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  • Immagine del redattore Giacomo Fantini

2 Fast 2 Furious

2003 - Azione/Avventura - 1h 47m

Regia: John Singleton

Cast: Paul Walker, Tyrese Gibson, Eva Mendes, Cole Hauser, Chris "Ludacris" Bridges, James Remar, Thom Barry, Michael Ealy, Mark Boone Junior, Devon Aoki, Roberto (Sanz) Sanchez, Matt Gallini, Edward Finlay, Jin Auyeung, Amaury Nolasco, Eric Etebari


Dopo gli eventi del capitolo precedente, l'ex poliziotto Brian O'Conner è un ricercato che si è trasferito a Miami, e vive raccimolando soldi partecipando alle gare clandestine. Ma quando la polizia in cambio della sua fedina penale pulita gli chiede di catturare un famoso criminale, il ragazzo accetta l'incarico ma chiede l'affiancamento del suo vecchio amico Roman Pearce, ora agli arresti domiciliari e non più in buoni rapporti.


Secondo capitolo dell'omonima saga automobilistica, è un inno al rinnovamento sia come cast che come storia già che quello che avevamo solamente visto nel primo capitolo, ora è completamente tutto cambiato sia in positivo che negativamente, restando una storia di grande impatto e al cardio palma per l'entusiasmo dei fan più accaniti.

Essendo io stesso un grande fan della saga, dopo aver visto il secondo capitolo sono rimasto un po' deluso nel vedere un cast totalmente nuovo col solo Paul Walker rimasto a guidare la truppa. Devo dire la verità che l'assenza a lungo andare nel film del personaggio duro di Dominic Toretto si è sentito eccome, purtroppo la figura di un attore come Vin Diesel nel film non deve mancare anche se è stata in parte sostituita dall'entusiasmo e l'intraprendenza di Walker, che si è sentito il vero e proprio protagonista della saga, cercando di portare lo stesso carattere del collega.


Paul Walker è l'unico rimasto del cast precedente


Questa volta la troupe di produzione ha voluto concentrarsi molto di più sullo stile poliziesco con sempre le corse automobilistiche al centro di tutto. Le ricerche dei due protagonisti nel cercare di catturare il famoso criminale del luogo, hanno condito di nuovi spunti la saga per i prossimi capitoli. Questo elemento è stato la cosa positiva che ha poi entusiasmato i capitoli successivi distanziandosi dalle altre saghe simili; non solo il cast è completamente rinnovato con vari personaggi che saranno poi indispensabili per le storie successive, anche al posto di guida del regista c'è stato un modesto cambiamento, lasciando il comando a John Singleton.


Il regista John Singleton con i tre protagonisti


Per il regista afromericano è stato un ottimo banco di prova, dirigere un blockbuster come questo film già non è stato facile poi dirigere il secondo capitolo dopo il successo del primo lo era ancora di più. Devo essere sincero ha cercato di non far mancare niente del primo capitolo, e la voglia di sfondare in positivo su questo capitolo dopo i modesti lavori precedenti ha creato in lui quella forza d'animo in più per dare linfa alla storia. Non si è fermato davanti al solo elemento delle gare clandestine e ha voluto dedicarsi a qualcosa di più come molta più azione e posso dire anche spionaggio anche se in minor parte. Un regista come lui manca al panorama cinematografico (il regista è mancato per l'aggravarsi di un ictus nel 2019); la sua forza d'anima nel gestire le produzioni anche di alto budget, e tirare fuori la grinta dal cast era qualcosa di veramente entusiasmante.


Brian e Roman (Tyrese Gibson)


Anche se il cast è stato completamente rinnovato con pochi superstiti, questo passo non ha stentato. Paul Walker ha dimostrato ulteriormente di poter entusiasmare i fan più accaniti con la sua bellezza da dolce ragazzo di carattere, e la voglia di spaccare il mondo e trovarsi finalmente una sorta di nemesi, tanto che in alcuni tratti la presenza del caro buon Vin Diesel al suo fianco non si è sentita, e probabilmente per l'inserimento di Tyrese Gibson. L'ex rapper statunitense conosciuto solo come Tyrese (sono sincero prima di allora non lo avevo mai sentito), è un colpo al cuore in confronto a Toretto, ma la sua grinta e il carattere scaldino lo hanno reso un ottima spalla per Walker, anche perchè come in tutte le coppie che si rispetti c'è sempre quello più calmo e quello più furente. Poi certo il personaggio di Roman Pierce è anche una sorta di scemo del villaggio, questo perchè vuole fare il duro ma riesce anche a tirare fuori la parte dello scemo nel senso che a volte fa delle cose divertenti e senza pensare, facendo ridere a modo suo.

Che dire del sangue cubano che scorre nelle vene della bellissima Eva Mendes che interpreta Monica Fuentes. La futura moglie di Ryan Gosling, ha portato la donna con gli attributi ma anche fragile. Poliziotto sotto copertura anche lei, farà finta di avere una relazione da un anno col nemico e si vede la sua bravura nel mimetizzarsi. Non voglio neanche fare paragoni con Michelle Rodriguez, di cui ho trovato entrambe simili come personaggio, e credo che la produzione abbia scelto la Mendes proprio per sostiture la collega, anche se il personaggio di Letty è completamente un altra cosa e si vede, la Mendes ha un altra classe che non paragonabile a quella della collega. Non dico che la Mendes non abbia recitato bene il suo personaggio però probabilmente non è stato sufficiente per rimetterla nei capitoli successivi apparte un piccolo cameo.

Preferivo non vedere invece un antagonista come quello di Carter Verone, non ha niente del trafficante di droga e sembra piuttosto il classico uomo che si è arrichito sui danni degli altri, dedito alle belle macchine e case, ma che non riesce a cavarsela da solo. L'attore Cole Hauser non ha ne la faccia per interpretare un boss o criminale per che si voglia, ne le caratteristiche tali; devo però dargli atto che è riuscito a trasportare il personaggio folle e pazzo ma che non vuole far vedere a gli altri. Forse la produzione aveva in mente altro per questo cattivo ma in parte non riuscita a dimostrarlo. E che dire di Ludacris, un personaggio che sa cosa vuole, è riuscito a creare la classica spalla che ti tira fuori dalle situazioni difficili ma che si fa vedere poco, e se voleva dare una svolta alla storia ci è riuscito con le sue difficoltà; un personaggio di cui senti la differenza quando lo vedi.

Non posso fare differenze tra Los Angeles e Miami perchè sono due pianeti diversi secondo me, ma certamete una location come Miami da il suo con le sue spiaggie e la sua bellezza che per un film del genere è il giusto senso, cui si aggiungono scene d'azione veramente da tenerti attaccato allo schermo fino alla fine tra inseguimenti e corse contro il tempo. Una colonna sonora sinceramente al di sotto del capitolo precedente per le sue sinfonie anche se il tema è sempre lo stesso e David Arnold che ha sostituito il precedente compositore ha voluto usare molto meno musica elettronica del suo collega e unire un nuovo sound, dove emergono singoli rap a cui ha anche partecipato anche Ludacris. In poche parole un film rinnovato e a metà dal suo vero obbiettivo ma che fa divertire e entusiasmare come solo sa fare.


di Giacomo Fantini Voto: 3, 35 di 5

7 Agosto 2021




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