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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Ant-Man

2015 - Azione/Avventura - 1h 52m

Regia: Peyton Reed

Cast: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Pena, Tip "T.I." Harris, Antonie Mackie, Wood Harris, Judy Greer, Abby Ryder Fortson, David Dastmalchian, Martin Donovan, Hayley Atwell, Michael Douglas

TRAMA:

Lo scassinatore Scott Lang, uscito di prigione dopo l'ennesimo furto cerca di rifarsi una vita per passare più tempo con sua figlia. Un giorno il suo ex compagno di cella gli procura un piccolo lavoro ovvero commettere un furto a un vecchio ricco. Quando l'uomo però riesce ad aprire la cassaforte trova al suo interno una strana tuta che nasconde un magico segreto.


RECENSIONE:

Dodicesima pellicola dell'MCU e l'inizio delle avveture del cosidetto Uomo formica e finalmente un film dove il protagonista non è un supergenio o un Dio in cerca di gloria. Ma questa volta la casa dei film supereroistici ha voluto portarci un uomo normale come tutti noi o perlopiù un ex ladruncolo in cerca di una vita normale, di solito fino a ora tutti i personaggi visti erano uomini con un grande genio o ex militari in cerca di un po' d'avventura ma mai una sorta di ladro anche se l'uomo non era cattivo ma solamente in cerca di qualche soldo da raccimolare con qualche difficoltà, diciamo una sorta di topo da appartamento ma con la sfiga di non essere furbo e di finire in prigione varie volte.

Ant-Man


Scott vuole solo l'amore di sua figlia nonostante lei lo classifichi come il suo eroe la madre risposatosi con uno stupido poliziotto non vuole fargliela vedere almeno che non cambi vita e diventi appunto una persona normale con un lavoro e una casa. Diciamo che la posizione di Paul Rudd se l'è creata da solo essendo anche lo sceneggiatore del film, conosciuto più per i film comici che per quelli drammatici è la prima volta che si cimenta in una pellicola d'azione e passare alla Marvel per lui è qualcosa di unico ma anche di successo per fare il grande salto nel cinema dei blockbuster, per un attore secondo me molto sottovalutato. Quello che vuole portare è il personaggio della brava persona che purtroppo ha avuto la sfiga di dover fare dei furti per farsi notare ma che è stato anche il suo successo che senza quei furti Hank Phym non lo avrebbe chiamato. Un supereroe che sembra più un estraneo tra i grandi come Iron Man e co., che ha una tuta che sembra più un misto tra un astronauta con il muso di un formichiere ma che veramente per me è molto più forte di certi visti fin ora o perlomeno sottovalutato per un eroe mini formato.

Se Evangeline Lilly dopo i successi con Lost pensava di approdare alla Marvel non credo che ci avrebbe scommesso ne lei ne nessuno, invece l'attrice che interpretava Kate Austen nell'amata serie tv se l'è cavata molto bene nella parte di Hope Van Dyke. La figlia di un grande scienziato che per anni lo ha odiato pensando che la scomparsa della madre fosse opera sua. Una donna dotata di grande carisma ma anche di grande carattere che si stampa bene come supereroina anche se ancora non lo sa e diciamo che la vedevo più lei come Ant-Man ma giustamente sarebbe stato troppo normale per la storia che ha portato alla creazione della tuta. L'attrice è l'eroina che nessuno si aspettava e che avrà un gran futuro nel universo Marvel. Diciamo che la Lilly ha voluto mettere in pratica quello imparato nel passato in una serie d'azione e questo la molto aiutata ad affrontare questa nuova avventura nel mondo dei supereroi.


Il calabrone


Tra gli insetti troviamo anche il calabrone ed ecco il nostro nemico anche se Darren Cross lo classificherei di più come un miliardario senza cervello e in cerca di vendetta verso il suo mentore, Hank Phym. Voleva superarlo ma si sa replicare l'originale è sempre un rischio e questo è il suo caso. Un nemico che devo essere sincero ne ho visti migliori fin ora e questo è più una sorta di esperimento non riuscito che un antagonista come si deve. Ci ha messo molto di suo il suo interprete Corey Stoll ha creare un qualcosa di simile a una formica ma più cattiva delineando il tipico personaggio dell'alievo che cerca di ostacolare il suo maestro con tanta cattiveria e i soldi lo hanno caricato ancora di più ma se i soldi non sono tutto, il cervello deve essere la cosa migliore e uno come Darren non ne ha neanche un po' o almeno non come il suo maestro.

Non si può non descrivere il creatore di quella tuta dai poteri in mini formato, Hank Phym, uno scienziato dal gran cuore ma dai modi un po' troppo azzardati che un attorone come Michael Douglas ha unito la classe per tornare a interpretare un personaggio che gli dasse di nuovo un ruolo di rilievo dopo lo scarso impiego degli ultimi anni e la classe di uno come lui ha aiutato gli altri. Il creatore delle particelle Phym in grado di creare un uomo formica per cambiare il mondo ha dovuto farsi strada per nascondere il tutto al mondo prima di darlo a Scott Lang e sua figlia Hope che ama da morire e che purtroppo ha dovuto allontanare per cercare uno strano segreto. L'uomo ha un gran cuore e farà di tutto per fermare chi cerca di ostacolarlo, anche se gli anni passati si vedono e il caro Douglas ha perso un po' del suo tocco magico da attore ma la classe è sempre quella. Potrei parlare degli amici di Scott, da Luis a Gale ma potrei solo dire tre tipi dotati di cervello ma anche di stupidità con Michael Pena ha fare da guida e l'attore sa come farsi notare con la sua classe simpatica e bizzarra.

Il regista Peyton Reed con Paul Rudd durante le riprese


L'esempio di un regista partito dal basso e arrivato in alto, Peyton Reed per eccellenza, un uomo dalle grandi idee e dirigendo un film della Marvel dopo le commedie adolescenziali e comice dei primi anni. Ha voluto creare la pellicola che non ti aspetti usando anche un po' di comicità per dare il bel spirito del film dei supereroi ma con le diversità come mettere un supereroe mini formato che era un ladro e ha avuto ragione. Sugli effetti speciali sarei meno dolce e fa esempio il ringiovanire Michael Douglas nella scena iniziale ed è venuto male infatti gli altri membri di quello che era lo S.H.I.E.L.D. gli hanno invecchiati con trucco e parrucco facendo un po' meglio. Poi la pellicola ha fatto anche successo per la diversità rispetto agli altri film dove il supereroe non è super forte ma dotato di grande anima e amore per quella bambina che è il suo scudo contro i nemici.

Sulle musiche poco da dire apparte che il compositore Christophe Beck ha messo un sound che vaga tra musiche non per un film da supereroi a un sound molto calmo con sfumature tra alti e bassi. Il compositore canadese e un mago delle colonne sonore e ha sempre arrichito le sue musiche di allegrie e chimica giusta. La bella cosa sono i combattimenti che tra di loro sembra uno scontro tra titani ma che in realtà chi vede da fuori non riesce neanche ad accorgesene cosa sta succedendo, la bellezza di rimpicciolire gli oggetti e ingrandirli con le particelle Phym è la linfa della pellicola ed mette alla prova tutti i personaggi.



Anche per oggi è tutto, alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 3,80 di 5

1 Aprile 2023












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