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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Balto E Togo - La Leggenda

Aggiornamento: 6 gen 2021

2020 - Drammatico/Azione - 1h 27m

Regia: Brian Presley

Cast: Brian Presley, Treat Williams, Brea Bee, Henry Thomas, Bruce Davison

Una storia che non muore mai, la storia dei cani più famosi del mondo che non sarà mai dimenticata. Leonhard Seppala è un musher (conducente di cani da slitta), che decide di guidare i suoi cani con a capo il suo miglior cane Togo, in una corsa contro il tempo per salvare la città di Nome in Alaska, in preda a una brutta epidemia di difterite che sta uccidendo soprattutto i bambini. Sarà l'inizio di un'avventura che gli consacrerà come una leggenda.


Il film è il terzo lungometraggio dopo il film d'animazione del 1995 e il film del 2019, a trattare la vera storia della famosa Corsa del Siero qui nominata la Corsa della Morte del 1925, per portare l'antitossina contro la difterite: una malattia che aveva colpito la città di Nome in Alaska uccidendo i bambini. L'evento rese famoso Seppala e il suo cane Togo perchè avevano corso il tratto più lungo e difficile, e consacrò anche il cane Balto perchè corse l'ultimo tratto di strada.


Il regista Brian Presley alla sua prima regia e che nel film interpreta anche L. Seppala, è riuscito a portare questa famosa storia sullo schermo con entusiasmo ed emozioni. É riuscito anche a far conoscere il personaggio diversamente da come era stato presentato nel film precedente. Bello anche far conoscere la storia d'amore tra lui e la moglie Kiana che perderà prematuramente dando alla luce la figlia Singfrid, e l'amore per la figlia. Emozionante la figura del Dr. Welch interpretato da Treat Williams (protagonista delle serie tv Everwood, dove intepretava il dottore della città), anche in questa pellicola intepreta appunto il dott. della città di Nome, che cerca fin da subito di curare i bambini come se fossero suoi ed il primo che accetta la scelta di far portare ai cani l'antitossina, una figura che ti coinvolge. Così come Constance (Brea Bee): infermiera e figlia del dottore che crede fin dall'inizio all'impresa di Seppala ed è la figura materna per la figlia del nostro protagonista. Importante anche il governatore dell'Alaska Bone (Bruce Davison) che intuisce l'idea della staffetta dei cani fin da subito, andando anche contro le critiche da parte di tanti in città.


Ottimo far vedere le difficoltà dei vari musher che sfidano la tempesta di neve, e i problemi che si succedono. La forza d'animo di ogni musher è fenomenale, sfidare qualcosa che sembra impossibile all'inizio è appunto da leggenda. L'affetto che c'è tra Togo e il suo padrone è una cosa meravigliosa, e quando nessuno crede inizialmente nell'impresa del cane essendo molto vecchio, fin da subito Seppala porta avanta la sua idea nel portare con se il suo amico a 4 zampe.


Il brutto è che si parla poco di Balto, si sa solo che percorrerà l'ultimo tratto di strada guidato dal musher Gunnar, posso capire che la figura di Togo è la più importante ed è anche giusto che sia lui ad essere celebrato di più, ma comunque anche l'altro cane è stato di grande aiuto prendendosi anche il successo migliore tanto da dedicarli una statua a Central Park, perlomeno avrebbero dovuto dedicarci qualche minuto in più, invece che parlare di come Seppala cerchi di trovare lo spirito del lupo che secondo le leggende, quando appare preannuncia la morte di qualcuno.


Le musiche di John Koutselinis portano un tema lento e a tratti solenne soprattutto durante la tempesta di neve. Un film che parla da se, non sarà di certo il miglior film sulla figura del cane salvatore, ma di certo porta emozioni e la forza di credere anche nelle imprese all'apparenza impossibili.

di Giacomo Fantini Voto: 3,0 di 5

12 settembre 2020

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