top of page
Immagine del redattore Giacomo Fantini

Loro

2018 - Drammatico/Politico - 2h 30m

Regia: Paolo Sorrentino

Cast: Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis, Duccio Camerini, Yann Gael, Lorenzo Gioielli, Alice Pagani, Caroline Tillette, Mattia Sbragia, Max Tortora, Mivia Marigliano, Roberto Herlitzka

TRAMA:

L'ex premier Silvio Berlusconi si trova a dover rimettere a nuovo la sua vita, mentre cerca di far cadere il governo e tornare a governare il paese mentre si trova nella sua lussuosa villa in Sardegna con sua moglie. Tutto questo mentre l'Italia sta cambiando e un certo Sergio Morra cerca invano di avvicinarsi a lui.


RECENSIONE:

La pellicola vuole raccontare seppur in maniera in parte fittizzia, una parte della vita politica e privata dell'ex premier e imprenditore numero in Italia Silvio Berlusconi, in un viaggio molto variopinto per l'uomo che era il "Cavaliere " andando a scoprire parti della sua vita che non conoscevo e personaggi che entrarono a far parte della sua vita in maniera molto estrosa, e che lo hanno alla fine convinto di essere un uomo che aveva tutto dalla vita ma che in realtà si sentiva molto solo e incompiuto anche se agli altri mostrava il contrario.

Toni Servillo è Silvio Berlusconi

Un film che sa di grande realtà che il regista Paolo Sorrentino ha voluto raccontare in maniera semifittizzia del mondo che era Berlusconi, quel segmento di vita chw va dal 2006 fine del suo terzo mandato come Presidente del Consiglio fino a qualche anno dopo il 2008 quando tornó a sedersi a Palazzo Chigi, tra la sua vita possiamo dire fuori dal normale di cui lo hanno molto criticato e la relazione sentimentale con la seconda moglie che ormai stava andando allo scatafascio, non mancano certo i suoi lavori politici nel tentare il ritorno alla poltrona di cui ha sempre preso parte, e che solo il regista campano poteva dirigere (al secondo film su una figura politica dopo Il Divo) non vedendo altri che avrebbero potuto raccontare la vita del grande imprenditore italiano.

Il regista de La Grande Bellezza ha voluto al suo fianco il suo collaboratore più assiduo, Toni Servillo. L'attore anche lui campano doc, non ha deluso nell'interpretare l'ex premier nella sua probabilmente parte di vita più in crisi sia politica che sentimentale, unita da un grande carisma che solo Berlusconi aveva, quel grande sciarme da vero milanese più unico che raro, e che nella sua lunga vita politica aveva sorpreso tutti, un uomo che non aveva paura di niente. Servillo è riuscito anche a ricreare il famoso accento brianzolo che per un napoletano è stato difficile ma per lui niente è impossibile oltre che la sua mimica facciale e quella risata che lo ha reso un meme divertente soprattutto agli inizi del nuovo millennio, la bravura di Servillo è stata anche nell'interpretare il doppio ruolo di Ennio Doris, fondatore della banca Mediolanum nonché socio di Berlusconi, anche se in una piccola scena ma di impatto importante.

L'attrazione tra Sergio Morra (Riccardo Scamarcio) e Kira (Kasia Smutniak) è affascinante

Personaggi fittizzi e reali più o meno importanti ma di gran importanza per la trama hanno contribuito a dare linfa al film. Riccardo Scamarcio che interpreta il giovane imprenditore Sergio Morra, un uomo sleale e arrivista che non fa altro che portare escort e accompagnatrici a uomini politici con l'intento di arraffare appalti senza passare per il normale regolamento. L'attore campano ormai tra i migliori attori della sua generazione si è staccato dalla parte del bravo ragazzo per tornare mettersi i vestiti dell'uomo alla ricerca di fortuna ma che in realtà nasconde in sé grande debolezza, innamorato della bella vita tra tradimenti, e feste a base di droga, che si fa intrappolare in quel mondo senza limiti e che alla fine capisce di non essere arrivato a nulla, una parte che gli farà vincere il Nastro d'Argento come miglior attore, quel suo modo di vivere nasconde anche il rapporto non sempre idilliaco con la moglie Tamara (Euridice Axen) tradendola spesso ma che con l'andare del film li riconcilierà. Come lo stesso ha fatto Fabrizio Bentivoglio, sappiamo delle sue parti da doppio giochista senza pensieri, qui in un ruolo da ministro che trama alle spalle del Cavaliere finendo per pentirsene e rimanerne incastrato, viscido e arrivista, tipico del ruolo di un uomo che vive succhiando la forza da gli altri ma troppo debole per rimanerne vincente.

La storia d'amore tra Berlusconi e Veronica Lario (Elena Sofia Ricci)

Le donne qui la fanno da padrone, è quello che fa Elena Sofia Ricci è qualcosa di veramente unico, non solo nell'interpretare la seconda moglie del presidente, Veronica Lario, rimasta al fianco dell'uomo per anni rimanendo intrappolata in quel vortice di tradimenti, riuscendo poi ad uscirne senza prima umiliando il marito di tutto quello che le ha fatto passare. Sappiamo delle qualità dell'attrice fiorentina ma questa volta ha superato tutti, iconico il litigio finale con Servillo che porterà al divorzio, vincendo poi meritatamente il David di Donatello che le mancava da anni. Porta con se molto rancore il personaggio di Kira, una donna bellissima ma che non si fa toccare da nessuno o almeno nessuno osa mettersi contro di lei, neanche il fascino del più bravo Scamarcio riesce a scalfirla, ed è cosi che Kasia Smutniak ottiene la sua seconda candidatura ai David giustamente, ma l'attrice polacca che ormai conosciamo molto bene si è buttata a capofitto nel ruolo senza poche difficoltà, dovendo anche recitare in un nudo integrale per dare al ruolo il meglio di sé.

Certo che Paolo Sorrentino ha dovuto dare il bello e il brutto della vita del Cavaliere per rendere il film più reale possibile, mancando qualche punto, uno su tutto l'altro grande amore di Berlusconi ovvero il suo Milan. Non si sente parlare della squadra milanese se non in una piccolissima scena e questo almeno per me ha influito, poi certo il film voleva mostrare altro e non sicuramente il calcio ma quello che Berlusconi portò al calcio fu veramente unico. Se fu un mostro a creare i primi canali privati in Italia, non fu molto bravo con i complimenti agli artisti e nel film ci mostra come critica la figura di Mike Bongiorno, cosa che non credo abbia fatto visto la grande stima verso il conduttore leggenda della nostra televisione, ma il fatto che Sorrentino abbia voluto questo è stato il perchè voleva rappresentare la figura di un uomo che si sente solo e abbandonato da tutti nonostante abbia dato tanto al popolo italiano, e criticare una leggenda come Mike sia stato un modo per vendicarsi di tutti, anche se una parte veritiera c'è ovvero quella di averlo licenziato da Mediaset senza averlo poi richiamato per mesi come testimoniano nel film.

Paolo Sorrentino durante le riprese

Questa volta la difficoltà di Sorrentino è stata sicuramente quella di creare il mondo delle escort che tutti hanno criticato a Berlusconi di farne parte, i festini a cui lui partecipava mentre era premier invece di pensare a cosa fare per il popolo italiano. Rappresentare cosa fece per tornare a Palazzo Chigi e per far cadere il precedente governo cosa che successe poi nel 2008 quando venne rieletto presidente del consiglio. La bravura del regista fu quella di mostrare al pubblico che nonostante fosse l'uomo più forte d'Italia era anche quello più solo, farlo sentire un vecchio, esempio la scena in cui una delle ragazze di Morra (la giovane Alice Pagani, che diventerà poi famosa con la serie tv Baby), lo deriderà ricordandoli di avere lo stesso odore di suo nonno, chiaro riferimento poi svelato da Berlusconi stesso che quel profumo da vecchio ero quello che lui usava per la dentiera. Sicuramente l'obbiettivo era anche mostrare le tecniche da vero imprenditore per portare i vari ministri dalla sua parte per farsi rieleggere, caratteristiche che solo il Silvio sapeva fare.

Toni Servillo nel doppio ruolo Berlusconi/Ennio Doris

Arriviamo anche alle promesse che Berlusconi fecie e che mantenne seppur in parte. L'anno dopo il suo ritorno al governo fu importante se ricordiamo che nel 2009 ci fu il famoso terremoto dell'Aquila che tutt'oggi ricordiamo come il più famoso disastro del nostro paese negli ultimi anni, la scena in cui lui stesso promette delle nuove case per i sopravvissuti e una nuova dentiera per una signora fu importante per il suo ruolo e così fece quando ormai si sentiva costretto a farlo dopo aver per anni lavorato e vissuto con molte superficialità nei confronti della sua gente.

La sua vita fu un grande romanzo come sanno tutti, la sua vita al di fuori della politica un mondo a parte. Aveva tutto, dalla villa in Sardegna dove sono ambientate alcune scene, al suo aereo privato, al suo musicista personale (Mariano Apicella qui interpretato dal comico Giovanni Esposito) che gli cantava le canzoni che lui stesso scriveva, ebbene si era un discreto paroliere e cantante, con cui fece innamorare anche sua moglie a cui lui aveva dato tutto ma che ha poi alla fine ha messo in disparte, diciamo una vita al di fuori della politica che lui non nascondeva e che poi lo ha consacrato alla persona che era.


Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il cinema è arte.


di Giacomo Fantini Voto: 3,87 di 5

7 Luglio 2023

4 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page