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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

El Mariachi

Aggiornamento: 6 gen 2021

1992 - Azione/Western - 1h 21m

Regia: Robert Rodriguez

Cast: Carlos Gallardo, Consuelo Gómez, Peter Marquardt, Reinol Martinez, Jaime De Hoyos

Un semplice mariachi scambiato per un crudele assassino, il tutto ambientato in Messico stile Far West e quello che ne consegue è da applausi. La storia riguarda appunto un semplice mariachi (musicista tipico messicano), che viaggia insieme alla sua chitarra per il Messico fermandosi nella cittadina di Ciudad Acuña alla ricerca di lavoro, con poche speranze. Ma quando sembra andare tutto bene, in città arriva un crudele assassino di nome Azul, in cerca di vendetta contro il boss cittadino, ma quando il musicista viene scambiato per il temibile killer, comincierà per lui uno scontro senza esclusioni di colpi che lo porteranno a cambiare completamente il suo stile di vita.


Primo film della cosidetta Trilogia del Mariachi e prima opera di Robert Rodriguez che diresse questo film per omaggiare i western di Sergio Leone, che fu un suo grande punto di ispirazione. La pellicola è famosa per essere stata lavorata con soli 7.000 $ di budget, che il regista aveva ottenuto come compenso quando lavorava come cavia in Texas. Per risparmiare sui costi il regista dovette fare la maggior parte da se e quindi fece anche da co-produttore, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore, e co-operatore degli effetti speciali, nonostante tutti i vari problemi nella realizzazione del film ottene ottimi risultati, tanto che lo spinse a scrivere un libro sulla lavorazione del film. Per rimanere fedele alla storia l'opera venne girata nella cittadina di Ciudad Acuña al confine con Citta del Messico, e non poteva trovare un posto migliore dove ambientare le scene.


Il cast è completamente formato da attori del posto e sconosciuti al pubblico, con poche esperienze nel mondo dello spettacolo ma che alla prima volta sullo schermo hanno fatto la loro discreta figura. Il protagonista interpretato da Carlos Gallardo, (anche co-produttore e co-operatore degli effetti speciali) che nel film sarà nominato solo col nome di El Mariachi, è un ragazzo dalle grandi doti artistiche che vuole solo cercare lavoro, veste sempre di nero e porta con se una custodia per chitarra, non si sa niente di lui e si troverà al centro di qualcosa più grande di se stesso e dovrà affrontare delle cose che prima non pensava neanche; il ragazzo troverà lavoro presso un bar dove la proprietaria è una donna di nome Domino (Consuelo Gómez), bella e dagli occhi penetranti che diffiderà all'inizio del mariachi per poi innamorarsene piano piano e difenderlo anche con le unghie, con l'andare della trama verranno alla luce vari fatti su di lei molto misteriosi. Il killer per cui il musicista viene scambiato si chiama Azul (Reinol Martinez), un uomo in sovrappeso coi baffi, - non ha proprio il profilo del killer ma sembra di più un camionista - di cui si sa solo che era in galera non si sa per che cosa, e che cerca vendetta verso il boss cittadino e suo ex amico per dei soldi che li spettavano. Veste anche lui di nero e gira con una custodia per chitarra, non si fermerà davanti a niente pur di raggiungere il suo scopo, anche se in certi tratti si vede anche una parte buona. Il boss della cittadina è un uomo d'affari molto ricco che quì viene soppranominato Moco (Peter Marquardt), non si muove mai dalla sua villa e metterà una taglia sulla testa di Azul mandandoli tutti gli scagnozzi possibili per ucciderlo. A prima vista non sembra del posto ma come se si fosse trasferito lì anni prima. Oltre a loro nel film troviamo pochissime persone tra cui gli scagnozzi del boss con a capo un certo Bigoton (Jaime De Hoyos) un uomo che porta sempre gli occhiali da sole e non mostra mai il suo volto ed è il cagnolino del suo capo; poi il receptionist del motel dove il mariachi alloggia e tre clienti di un bar dove Azul entra appena arrivato in città.


Le ambientazioni nonostante siano povere di qualità sono abbastanza ammirevoli, con le strade e i bar semideserti, la povera gente che all'apparenza è molto losca, i posti sono sempre gli stessi e questo ha influito ma almeno non è confusionario con gli spostamenti. Per risparmiare sul budget il regista decise di girare le scene una volta sola e lasciare gli errori di scena nella pellicola, come quando il protagonista mentre cammina con il mitra, la canna dell'arma sbatte contro il muro; si vede che molte cose sono improvvisate e scritte velocemente per risparmiare tempo ed è quello che ha influito positivamente sul successo, dandoti una sorta di ammirazione nei confronti di un lavoro sperimentale che sembrava senza sostanza. Ti porta a vedere il film fino alla fine e capire fino in fondo se il protagonista riuscirà a cavarsela, anche se in certi momenti ti domandi il perchè di alcune cose come l'amore tra il Mariachi e Domino, perchè i due si innamorano e che sorta di amore è, io credo che sia solo il frutto delle doti artistiche e canore di lui e la bellezza intrigante di lei. Discrete scene tra un misto di sparatorie forti, serenate melodiche e inseguimenti divertenti.


La colonna sonora è composta da Eric Guthrie con il regista a fare da consulente musicale essendo anche un bravo musicista. Il compositore è del posto e alla sua prima vera esperienza nel settore, che poi non avrà una gran carriera, porta un tema che risalta molto i spaghetti western degli anni 60/70, con melodie tipiche delle seranate mariachi con un pizzico di note misteriose che risaltano le scene d'azione e di suspence. La pellicola è l'esempio di come con poche cose ma con molto sforzo si possa arrivare a un ottimo risultato, e che anche le cose sperimentali possono arrivare al grande successo.

di Giacomo Fantini Voto: 2,08 su 5

22 ottobre 2020


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