La La Land
- Giacomo Fantini
- 29 mag
- Tempo di lettura: 5 min
2016 - Romantico/Musical - 2h 16m
Regia: Damien Chazelle
Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Callie Hernandez, Sonoya Mizuno, Jessica Rothe, Tom Everett Scott, Josh Pence

TRAMA:
Sebastian e Mia sono due giovani in cerca del lavoro della vita, lei vuole diventare un attrice di successo ma a ogni provino la snobbano, lui invece vuole diventare un pianista jazz di successo ma nonostante ci provi non riesce mai a farsi vedere dal pubblico. Un giorno l'incontro tra i due cambierà le loro vite per sempre.
RECENSIONE:
Presentato alla 73ª edizione del Festival del Cinema di Venezia, è considerato da molti come una delle pellicole più belle del 2016 e anche un capolavoro che ha eguagliato le candidature agli Oscar, ben 14 nominations come solo due grandi successi come Titanic e Eva contro Eva vincendo 6 statuette. Il regista è stato capace di ambientare la storia ai giorni nostri ma come un musical stile anni 60 di cui mi hanno colpito molto le performance degli interpreti come anche le coreografie e la scenografia, ma non è stato secondo il mio parere tutto rose e fiori come è stato descritto.

Sicuramente è una pellicola che sa intrattenere e coinvolgere gli spettatori grazie appunto alle buone coreografie e il grande scenario di Los Angeles ma a volte mi è sembrato troppo lenta come storia non che abbia annoiato ma neanche appassionato, e posso capire il perchè non abbia vinto l'Oscar al miglior film, con quel grande errore che rimarrà nella storia dell'Accademy quando chiamarono il cast a ritirare l'ambito premio per poi scusarsi subito visto che la statuetta la ricevette Moonlight, di cui non ho ancora avuto la fortuna di vederlo ma che sicuramente La La Land non ha meritato.

Sicuramente è la coppia di attori più amati degli ultimi anni, Ryan Gosling e Emma Stone qui al terzo film insieme. La loro coesione sicuramente ha portato il film ad avere un enorme successo, i due attori si conoscono da anni e questo è sicuramente la pellicola migliore della loro collaborazione, le qualità dei due non si discutono assolutamente e si vede che ormai uno è la forza dell'altro e non vedo l'ora di rivederli recitare insieme. Ormai Gosling è tra gli attori più richiesti del cinema così come Emma Stone, lei forse ancora di più. Il ruolo di Sebastian Wilder è quello del pianista jazz che cerca di farsi notare dagli altri ma sembra che nessuno veda il suo talento tanto che accetta di entrare in un gruppo jazz & pop ma che in realtà non stima molto, e lo fa solo per avere una posizione economica benestante, per poi mettere da parte la sua amata. Dall'altra parte la Stone mette in scena il ruolo della giovane ragazza in cerca di diventare un attrice ma ogni qualvolta faccia un provino va tutto storto, ha una voce melodica da notare, e sicuramente la qualità vocale dell'attrice è venuta fuori con questo film tanto da vincere l'Oscar (il primo della sua carriera) e la Coppa Volpi stra meritati per il ruolo. Cosa diversa per lui che invece punta a un ruolo più insicuro dell'artista che non vuole aspettare per diventare una star del jazz e non crede in sé stesso, secondo me avrebbe avuto più possibilità di vincere l'ambita statuetta (alla seconda nomination), per un attore nato come ballerino e cantante fin dai tempi in cui da bambino cantava nel Mickey Mouse Club e che negli anni si è rivelato un grande performer, ancora oggi non capisco come non abbia ancora vinto l'Oscar andando però a vincere il suo primo Golden Globe per questo piacente ruolo.

I due innamorati si prendono fin da subito ma le loro carriere li portano lontano e stare insieme significherebbe stare anche lontani, soprattutto per lui che deve stare in tour con la band e lei ad aspettarlo, la scena della litigata e l'esempio di come la lontananza gli abbia portato a una rottura poi riparata grazie ai sentimenti l'uno per l'altro, lei lo rimprovere di non inseguire i suoi sogni di aprire un club tutto suo, e lui risponde che ora è soddisfatto ma che per lei andava bene quando non lui non era nessuno perché così lei si sentiva più forte. Tutto questo è un modo che il regista ha voluto mettere per testimoniare quanto uno possa volere il bene dall'altro ma comunque tiene molto alla propria carriera, ma anche che il loro amore può essere la chiave dei loro sogni. La scena finale in cui i due sognano come sarebbe stata la loro vita insieme con le loro carriere è stata costruita molto bene e credo che Chazelle l'abbia messa proprio per significare quanto di buono i due potevano essere insieme.

Il regista ha voluto avere con se un grande cantautore del nostro tempo come John Legend, qui nella parte di Keith il frontman del gruppo dove suona Sebastian. Visto come un nemico perché è la causa della distanza della coppia ma che in realtà è anche un esempio per i sogni del nostro protagonista, che nonostante abbia accettato di far parte della boy band solo per avere una buona posizione economica in realtà non era convinto ma è proprio questo quello che gli farà capire quale sarà la sua strada. Il ruolo di Legend è stato molto apprezzato dalla critica come base per la musica jazz nel film ma anche per le sue grandi doti canore che ormai conosciamo che secondo me sono state da buon spunto per le musiche.

Coreografie di grande impatto come questa che vedete nel film all'inizio della pellicola. È questo che mi piace dei musical che combaciono le scene e i balletti con la vita di tutti i giorni tra una coda in autostrada e una festa, per smorzare gli animi, e la regia curata di Chazelle ha sicuramente mostrato quanto di buono c'è nei musical e non è da tutti, tanti registi di musical non sono riusciti a far combaciare trama e coreografie per poi fare flop, cosa diversa per lui e l'Oscar per la regia ne è la conseguenza.

Vorrei soffermarmi sulla colonna sonora vincitrice dell'omonima statuetta e per quella per la miglior canzone per City of Stars, discreta colonna sonora tipica dei musical anni 50/60 anche se secondo me Justin Hurwitz, amico di lunga data del regista, e il duo Pasek & Paul che hanno da sempre lavorato con Chazelle sono stati troppo acclamati per una canzone che per me non ha brillato come dovrebbe essere, sarà che non mi è piaciuta e che amo molto di più le canzoni più sul pop come Shallow che invece la meritò dal primo ascolto, sarà che in materia non sarò afferrato come un compositore ma secondo me sono tra le note stonate che ho trovato la canzone vincitrice, cosa che invece della colonna sonora non mi è dispiaciuta anzi secondo me ha meritato tra le altre candidate, ma non mi ha esaltato rimanendo comunque un esempio di musica di vari generi molto positiva.

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.
di Giacomo Fantini Voto: 3,80 di 5
29 Maggio 2025
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