrarsi su questa nuova avventura con la Marvel. Ovviamente Cate Shortland ha dovuto accerchiarsi di ottime interpreti per realizzare una storia avvincente, ma come prima prova nel mondo dei super eroi ha dimostrato che ci può stare anche lei anche se molti l'hanno criticata di non aver rispecchiato la vera essenza dei film Marvel, cosa che io invece ho in parte ammirato di aver diretto una trama diversa dal solito visto fino a ora con sfumature thriller e di mistero, che possano servire in futuro.

La Stanza Rossa

Di basi nemiche nascoste ne ho viste nei film ma questa lo è ancora di più strana anche perché è sempre rimasta nascosta tra le nuvole come per il suo creatore, il pazzo Dreykov, e nessuno l'ha vista. Una base che infine non è altro che una scuola per cavie umane, ragazze a cui hanno rubato il futuro e che vengono controllate mentalmente per uccidere, ma che in realtà gli è stata rubata la vita e non solo il modo di riprodursi come hanno fatto con le protagoniste. La Stanza Rossa così l'hanno chiamata la metterei tra le basi nemiche più pazze e misteriose della Marvel fino ad oggi almeno per me.

Il pazzo Dreykov

Lui è un pazzo pedofilo che sfrutta l'innocenza di queste povere ragazze dette Vedove per uccidere. Un persona normale senza poteri oscuri o altro ma con un potere più grande, il controllo mentale. Il personaggio di Dreykov, interpretato da Ray Winstone, secondo il mio parere vuole solo nascondere il vuoto che ha con sé nell'aver perso almeno si credeva la sua amata figlia, che ha nascosto nelle vesti di Taskmaster. Un robot killer per mascherare una ragazza sfigurata e posseduta mentalmente, che ha dovuto servire quello che lei una volta credeva un padre affettuoso e che in realtà ha perso il controllo di sé.

Missioni di salvataggio alla Mission Impossible si sono viste, dove la Romanoff ha contribuito grazie alle sue abilità a intrattenerci. L'esempio del salvataggio di Aleksei dalla prigione di ghiaccio è un bel momento senza contare l'assalto finale alla Stanza Rossa tra esplosioni e solite scene alla Marvel, quello che mi aspettavo lo hanno raccontato in maniera molto attenta. Sicuramente la Johansson che rimarrà sempre una fan della Marvel ha voluto dire addio ai suoi fan con una storia avvincente per non farsi dimenticare di quel ruolo che la resa un supereroe.


di Giacomo Fantini Voto: 3,58 di 5

20 Settembre 2024

 
 
 

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