Ritorno Al Futuro
- Giacomo Fantini

- 9 nov
- Tempo di lettura: 5 min
1985 - Fantasy/Avventura - 1h 56m
Regia: Robert Zemeckis
Cast: Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover, Thomas F. Wilson, Claudia Wells

TRAMA:
Il diciassettenne Marty McFly è un ragazzo molto gentile e onesto ma buffo e sempre in ritardo, la sua famiglia non è delle migliori ma fortunatamente ha una fidanzata che lo ama, nonostante non sia soddisfatto della sua vita. Un giorno il suo grande amico "Doc" , uno scienziato stralunato gli parla che è riuscito a costruire una macchina che viaggia nel tempo.
RECENSIONE:
Un capolavoro del cinema, quasi sicuramente la pellicola che ha ispirato a sua volta varie pellicole sui viaggi nel tempo, vincitore di un premio Oscar su 4 candidature, ha dato lo slancio alla carriera di un giovane Michael J. Fox che non se l'aspettava di far parte di un grande capolavoro come questo, così come lo stesso regista che viene spesso ricordato per questa pellicola piuttosto che per i precedenti e successivi pellicole. La pellicola è stata un susseguirsi di novità del tempo come i viaggi nel tempo anche se non era la prima a parlarne ma sicuramente è stata la pellicola che avuto più successo sull'argomento, ho apprezzato molto sia la colonna sonora esempio della generazione anni 80 ma soprattutto la ricostruzione di ogni minimo particolare della storia, soprattutto è stato bravo il regista a rispecchiare gli Stati Uniti durante gli anni 50 dove il protagonista approda, e ogni personaggio è stato costruito bene e ha portato qualità al film in esso.

Partiamo proprio da due protagonisti principali della pellicola, due personaggi che si sentono incompleti in questo mondo possiamo dire perché il giovane Marty McFly è un ragazzo molto disordinato nella sua vita da adolescente, con una famiglia disordinata e non la migliore che ci sia, con un padre che si fa sempre prendere in giro da tutti soprattutto dal suo capo ufficio Biff che fin dai tempi dal liceo gli ha sempre messo in piedi in testa e l'uomo non è mai riuscito ad essere padre come si deve ma invece irrealizzato come la stessa madre Lorraine, una donna trasandata e alcolista e insoddisfatta della sua vita e del marito, la fortuna di Marty è avere una fidanzata che lo ama e lo rispetta. La cosa è molto diversa per Emmett Brown chiamato Doc, uno scienziato stralunato che ogni invenziona che realizza va a farsi fottere, il tipico uomo isolato dal mondo che non ha nessun amico apparte il giovane ragazzo che lo apprezza per il suo coraggio e lealtà, difatti i due insieme portano una grande amicizia di quella vera, uno sostiene l'altro e sarà proprio Doc a riportare la felicità al ragazzo dopo la sua grande invenzione con lo stesso ragazzo che lo salverà da morte certa. Difficile realizzare due personaggi che creano un unione così bella, la loro amicizia e collaborazione mi ha molto ricordato la serie d'animazione Rick e Morty che poi parodia proprio la pellicola e i personaggi sono molto simili. E pensare che il personaggio di Marty McFly inizialmente era interpretato da un giovane Eric Stoltz prima che il regista decise licenziarlo perché non troppo consono alla storia e decise di assumere Michael J. Fox (al tempo già noto per la serie tv Casa Keaton, che dovette rifare le scene di Stoltz) che invece con la sua spensieratezza e vivacità riuscirà a dare la linfa giusta al film con il suo noto gilet rosso che ormai è diventato icona.

Quando Marty si ritrova catapultato nel 1955 trova una Hill Valley diversa dalla versione del 1985 che era abituato e ritrova così delle varie conoscenze. Oltre che un più giovane Doc non ancora lo scienziato che conosciamo ma già alle prese con le varie invenzioni senza successo e che dovrà aiutarlo a ritornare nel suo tempo, troveremo i genitori di Marty adolescenti soprattutto capiremo le origini della loro storia anche se il protagonista dovrà farli innamorare di nuovo altrimenti ne lui ne i suoi fratelli saranno nati, e così facendo modificherà anche in positivo la sua vita nel 1985. Devo dire che sia George che Lorraine McFly sono stati due personaggi molto difficili da riportare nel 1955 quando ancora non erano i coniugi disastrati che abbiamo conosciuto, e se George era il ragazzo bullizzato e impacciato, beh Lorraine era la ragazza timida ma non sempre che i genitori hanno cresciuto come la ragazza casa e chiesa che inizialmente si innamorerà proprio del figlio. Una sceneggiatura scritta bene con il compito del protagonista di modificare il passato per cambiare il futuro, come mettere il bastone tra le ruote a un giovane Biff (Thomas F. Wilson) già bullo al tempo del liceo e che Marty avrà a che farà per dare tempo al padre di vendicarsi di lui, un bulletto senza scrupoli ma che con un po' di coraggio anche lui verrà sconfitto.

Altra icona è sicuramente la Delorean modificata per viaggiare nel tempo, diventata una macchina da leggenda che in tanti ancora vanno nei vari musei in onore del film a fotografarla, sfido chiunque ad volerla voluta nel proprio garage, questa sicuramente è stata una genialata del regista e non la solita macchina del tempo di altri film, anche perché l'autovettura poteva funzionare solo con il plutonio invece che la benzina, ancora oggi non credo che nessun altro regista abbia avuto un idea così pazzesca in film simili, con un grande uso di effetti speciali che nonostante il grande impatto al film purtroppo non ha avuto neanche una candidatura agli Oscar che è stato un grande errore.

La bravura di Zemeckis è stata ricostruire Hill Valley come lo poteva essere nel 1955 con lo stile tipico dei famosi anni 50, il famoso sogno americano e la vita molto diversa dalla modernità degli anni 80 del mondo di Marty e co., il modo di vestirsi e così via a cui il nostro protagonista ha dovuto abituarsi nel frattempo che cercava di ritornare nella sua era. Ho sempre apprezzato la bravura delle varie produzioni cinematografiche nel realizzare le varie ere a quasi somiglianza grazie anche a vari effetti visivi e non, questa pellicola rimane anche buona per la grande scenografia che è stata nominata comunque ai BAFTA.

Anche la colonna sonora è pianta importante della pellicola tra canzoni degli anni 80 dove spicca The power of love a opera degli Huey Lewis and the News che è rimasta una delle canzoni più iconiche non solo del film ma per tutta quella generazione che nessuna dimentica, e anche nominata agli Oscar, fino adarrivare a Mr. Sandman canzone diventata iconica negli anni 50 per varie generazioni, sicuramente il tema del pellicola candidato anche ai Grammy Awards composto dal bravo Alan Silvestri e grande collaboratore del regista ha raccontato la storia e ha portato interi fan a ricordarla come tra le migliori musiche sui film del genere.

Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensioni Film I Il cinema è arte.
di Giacomo Fantini Voto: 3,8 di 5
9 Novembre 2025






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