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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

C'era Una Volta In Messico

Aggiornamento: 6 gen 2021

2003 - Azione/Western - 1h 42m

Regia: Robert Rodriguez

Cast: Antonio Banderas, Salma Hayek, Johnny Depp, Mickey Rourke, Eva Mendes, Danny Trejo, Enrique Iglesias, Marco Leonardi, Cheech Marin, Rubén Blades, Willem Dafoe

El Mariachi è ormai una leggenda in tutto il Messico, la sua storia parla da sè e ogni cittadino ne racconta le gesta con paura e curiosità. Dopo gli eventi passati lui e sua moglie Carolina passano la loro vita di città in città alla ricerca di nemici da uccidere, ma quando sua moglie e sua figlia periscono in una sparatoria dovuta a una vendetta nemica, il mondo cade addosso al nostro musicista pistolero, fino a quando non gli viene offerto un grosso compenso per una nuova missione dove proprio il nemico è il carnefice di sua moglie, sarà l'inizio della sua vendetta.


Capitolo conclusivo della Trilogia del Mariachi e omaggio ai western di Sergio Leone, da cui il titolo del film è un chiaro riferimento ai due successi del regista italiano come C'era una volta il West e C'era una volta in America, è stato sicuramente il film migliore della trilogia e quello che ha incassato di più dei tre. Questa volta il regista Robert Rodriguez che ne ha fatto di strada da quando esordì alla regia nel 1992 col primo capitolo della saga, ormai considerato da molti come l'esempio del cinema pulp, ha voluto concludere la trilogia con qualcosa di nuovo e inaspettato fornendo molti nuovi aspetti a questo nuovo capitolo, e riuscendoci in gran parte grazie alle ambientazioni e alla storia per concludere il tutto con grande prova. Ha deciso di tornare alle origini e realizzare il film quasi completamente da solo, come aveva fatto col primo capitolo. Una scelta voluta dal fatto che inizialmente nessuno voleva darli una mano per realizzare il terzo capitolo dovuto alla mancanza di idee per continuare la storia, e così il regista decise di fare da sè.


Come era successo con il capitolo precedente il cast è composto da attori di una certa caratura mondiale che lo hanno reso ancora di più interessante; perchè oltre al confermato Antonio Banderas che nella parte del Mariachi si fa sentire sempre di più e il carattere dell'attore lo rende un personaggio che non si dimentica, ritroviamo Salma Hayek ormai a tutti gli effetti affermata nel mondo del cinema, qui reinterpreta Carolina la moglie del protagonista ma solo in vari flashback e questo mi è molto dispiaciuto perchè l'attrice messicana mi aveva convinto molto nel precedente capitolo; sono stati aggiunti vari personaggi che hanno arricchito al successo della pellicola, come Johnny Depp - reduce dal successo di Pirati Dei Caraibi - e qui interpreta l'agente corrotto della CIA Jeffrey Sands che assolda il mariachi per una missione carica di azione, basandosi sulla ricerca di vendetta del musicista messicano. La prova del divo di Hollywood è stata di carattere e la sua personalità non ha limiti, serviva uno come lui in un film del genere per dare una svecchiata alla trama. Tra le varie star troviamo inoltre Mickey Rourke nella parte del latitante Billy Chambers che è sempre accompagnato dal suo chihuahua; Eva Mendes nei panni dell'agente dell'FBI Ajedrez; e un irriconoscibile Willem Dafoe nei panni di Armando Barrillo un famoso narcotrafficante messicano e nemico principale del film. Non mancano vecchie conoscenze del regista come Danny Trejo e Cheech Marin, inoltre troviamo il cantante spagnolo Enrique Iglesias in un'inedita prova di attore. Ognuno di loro ha fatto la sua parte con qualche difficoltà come Willem Dafoe che per interpretare la sua ha dovuto scurirsi la pelle e farsi crescere i baffi, non una delle sue migliori prove visto che sembra truccato malissimo con della terra, e il ruolo non li si addice.


La bellezza del Messico tra paesaggi deserti a ricordare il selvaggio Far West e i suoi cittadini misteriosi confermano il genere portato dal regista, con un misto tra battaglie a volte troppo stile anime giapponesi con combattimenti troppo espansivi e si distaccano molto dal genere western, non mancano le sparatorie, inseguimenti divertenti e quel senso di latinità che non poteva mancare. La storia è descritta molto bene e i personaggi non stonano, le scene offrono molta suspence e vogliono mantenere lo spettattore attaccato allo schermo fino alla fine in attesa che salti fuori qualcosa che non ti aspetti, e anche quando il personaggio sembra morto può succedere di tutto.


Anche se la saga è diventata più un film hollywoodiano che messicano come lo era all'inizio e questo è dovuto sicuramente all'ingresso di attori conosciuti. Questo è capibile perchè altrimenti non sarebbe andata avanti senza attori di caratura affermata, ma più che altro senza attori che fanno questo di mestiere. Il regista ha voluto anche proporre le rivolte delle popolazioni povere, che grazie a un colpo di stato indetto da uno dei nemici della storia sfociano in una guerriglia urbana, in conseguenza ai disastri che il governo messicano e il suo presidente nel film attuano, e la paura che porta tutto questo. Bello mostrare gli usi e costumi del Messico come la festa tradizionale del Giorno dei Morti, con le sue maschere e suoi carri allegorici e tutta la festa che ne consegue.


La colonna sonora composta dallo stesso regista porta un tema che ricorda i vecchi film western che fa da riquadro a tutto il film, e che lo ha contraddistinto in tutta la saga, accompagnando il mariachi nelle sue missioni. La morale è che la vendetta è un piatto che va servito freddo ma bisogna stare attenti a quello che si va incontro.

Antonio Banderas, Enrique Iglesias e Marco Leonardi in una scena del film


di Giacomo Fantini Voto: 3,0 di 5

29 ottobre 2020

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