top of page
  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

A Christmas Carol

Aggiornamento: 6 gen 2021

2009 - Fantastico/Animazione - 1h 36m

Regia: Robert Zemeckis

Cast: Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins, Robin Wright Penn, Cary Elwes





Durante la vigilia di Natale nella Londra del 1843, l'anziano e avaro Ebenezer Scrooge, non ne vuole sapere delle festività natalizie che lui trova solo un dispendio di soldi e una festa innutile, inoltre continua a trattare con disprezzo chiunque gli parli. Quella sera dopo avere rifiutato un invito alla cena di Natale dal nipote Fred, ritornato alla sua lussuosa abitazione riceve la visita del fantasma del suo ex partner in affari Marley morto sette anni prima, che gli predice che avrebbe fatto la stessa fine se avesse continuato col suo carattere egoista, inoltre gli annuncia la visita dei fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro il cui unico scopo è salvarlo. Sarà l'inizio di una strepitosa storia natalizia che non muore mai.


La pellicola è la trasposizione cinematografica di Canto di Natale: uno dei romanzi più famosi dello scrittore inglese Charles Dickens, scritto nel 1843 e contenuto nella serie Libri di Natale. Una storia famosa in tutto il mondo e uno dei classici di Natale più amati, trasposto sia al cinema e non solo in varie versioni filmiche e d'animazione. Questa versione voluta fortemente dal regista, ha avuto un grande successo nel 2009 incassando molto in tutto il mondo e diventando famoso per la CGI presente, le canzoni natalizie e la magica storia che anche se conosciuta da molti non smette mai di essere vista con grande sorriso.


Il romanzo Canto di Natale di Charles Dickens (1843)


Come detto la pellicola è stata voluta fortemente dal regista Robert Zemeckis, che ne rimase affascinato soprattutto per i viaggi nel tempo, e la sua trama coinvolgente. Il regista premio Oscar ha voluto riutilizzare la tecnica della Motion Capture per realizzare il film e già usata da lui stesso per La leggenda di Beowulf e Polar Express, con successivo successo. Grazie alla tecnica usata ha così trasformato attori in carne d'ossa in personaggi animati e realizzato una sorta di film d'animazione. Grazie alla sua intensa dote registica ha unito la fantascienza al dramma, ma anche scene emozionanti e di un gran attaccamento alla famiglia e quello che dovrebbe essere per passare al meglio le festività natalizie. Quello che ho molto ammirato è la suspense che il regista ha voluto aggiungere, soprattutto durante l'arrivo dei tre fantasmi e quello che poi mostrano al protagonista; il voler sapere da parte dello spettatore cosa aspetta durante la notte al vecchio Scrooge a partire dal suo passato al suo futuro, e se soprattutto si salverà veramente.


Robert Zemeckis in un'intervista sul film


Ogni personaggio porta un emozione diversa a volte sensibile, a volte dolce e a volte brutta, con il risultato che ognuno di loro gira attorno alla vita del protagonista stesso. Contornato da una varietà di noti attori ne fanno di ogni personaggio un discreto successo; certamente Jim Carrey al suo secondo film a tema natalizio dopo Il Grinch, che ha nel simile con il personaggio che inizialmente cattivo e non curante del Natale alla fine diventa buono e gentile. Grazie alla Motion Capture è riuscito a trasformarsi in un Ebenezer Scrooge di gran successo, grazie alle sue doti recitative è riuscito a portare gran risalto alle caratteristiche dell'anziano banchiere: egoista, avido e scorbutico. Certo il tutto è causato da un passato solitario, cresciuto da solo con un padre che non lo considera e costretto ogni natale a passarlo da solo guardando i suoi compagni giocare sulla neve, la morte della sorella non lo hanno aiutato e nonostante abbia trovato il vero amore, il diventare banchiere lo faranno crescere egoista e avido venendo allontanato da tutti compresa la moglie. Una vera interpretazione del vecchio Scrooge da parte del comico americano che ha anche intepretato i tre fantasmi del Natale. Mi hanno divertito unendo tre fantasmi diversi ma con lo stesso scopo: uno raffigurante una candela con le sembianze umane anche se non ho ancora capito il perchè crearlo così; il secondo un grasso e altissimo uomo con in testa una corona di spine (probabilmente per raffigurare Gesù Cristo), dalla risata stile Babbo Natale e dallo humor ironico; il terzo è la figura della morte in persona anche se si vede solo l'ombra, con tanto di falce e cappuccio nero portando una sorte di solitudine e senso di morte nell'anziano uomo.


Jim Carrey sul set alle prese con la Motion Capture


Ma se Scrooge è il simbolo della storia, gli altri personaggi non sono da meno partendo da Bob Cratchit (interpretato dall'inglese Gary Oldman) un signore sulla sorta dei quarant'anni ma portati male, non riesce ad arrivare a fine mese per i pochi soldi ricevuti come stipendio e che sembra andarli bene perchè non si ribella al suo capo, ma nonostante tutto facente parte di una famiglia buona e accogliente. L'attore inglese intepreta anche l'ex socio di Scrooge: Marley, gli appare sotto forma di fantasma col le catene per dimostrare i furti fatti in vita. Appare per annunciare al socio l'arrivo dei tre fantasmi; riesce a intepretare anche Timmy Cratchit, il figlio più piccolo di Bob e obbligato alle stampelle per colpa di una malattia, una figura emozionante e dolce anche per via della fanciullezza del bambino. Il premio Oscar Colin Firth è Fred Scrooge, un uomo molto ricco ma umile, cerca di convicere lo zio a venire a cena senza successo, cerca di portare al parente l'anima del Natale e della famiglia con scarsi risultati per poi ricrederci, poche scene per valutarlo ma le poche viste danno importanza per il modo in cui sono state raccontate. Parti minori anche per Bob Hoskins e Robin Wright; il primo è il sig. Fezziwig ovvero l'uomo che inoltrò Ebenezer al lavoro di banchiere, la seconda inpersona la sorella e la moglie dell'anziano protagonista.


Jim Carrey e Gary Oldman sul set


Se i personaggi sono significativi i viaggi temporali lo sono di più: il passato fa vedere come sia stata difficile la vita del protagonista attraverso vari flashback; il presente vuole far capire cosa veramente la gente pensa di lui; e il futuro cosa potrebbe accadere se Scrooge continui col suo brutto carattere e le persone che accanto a lui vivranno in conseguenza alle sue azioni. Il tutto è bellissimo perchè i tre fantasmi del Natale gli fanno vedere il Passato, il Presente e il Futuro attraverso i suoi occhi trasportandolo direttamente nei ricordi e nessuno riesce a vederlo; l'obbiettivo del regista è far immaginare allo spettatore di essere lui stesso nei ricordi.


Una scena dal film


La pellicola come detto è ambientata nella Londra dell'800, meravigliosamente innevata, i canti natalizi, gli addobbi e le sue carrozze, riusciamo anche a vedere la parte povera della città e la poca parte ricca, più che altro i bambini che rubacchiano qualcosa per vivere.


La Londra ottocentesca nel film


La colonna sonora composta da Alan Silvestri, collaboratore assiduo del regista, ha portato un tema natalizio come giusto che sia ma con sinfonie a seconda dei ricordi del protagonista dalle parti belle ai brutti ricordi dove la solitudine fa da padrone. Tra le musiche il tema portante è cantato dal soprano Andrea Bocelli che canta Dio ci benedirà, cantata non solo in in italiano ma anche in inglese e in spagnolo porta un tema dolce e grintoso simbolo di ogni persona che aspetta questa festa meravigliosa che è il Natale. Una storia che non smette mai di appassionare e incuriosire, e scalda il cuore di ognuno di noi regalandoci nla belezza di dare amore per gli altri, e anche se per pochi giorni riesce a portarci tanta allegria.


Alan Silvestri mentre guida l'orchestra


di Giacomo Fantini Voto: 3,08 di 5

15 dicembre 2020

10 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page