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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Avatar

2009 - Azione/Fantasy - 2h 41m

Regia: James Cameron

Cast: Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Michelle Rodriguez, Giovanni Ribisi, Joel David Moore, CCH Pounder, Wes Studi, Laz Alonso, Sigourney Weaver

TRAMA:

L'ex soldato Jake Sully viene mandato su un pianeta primordiale chiamato Pandora, dove ormai molti soldati come lui vivono da anni. Il ragazzo si trova lì per sostituire il fratello morto, entrando a far parte del progetto Avatar ovvero controllare degli strani umanoidi generati dal DNA umano con i geni della popolazione del posto, con l'obbiettivo di insediarsi tra il popolo del pianeta ma l'uomo non sa a cosa si legherà.


RECENSIONE:

Uno dei kolossal di fantascienza migliori del cinema o almeno degli ultimi 12 anni da quando uscì, diciamo anche il migliore perchè nessun altro film dopo è riuscito a fare meglio. Vincitore di 3 premi Oscar e a mio parere poteva vincerne anche di più, detiene anche il record del miglior incasso della storia del cinema ed è anche il primo film girato completamente in 3D, per fare capire quanta importanza abbia per il cinema. Devo essere sincero nel dire che non ho mai visto un film parlando di fantasy migliore di questo, senza togliere niente ad altri simili, probabilmente anche perchè dietro alla pellicola c'è un lavoro enorme e che porterà a vari capitoli negli anni avvenire, l'obbiettivo è quello di realizzare una saga che sfondi il muro del cinema fantasy e forse anche per questo che ci sono voluti 12 anni per realizzare il sequel.

Neytiri e Sully


Partendo dal fatto che ogni personaggio è costruito in modo che sia unico e raro. Proprio la popolazione del pianeta alieno ovvero i Na'avi, umanoidi blu questo perchè sul pianeto il sole non è come sul pianeta Terra ma una sorta di corpo celeste azzurro, sono molto simili agli esseri umani ma anche simili a scimmie con la coda tra le altre cose, questo anche per dimostrare la primordialità che c'è sul pianeta. Sono un po' inquietanti c'è da dire e i loro occhi ricordano molto quello dei gatti, anche se le loro orecchie a punta mi hanno molto ricordato gli elfi del Signore degli Anelli. Un misto un po' di tutto per unire anche qualcosa da altri grandi kolossal fantascentifici, e penso che il regista su questo ci abbia lavorato molto. Il perchè si chiamano Na'avi non lo mai capito ma certamente hanno anche voluto costruire una lingua tutta loro e questo anche per significare la tribù locale ovvero gli Omaticaya come le varie tribù che circolano il nostro mondo.

Ogni Na'avi è un concentrato di pura animazione, proprio la protagonista ovvero Neytiri, bellissima devo essere sincero e costruita come una vera principessa guerriera, animata grazie alla motion capture come tutti i Na'avi stessi con il grande lavoro della sua interprete, Zoe Saldana, che prima di diventare famosa come Gamora nell'universo Marvel ha voluto far parte di questo grande cast che è la pellicola. Mi ha molto ricordato Xena la principessa guerriera per il suo modo di combattere e la sua buona anima ma anche la raffinatezza che si deve a una principessa. L'attrice è ormai abituata a interpretare personaggi fantastici o alieni di vario tipo, ma la tranquillità con cui lo fa la rende bravissima nel suo essere.



Il protagonista Jake Sully


Da attori semisconosciuti a attori affermati può passare un momento, lo sa bene Sam Worthington che prima di Avatar non lo conosceva quasi nessuno e che grazie alla faccia da bravo ragazzo ma anche spavaldo ha reso il personaggio di Jake Sully una sorta di spia dal doppio volto. Certo mandato lì solo per via di sostituire suo fratello gemello che tutti adoravano come scienziato, e così facendo si è ritrovato a dover prendere il posto di qualcuno che era migliore di lui, un personaggio che si sente inizialmente preso sotto tiro per essere un ex marine invalido in mezzo a degli scenziati e non sapere dove sbattere la testa per dimostrare che anche lui vale. Il diventare un Avatar e insediarsi in un popolo strano come i Na'avi è stata la scintilla per sentirsi del tutto accettato. Una buona menzione per un attore che sembrava ben avviato e che poi ha avuto degli alti e bassi nella sua carriera fin ora, forse un po' troppo soppravalutato.

E sarebbe da citarli tutti dai vari Omaicaya come il padre e la madre di Neytiri molto protettivi nei suoi confronti ma che accettano da subito di dare a lei il ruolo di addestrare Sully a diventare come loro. Passando anche per gli umani stessi come il direttore della compagnia che ha portato i militari su Pandora ovvero Parker con un Giovanni Ribisi in ottimo stampo del magnate troppo perso per i soldi e che vuole passare anche al dustriggere tutto per avere ciò che vuole, ma che in fondo un cuore c'è l'ha anche lui. Non si può non citare Trudy, la militare che sa benissimo che deve uccidere ma che si rifiuta perchè si è innamorata di quel mondo e di quella tribù come se fosse qualcosa da cui prendere spunto. Non posso non citare la grande Sigourney Weaver qui a ricoprire non solo il ruolo dell'inventore del progetto Avatar ma anche una sorta di chioccia per il resto del gruppo, la personalità di una attrice del genere serve come guida per le generazioni future. E il nemico peggiore, il colonnello Miles Quaritch, un bastardo e viscido solo pronto ad uccidere per avere quello che vuole, e qui il buon lavoro di Stephen Lang che molti lo sottovalutano ma che sa il fatto suo, una sorta di cacciatore senza pietà come lo era Clayton in Tarzan che mi ha molto ricordato.


Pandora


Un pianeta come Pandora lo vedi solo se hai una mente fantasiosa come il regista, un modo a dire tutto primordiale come a significare che lì la civiltà non può esistere. Un paradiso per dirla tutta fatto di montagne fluttuanti e natura incontaminata, mi ha ricordato molto alla lontana il pianeta Namek di Dragon Ball, credo che la produzione abbia anche pensato a un mondo preistorico dove non esistono città o altro ma solo punti meravigliosi e pieni di magia ed ecco l'Oscar meritato per la scenografia.

James Cameron con Sam Worthington

durante le riprese


Arriviamo a lui, maestoso e unico nel suo genere, un maestro del fantascientifico, James Cameron che detiene anche il recordo di avere al suo attivo due film come primo e terzo incasso della storia del cinema. Mi domando come non abbia potuto vincere il suo secondo Oscar come miglior regista, accontentandosi comunque del Golden Globe per il suo lavoro. Un regista così dovrebbe insegnare nelle scuole di cinema del mondo e basta. Il suo lavoro nel voler creare un mondo completamente tridimensionale è da applaudirlo, costruendo la storia come meglio non poteva. Certamente una pellicola come Titanic non si dimentica ma Avatar gli si avvicina molto. Ogni scena è da immortalare come il combattimento finale oppure la scena del bombardamento da rivedere varie volte.

La colonna sonora che dire, buona ma non bellissima, certo qui si sta parlando di James Horner assiduo collaboratore di Cameron e pace all'anima suo talento non si discute, ma questa volta ha cercato di usare dei temi molto vari per rappresentare la scoperta di un pianeta come Pandora e la sua tribù come un qualcosa di nuovo, ma replicare il successo con Titanic non c'è riuscito. La colonna sonora si porta dietro la canzone che fa tema al film, I See You cantata egregiamente da Leona Lewis che non tutti si ricordano di questa straordinaria cantante sparita dai radar, la canzone va a significare il dire io ti vedo come a dire non ho mai visto nulla dei magnifico come Pandora, ma anche l'amore tra i due protagonisti che sanno di vedersi nell'anima.



Anche per questa recescensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.



di Giacomo Fantini Voto: 4,60 di 5

18 Dicembre 2022


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