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Amori Che Non Sanno Stare Al Mondo

  • Immagine del redattore:  Giacomo Fantini
    Giacomo Fantini
  • 8 nov
  • Tempo di lettura: 5 min

2017 - Sentimentale/Dramma - 1h 32m


Regia: Francesca Comencini


Cast: Lucia Mascino, Thomas Trabacchi, Carlotta Natoli, Camilla Semino Favro, Valentina Bellè, Simonetta Solder, Filippo Dini, Giulia Ricciardi, Sergio Zecca, Silvia Calderoni, Iaia Forte

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TRAMA:

Claudia è una professoressa universitaria in piena crisi esistenziale dopo la rottura del fidanzamento con un suo collega dopo 7 anni di relazione. La donna comincia così un lungo percorso a domandarsi cosa sia andato storto tra di loro e come poter andare avanti.


RECENSIONE:

La pellicola, presentata a vari festival cinematorafici come il 35° Torino Film Festival e il 70° Locarno Film Festival nella sezione Piazza Grande, e riscuotendo discrete conferme per la buona sceneggiatura e le performance del cast, è liberamente ispirato all'omonimo romanzo del 2013 della stessa regista romana che ha cercato in tutto e per tutto di rispecchiare il suo libro. È una storia che ci porta a capire che ogni storia d'amore inizia e può continuare per sempre o purtroppo finire, e c'è chi come la nostra protagonista ne risente molto fino ad avere una crisi di nervi nel cercare di capire cosa potesse fare per non distruggere quell'amore, ritornare con lui oppure andare aventi.

Claudia (Lucia Mascino) e Flavio (Thomas Trabacchi)
Claudia (Lucia Mascino) e Flavio (Thomas Trabacchi)

Sia Claudia che il suo compagno Flavio sono molto diversi tra loro forse anche troppo per stare insieme e comunque la loro storia è durata 7 anni, tra alti e bassi. Lei è una donna secondo il mio punto di vista molto tormentata con se stessa, non gliene frega degli altri e passa sopra a tutti come fosse una ruspa cosa che lui nota da subito, vorrei capire come una donna così sia riuscita a far durare una relazione stabile per molti anni. Sembra molto disturbata e ansiosa come quelle donne che vogliono avere tutto sotto controllo altrimenti vanno nel panico, a volte anche maniacale già che primo lo ama già da subito, e quando decidono di rompere diventa possessiva nel cercarlo per capire cosa non ha funzionato forse un po' esagerato. Di un altro pianeta lui, colleghi da anni ma l'uomo non sapeva della sua esistenza, una persona che si sente vecchia nonostante non lo sia e non riesce ad accettare il tempo che passa, accetta il carattere di lei ma anche lui molte volte è associale, senza un vero sorriso per nascondere una solitudine di chi in realtà non si sia mai sentito protetto dalla sua amata e quando lei decide di andarsene lui sembra alquanto soddisfatto di ricominciare la sua vita. Entrambi gli interpreti sono quegli attori sottovalutati per il cinema italiano, lei ormai è molto presente nelle varie fiction e serie tv di nota speranza come I delitti del Barlume e questa pellicola ha fatto notare ancor di più le qualità recitative, lui un attore che ancora non ha trovato la sua quadra ma le due nomination ai Nastri d'Argento sia per lui che per lei gli fanno giustizia.

Claudia trova confronto nell'amica Diana (Carlotta Natoli)
Claudia trova confronto nell'amica Diana (Carlotta Natoli)

Il personaggio di Claudia essendo un personaggio molto strano e maniacale il bisogno di avere un amica che la sostiene almeno da sostegno alla donna che si ritrova sulla crisi esistenziale di cosa aver potuto fare per non perdere questo lunga e passionale relazione. Ma credetemi anche Diana fa fatica a volte a sostenere l'amica e collega di lavoro, si trovano d'accordo sul fatto che entrambe sono ancora alla ricerca della cura contro la crisi di mezza età, avere 50 anni in un mondo di giovani studenti lo senti eccome. Qui Carlotta Natoli (compagna nella vita di Thomas Trabacchi) è il risultato della versione pacata e tranquilla di Claudia forse anche per questo che le due donne si ritrovano ma anche una donna dal carattere calmo come lei si sente a disagio con l'altra donna forse anche perché l'amica è quella che ti mette in imbarazzo con le scenate come la scena in cui Claudia urla contro l'ex fidanzato davanti a tutti come se volesse farsi ascoltare dal resto della gente ma diventa ridicola.

I due amori che non sanno stare al mondo: Giorgia (Camilla Semino Favro) e Nina (Valentina Bellè)
I due amori che non sanno stare al mondo: Giorgia (Camilla Semino Favro) e Nina (Valentina Bellè)

Se il film dice Amori che non sanno stare al mondo un motivo c'è già che i nostri due protagonisti per dimenticare i rispettivi compagni iniziano due relazioni più o meno fortunate. L'incontro tra Flavio e Giorgia è un fulmine a ciel sereno, ma la differenza di età dei due si sente almeno per lui, che i suoi 50 anni deve fronteggiare una ragazza giovane e con molti anni di differenza, la freschezza della donna porta in lui un nuovo capitolo della vita anche se nonostante decide di sposarla e alla fine sta bene con lei e viceversa ci sono giorni che si sente vecchio per lei, con il pensiero che un giorno lei lo lasci per un uomo della sua età, nonostante lui si senta felice. Diverso per Claudia che invece si innamora di Nina, anzi probabilmente è la ragazza che nutre un attrazione per la sua professoressa da sempre. Per la donna innamorarsi di un altra donna non ne nei suoi programmi ma una passionale attrazione per la giovinezza della ballerina gli farà capire che deve voltare pagina con dispiacere di Nina che invece capisce che la sua attrazione per la donna era solo perché le ricordava una donna di cui era innamorata anni prima e che probabilmente stava insieme, peccato perché secondo me nonostante la protagonista sia etero, la relazione omosessuale delle due andava oltre la passione carnale, e forse anche per questo che entrambe le relazioni dei due protagonisti sono fuori dal mondo.

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È stata brava la regista figlia d'arte a voler rispecchiare ogni minimo sentimento di ogni personaggio, capire come Claudio e Flavio si siano incontrati, i loro screzi del perché lui non volesse figli o almeno con una "stronza" come lei, alla fine della relazione di come lei lo abbia voluto e di come lui si sia tolto un peso di quella donna dal carattere forte anche per uno come lui. Ogni personaggio ha il suo modo di vedere l'amore e di come secondo ognuno di loro possa stare nel loro mondo, e su come si debba trovare il modo di mettere insieme i pezzi di questi dannati amori persi. Il suo romanzo lo metteva bene in evidenza molti anni prima e quando decise di adattarlo per il cinema allora trovare i giusti interpretati è stata dura anche perché la Mascino è il contrario di Claudia, così come Trabacchi; e la storia della regista è la stessa dei due protagonisti ovvero che finalmente dopo anni ha finalmente trovato la sua quadra, nonostante porti un cognome così di peso i suoi film hanno dei significati importanti.

Anche Iaia Forte fa una partecipazione straordinaria
Anche Iaia Forte fa una partecipazione straordinaria

La Comencini porta anche una pellicola sul carattere forte delle donne che devono trovarsi a che fare con uomini deboli e solitari ma che amano le donne, e che sanno che ognuno di loro hanno una spanna in più di noi uomini. La storia vuole anche far sapere il dolore amoroso e passionale delle diverse relazioni sentimentali, personaggi anche di una certa notorietà come il personaggio interpretato da Iaia Forte che poi vengono tradite per donne più giovani e qui arriva la crisi di mezza età che più per le donne che per gli uomini si sente di più questo perché un uomo a 50 anni si sente ancora giovane, una donna invece si sente meno attraente di una giovane donna, ma è tutto mentale il problema e la regista questo lo ha capito e voluto portare al pubblico.

La regista Francesca Comencini con i due protagonisti e il produttore Domenico Procacci alla premiere di Locarno
La regista Francesca Comencini con i due protagonisti e il produttore Domenico Procacci alla premiere di Locarno

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 2,9 di 5

8 Novembre 2025

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