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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

Black Panther

2018 - Azione/Avventura - 2h 14m

Regia: Ryan Coogler

Cast: Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke, Sterling K. Brown, Florence Kusumba, John Kani, Angela Bassett, Forrest Whitaker, Andy Serkis

TRAMA:

Il principe T'Challa dopo la morte del padre re T'Chaka ritorna a casa nella nazione tecnologicamente avanzata del Wakanda pronto a diventarne il futuro sovrano, ma mentre il regno combatte per nascondersi al mondo, nemici incombono sulla città e un misterioso uomo minaccia di usurpare il trono.


RECENSIONE:

La pellicola è il primo film in assoluto su un supereroe della Marvel di colore, nostante sia il terzo supereroe afroamericano dopo War Machine e Falcon. Grande successo del 2018, probabilmente tra i 5 migliori film dell'universo Marvel tanto da venire candidato a 7 premi Oscar tra cui miglior film (mai successo in tanti anni) e capace di vincerne tre, cosa che non accadeva dal 2005 quando la casa di produzione supereroistica vinse l'ambita statuetta per i migliori effetti speciali per Spider-Man 2. Un film che ha fatto molto parlare di sé per la storia, le dinamiche e le sue ambientazioni ma soprattutto il grande lavoro di regista e cast che hanno condito un capitolo meraviglioso e avvincente che non si vedeva da tanto, e che ancora oggi in tanti ricordano.

Il compianto Chadwick Boseman nei panni di Black Panther

Se il film ha svoltato è grazie in maggioranza a quest'uomo: Chadwick Boseman che ha interpretato alla perfezione il ruolo del principe supereroe che deve far fronte alle avversità del Wakanda mentre si prepara a diventare re, dovendo anche far meglio del padre che in tanti anni ha sempre regnato con grande sovranità e prosperatezza. L'attore dopo aver esordito nel ruolo nel terzo capitolo di Captain America, ha finalmente avuto il suo film con tante aspettative poi realizzate per un attore come lui che aveva grandi speranze ma che fino ad allora era molto sottovalutato. Boseman a quel tempo aveva appena scoperto di avere un tumore al colon che lo avrebbe poi portato alla morte 4 anni dopo, ma questo non lo ha mai schernito e la sua tenacia ha reso ancor di più il personaggio un eroe per tutta la popolazione afroamericana, e non solo. Non solo un personaggio dotato di grande forza dovuta a una magica pianta coltivata solo nel Wakanda, ma anche un fisico possente che hanno reso il ruolo di Black Panther qualcosa di unico, una persona molto sensibile e attaccata alla famiglia che dopo la morte del padre sicuramente è diventata molto più affiatata nel dover proteggere non solo i suoi cari ma il regno stesso, che era sempre rimasto nascosto a tutti per via delle grandi tecnologie che ha sempre posseduto, come ho sempre detto anche in passato, il cinema ha perso uno degli attori migli1ori emergenti.

Lo scontro tra T'Challa e Killmonger

Scontri pazzeschi da tenere il fiato sul collo fino alla fine, e questo in questa immagine è l'iconico della pellicola. Nessuno pensava che dopo la morte del re T'Chaka ci fosse oltre a suo figlio anche un altro pretendente al trono ovvero il cugino del protagonista rimasto nascosto per anni in cerca di vendetta per quello che secondo lui gli è stato portato via, un passato misterioso nato dell'uccisione del padre per via di suo fratello ossia proprio T'Chaka. Michael B. Jordan che tutti ricordano soprattutto per Creed, lo spin-off su Rocky Balboa, ha trionfato in questo film. Il doppio ruolo di killer/erede al trono è l'esempio di come dietro a ogni corona c'è sempre il fratello/parente cattivo pronto a prendere il posto del vero erede al trono. Diciamo che il ruolo gli sta a pennello, per un attore che fin da ragazzino ha sempre dato atto di ottime capacità attoriali e che fino a ora ha sempre dimostrato come nella saga di Creed, fisico possente e un pizzico di sentimentalismo. L'ho trovato un doppio ruolo molto segnato dal suo passato oscuro, un ragazzo dimenticato da quello che sempre ritenuto il suo regno e che non ha mai potuto vedere da vicino fino allo scontro con T'Challa, capace di affrontarlo a viso aperto davanti al suo popolo senza scrupoli come un vero guerriero (questo la conseguenza del perché si sia arruolato nell'esercito sotto falso nome come Erick Stevens detto Killmonger), devo dire lo assonato molto tra la rivalità nel Il re leone come Simba e Scar, in quel caso l'erede al trono e lo zio che ha sempre voluto avere la corona.

La pellicola è ricordata anche per la potenza delle donne al suo interno che dovrei stare ore a parlare di ognuna di loro, da Nakia che il premio Oscar Lupita Nyong'o ha dato il ruolo della spia wakandiana dalla grande forza tecnica e dal gran cuore, combatte per il suo amato T'Challa e nel frattempo sotto copertura per la sua nazione; il capo delle Dora Milaje (le guardie reali del re), Okoye (Danai Gurira) attrice fino a quel momento rimasta nascosta e che con il ruolo dell'amica protettrice del protagonista dal carattere serio e duro ma che sa anche essere simpatica e dolce ha colpito in tanti. Ed eccole le due donne della famiglia reale, la principessa Shuri e la regina Ramonda. Sia Letitia Wright che Angela Bassett hanno interpretato al meglio il ruolo delle bene e amate intente a proteggere il figlio/fratello erede al trono. Se la madre è energica e saggia ma che il regista ha deciso di darle una parte minore e mi è dispiaciuto perché avrebbe fatto comodo, la sorellina è la tipica scienziata di grande astuzia e carattere che sa il fatto suo. Come ogni superoeroe che si rispetti, T'Challa ha sempre qualcuno che lo segue da dietro, i suoi occhi e le sue orecchie, come in tanti film della Disney il protagonista ha la sua spalla che lo consiglia, tutti avrebbero pensato a Nakia che ha sempre amato e affiancato il protagonista ma invece è Shuri che oltre a essere un genio della tecnologia e anche un amata sorella dalla battuta pronta sempre a farti sorridere.

Chadwick Boseman con il regista Ryan Coogler (a dx) durante le riprese

Se di grande lavoro attoriale parliamo quello registico si è equiparrato, parliamo di una scelta del cast perlopiù afroamericano a fare a capo al suo regista, Ryan Coogler, che prima non avevo mai considerato e che da quel momento ha cambiato la sua carriera senza contare il lavoro fatto anni prima con Creed, ed ecco la scelta di Michael B. Jordan con cui si era trovato molto bene e che la faccia da villain l'ha sempre avuta. Il regista nativo di Oakland ha sempre amato le pellicole sia drammatiche ma con quel lato anche di azione ed essere chiamato per un film della Marvel lo ha onorato di più. Ho poche critiche nei suoi confronti se non aver poco dato rilievo al ruolo della regina madre Ramonda che dopo la morte del marito ritrovarsi a dover affrontare il dafarsi sarebbe stata dura, ma il carattere di A. Bassett si sente eccome anche in un ruolo secondario. Ottimo il modo in cui ha affrontato il passato sulle origini del Wakanda, la divisione delle tribù con i Jabari rintanati nelle montagne e il loro ruolo, così come il significato finalmente del vibranio che se ne era parlato in Avengers: Age of Ultron ma che non si era entrati in dettaglio.

Il regista ha anche affrontato il passato sul tradimento di N'Jobu, il fratello del re e il suo tradimento con conseguenza della vendetta di Killmonger. Un dettaglio così importante raccontato in maniera così dettagliata ha dato significato alla storia sul fatto del perché non si sia saputo chi era quel bambino all'inizio della pellicola.

Il Wakanda
Il Wakanda
Il Wakanda

Ed ecco la famosa e tecnologica nazione del Wakanda che tanto si era parlato ma che è sempre rimasto segreto al mondo. Una città tecnologica e avanzata in mezzo all'Africa, non azzarderei se avessero preso spunto da Abu Dhabi, la famosa città degli Emirati Arabi per i grandi grattacieli, anche se a me ricorda le grandi città del passato tipo Babilonia ma molto in lontananza. Le grandi distese di prati verdi tipiche dell'Africa, mai avrei pensato che creare una città così bella potesse essere lo spirito di questa pellicola che proprie per queste scenografie vincerà l'Oscar meritato.

Ludwig Göransson con il suo primo Oscar

Per un bel film ci vuole una bella colonna sonora e quella di Black Panther è stata veramente bella che ti porta veramente a guardare la storia in prima persona con sinfonie molto accese nei momenti clou, orchestrata dal compositore svedese Ludwig Göransson che con Coogler aveva già lavorato in Creed magistralmente. Il compositore ha meritato l'Oscar per la miglior colonna sonora visto anche contro chi si sfidava quell'anno. La colonna sonora è stata anche abbellita da un altro artista questa volta con un genere come il rap ossia Kendrick Lamar. Il rapper con già all'attivo 17 Grammy Awards e un Premio Pulitzer ha voluto fortemente partecipare alla colonna sonora componendo lui stesso un album dedicato al film con sinfonie tra il rap e altri generi come il pop, l'esempio è la canzone cantata in coppia con SZA che da il tema al film, All the stars, nominata agli Oscar e che nonostante sia una canzone molto orecchiabile e melodica ha dovuto arrendersi al grande successo di Shallow e con questo ho detto tutto.


Anche per questa recensione è tutto ci vediamo alla prossima recensione sempre su Recensione Film I Il cinema è arte


di Giacomo Fantini Voto: 3,89 di 5

9 Aprile 2024


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